Gli scontri proseguono a Chicago contro la polizia, una città che purtroppo non è nuova a fatti del genere: basti pensare al non lontano 2015 quando un 17enne afroamericano (Laquan McDonald) venne ucciso dalla polizia in strada. In questo caso però non è ancora dato sapere se si tratti di un possibile appartenente alla comunità afroamericana della città o se sia “semplicemente” un caso di violenza perpetrato dalla polizia contro i cittadini tra l’altro non armati. Secondo le stime ufficiali forniti dal Washington Post, sono almeno 500 le persone uccise da agenti di polizia nel solo 2018 nelle strade americane: la maggior parte in California e in Texas, specie tra i 30 e i 44 anni. Un centinaio di questi erano anche di colore, per cui l’emergenza razzismo al momento resta uno dei problemi ma non il problema centrale di questa triste vicenda che vede le forze dell’ordine Usa con il “grilletto facile”, anche in risposta di una mai frenata vendita libera delle armi da fuoco anche per i semplici cittadini che aumenta il senso di protezione degli agenti per le strade. (agg. di Niccolò Magnani)



È STATA UNA DONNA A SPARARE?

Arrivano nuovi dettagli circa le proteste scoppiate nelle scorse ore a Chicago, a seguito dell’uccisione di un uomo da parte delle forze di polizia. Stando a quanto riferito dai colleghi dell’edizione online de La Repubblica, l’agente che ha fatto fuoco, uccidendo il malcapitato (un uomo non meglio identificato sulla trentina), sarebbe stata una donna: ha sparato cinque colpi di pistola alla schiena, e dopo che la vittima è stata soccorsa, la poliziotta è stata caricata su una volante per evitare il linciaggio. Pare che l’uomo fosse stato fermato perché temevano che fosse armato: a quel punto è nato un alterco, con successiva sparatoria. La tensione è montata alle stelle in un attimo, e la polizia è dovuta intervenire isolando l’area e cercando di calmare la folla inferocita. Già nel 2015 si erano verificate delle accese proteste a Chicago, dopo che la polizia uccise un 17enne afroamericano. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LA POLIZIA HA UCCISO UN UOMO: PROTESTE A CHICAGO

Ore di tensione a Chicago, negli Stati Uniti, dove è scoppiata una rivolta nei confronti della polizia. A scatenare l’ira dei cittadini, l’uccisione di un uomo non meglio identificato, da parte di un poliziotto. Stando a quanto riportato dall’agenzia Ansa, sembra che la vittima sia stata ammazzata senza un apparente motivo, con il poliziotto che ha forse intravisto un’arma nello stesso. Inoltre, ad aggravare la posizione dell’esponente delle forze dell’ordine, il fatto che il malcapitato sia stato ucciso con cinque colpi di pistola alla schiena, mentre era intento a fuggire. E’ cosa nota e risaputa che i poliziotti possono aprire il fuoco solamente se minacciati seriamente, e un uomo che scappa non è considerato tale.



IL VIDEO DI ABC NEWS

Di conseguenza una folla inferocita ha invaso le strade del quartiere South Side della città ventosa, con scontri fra manifestanti e agenti, per un bilancio di quattro arresti e alcuni poliziotti leggermente feriti. Le persone hanno gridato insulti nei confronti delle forze dell’ordine, e tirato loro bottiglie, mentre qualcuno è saltato sulle volanti della polizia, alcune delle quali sono state danneggiate durante le proteste. Tornando alla vittima, dopo gli spari è stato trasportato in ospedale, dove poi è deceduto qualche ora dopo a seguito delle gravi ferite riportate. Stando ad Anthony Guglielmi, portavoce della polizia di Chicago, l’uomo aveva una trentina d’anni e vicino al cadavere è stata rinvenuta una pistola, ma la dinamica dell’omicidio è ancora tutta da chiarire