Nessun negoziato e causa all’Ue in merito alla Brexit: sarebbero questi i consigli che Donald Trump avrebbe dato alla premier inglese Theresa May, stando alle parole di quest’ultima rilasciate alla Bbc. Sarebbe quindi esattamente questo anche il “consiglio brutale” che Trump aveva anticipato ai giornalisti nei giorni scorsi. Il presidente americano avrebbe consigliato alla May anche di non allontanarsi dai negoziati “altrimenti rimani bloccata”. Quello appena emerso è certamente uno dei dettagli più interessanti dei colloqui che sono intercorsi a Londra tra il coinquilino della Casa Bianca e la premier britannica, sebbene l’attenzione sia stata già conquistata dal prossimo incontro che Trump avrà domani con Putin a Helsinki. Ovviamente il presidente della commissione europea, Juncker terrà certamente conto delle presunte dichiarazioni di Donald fatte alla May in occasione della sua prossima visita a Washington prevista tra 10 giorni, ammesso che il messaggio del presidente americano non fosse diretto proprio a lui. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



RESPINTA SOLUZIONE “BRUTALE”: IL PIANO DELLA PREMIER

Due giorni fa Donald Trump aveva rivelato durante una conferenza stampa di aver dato un suggerimento “brutale” alla premier britannica Theresa May. Oggi scopriamo che le aveva consigliato di far causa all’Unione europea, di non negoziare sulla Brexit. Lo ha fatto sapere la stessa May in un’intervista alla Bbc. In occasione della sua prima visita ufficiale nel Regno Unito, Trump aveva rubato la scena alla premier britannica con dichiarazioni esplosive e tutt’altro che diplomatiche sulla leadership della May, e in particolare sulla gestione dei negoziati sulla Brexit. In un’intervista al Sun, il presidente americano aveva detto che l’approccio del leader britannico avrebbe forse “ucciso” le possibilità di un accordo di libero scambio con gli Stati Uniti e aveva spiegato di aver detto a May come avrebbe dovuto condurre i negoziati sulla Brexit. I commenti hanno scioccato molti, al punto tale che Trump ha poi dovuto attenuare il colpo spendendo parole al miele per il primo ministro e negando di aver criticato May. La versione di oggi della premier conferma che la visione dell’inquilino della Casa Bianca, il quale è per la linea dura. La premier conservatrice invece difende il suo modello, su cui ha raggiunto un accordo: permetterebbe di raggiungere accordi commerciali e al contempo di uscire dallo spazio di libera circolazione delle persone e dalla giurisdizione della Corte europea di Giustizia. (agg. di Silvana Palazzo)



BREXIT, MAY: “TRUMP MI HA DETTO DI DENUNCIARE LA UE”

Theresa May ha fatto “la spia”: no, non stiamo parlando di James Bond, 007 o cose simili, ma di un concetto di “spia” ben più vicino a livelli adolescenziali che altro. Riepiloghiamo due giorni dopo il vertice in Gran Bretagna che ha visto il Presidente Trump sotto nuove critiche e polemiche per come “contratta” i propri affari (come G7 e Nato prima di quel vertice a Londra) e una Premier May ormai sempre più debole politicamente (sul fronte Brexit è in corso una piena crisi di Governo) tanto da “subire” l’ondata Trump senza quasi avere la forza di ribattere, Oggi però, a vertice concluso, la premier Tory in una intervista alla Bbc rivela «Trump mi ha detto di fare causa all’Unione Europea invece di continuare a negoziare per la Brexit», ha spiegato la May davanti al collega cronista “sbalordito”. Va detto però che lo stesso Trump, sempre secondo la Premier inglese, avrebbe poi anche suggerito di «non abbandonare questi negoziati sennò poi sei bloccata. Perché io vorrei che noi ci sedessimo per negoziare l’accordo migliore per la Gran Bretagna». La tattica di Trump è la consueta: strappare, dividere, lottare contro alleati forti, per poi concludere accordi con singoli Paesi, con guadagno massimo possibile per gli Stati Uniti d’America. La tattica della May, invece, pare essere quella di far capire a tutti i costi all’elettorato che lei sta guardando al “bene del Regno Unito” nonostante le fatiche politiche del post-Brexit.



COSA SI SONO DETTI TRUMP E MAY

Alla Bbc Theresa May ha infatti aggiunto che a Trump avrebbe risposto così: «io continuo a negoziare per la Brexit con l’Unione Europea e la sua soluzione mi è sembrata troppo brutale», ha spiega la Premier inglese difendendo il suo modello per il divorzio unilaterale da Bruxelles e chiedendo che anche i più critici lo appoggino “per il bene del Regno Unito”. Il ciclone Trump – che domani è atteso al vertice centrale con la Russia di Putin – ha travolto un po’ tutto e tutti a Londra due giorni fa e la May, al momento, non vede un gran successo nei negoziati se non altre polemiche per chi dice di essere stata o troppo buona o troppo rigida nei confronti dell’alleato Usa. Sul fronte del “metodo”, lo stesso Presidente qualche ora prima aveva fatto la stessa “spiata” rispetto ad un altro colloquio privato, con la Regina Elisabetta II: la tradizione vuole che di quei colloqui non si debba fare alcun accenno pubblico, invece Trump ha “spifferato” tutto: «sulla Brexit la Regina ha detto, e ha ragione, che è una questione molto complessa. Io credo che nessuno immaginasse quando fosse complicato. Tutti pensavano – ha proseguito il Presidente Usa- che sarebbe stato “Oh, è semplice, ne facciamo parte o non ne facciamo parte”, e vediamo quello che succede!».