Sarebbe stato il caldo la causa della maxi esplosione che si è verificata nelle scorse ore a Il Cairo, in Egitto, dove sono esplose due cisterne della società petrolchimica militare Heliopolis, in prossimità dell’aeroporto. Come riferiscono i colleghi di Rai News, ad innescare l’esplosione sarebbe stato appunto il clima particolarmente “soffocante” di questi giorni. Al momento della deflagrazione vi erano infatti 34 gradi vicino alle cisterne, ma pare che la temperatura fosse ben più alta il giorno antecedente l’incidente. Fortunatamente lo scoppio non ha provocato vittime, e il bilancio si è chiuso con due feriti: un sergente di polizia, e un guardiano, quest’ultimo caduto da una torre di controllo a seguito dello spostamento d’aria causato dall’esplosione. Le autorità hanno avviato un’indagine, e dall’inchiesta si quantificheranno i danni provocati dall’incidente, e soprattutto si capirà se vi siano dei responsabili. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MAXI ESPLOSIONE A IL CAIRO

Ieri sera una enorme esplosione all’aeroporto de Il Cairo in Egitto ha mandato in tilt il traffico aereo della capitale, temendo in un primo momento che si trattasse di un attentato terroristico: secondo il quotidiano “Al Ahram” a causare la maxi esplosione udita per diversi chilometri sarebbero stati due serbatoi di carburante andati in fiamme – ancora non si sa per quali motivi d’origine – appena a fianco dell’area aeroportuale. Nell’esplosione sono rimaste ferite otto persone, tra soccorritori e operatori nell’area del carburante dello scalo: le fiamme sono state domate solo dopo diverse ore grazie all’intervento continuativo delle squadre della Difesa Civile egiziana accorse sul posto appena dopo il maxi incendio. Secondo le ulteriori fonti raccolte in seguito, l’esplosione ha riguardato due cisterne della società petrolchimica militare Heliopolis. Tra i feriti, vi sono sia un sergente di polizia che uno dei giardini della azienda, caduti entrambi dalla torre di controllo per lo spostamento d’aria dell’incredibile e spettacolare esplosione.



NON È UN ATTENTATO

Una fortissima esplosione, il timore di un attentato enorme praticamente di fianco all’aeroporto de Il Cairo e paura in tutto l’Egitto per l’ipotesi terrorismo islamista contro uno Stato in anni recenti contrastante il potere dell’Isis e dei Fratelli Musulmani. Invece, pare, nulla di tutto questo visto quanto poi spiegato dalle autorità egiziane accorse sul luogo: «Il ministero dell’Aviazione civile egiziana nega che l’esplosione al Cairo abbia avuto luogo all’aeroporto internazionale del Cairo e conferma che l’incidente non ha influenzato il lavoro del nodo del traffico aereo», ha scritto il quotidiano locale Al Masry Al Youm. I voli in realtà sono stati bloccati per alcune ore, più che altro per verificare se non si trattasse di un attentato e se non vi fossero danni alle strutture della pista, lambita dalle fiamme altissime nella notte egiziana. «Una fonte degli ambienti aeroportuali del Cairo ha detto alla tv egiziana Mile tv che l’esplosione e l’incendio si sono verificati in una riserva di carburante di una compagnia privata, senza precisare quale», riporta l’Ansa questa mattina.



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