Il Russiagate è una farsa senza prove ed è stato un disastro per i due paesi. La mia campagna è stata onesta, ho battuto con facilità Hillary Clinton e la batterei di nuovo. È una vergogna che ci sia questa inchiesta, io non conoscevo Putin e non c’è stata nessuna collusione.” Sono le dichiarazioni di Donald Trump che nel vertice a Helsinki con Vladimir Putin è entrato a gamba tesa sul tema delle elezioni americane, sulle quali erano state ipotizzate pesanti ingerenze russe. Di fronte a Putin, che gli ha servito diversi assist in merito durante il colloquio, Trump ha voluto mettere in evidenza la trasparenza della sua campagna, e di come i risultati anche nei diversi Stati americani abbiano confermato il suo vantaggio sulla Clinton e i Democratici, successo elettorale che conta di bissare a Novembre nelle elezioni di Mid-Term. Ma il faccia a faccia con Putin non poteva prescindere dalle tante polemiche successive alla sua elezione come Presidente degli Stati Uniti. (agg. di Fabio Belli)



“NO INGERENZE RUSSE IN AFFARI USA”

Se alla vigilia nessuno dei due leader ha preferito confermare o meno che nel lungo faccia a faccia si sarebbe parlato anche del cosiddetto Russiagate e della presunta ingerenza del Cremlino nelle Elezioni Presidenziali del 2016, al termine di un summit cominciato in ritardo e durato oltre due ore, Vladimir Putin e Donald Trump sono apparsi molto più distesi rispetto a quando si erano stretti la mano prima di entrare nella Sala Gotica del Palazzo Presidenziale di Helsinki dove si è tenuto lo storico incontro. Infatti, il presidente russo ha parlato di un “buon inizio” per le relazioni tra i due Paesi, relazioni che a detta di entrambi comunque non sono mai state interrotte, mentre dal canto suo Putin ha deciso di tornare su uno dei punti critici e a proposito del quale c’era stato anche un tweet di qualche ora prima firmato da Hillary Clinton: “Ripeto ciò che ho già detto in molte occasioni: la Russia non ha mai interferito negli affari americani, incluse le elezioni” ha spiegato il numero uno del Cremlino, assicurando comunque per il futuro la massima collaborazione qualora “qualsiasi materiale dovesse venire alla luce”. A fargli eco The Donald che, col suo stile, ha rincarato la dose, spiegando che a suo dire l’inchiesta sul Russiagate è stata “un disastro e ha contribuito a tenerci separati, è solo una farsa…”, prima di rivolgere l’ennesima frecciatina all’ex avversaria democratica, sostenendo di aver “battuto correttamente Hillary e ancora dobbiamo trovare le prove…” (Agg. di R. G. Flore)



CONFERENZA STAMPA CONGIUNTA, CLIMA PIU’ DISTESO

E’ terminato pochi minuti fa il vertice tra il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump e il numero uno della Russia Vladimir Putin. Teatro del summit la Finlandia e la sua capitale Helsinki, un incontro ufficiale nato in un clima di tensione altissimo. In questi minuti è in corso la conferenza stampa congiunta, con Putin che ha evidenziato che l’obiettivo della Russia è quello di “migliorare le relazioni con gli Stati Uniti”. Il presidente della Russia ha sottolineato successivamente che “è necessario che i due Paesi collaborino insieme su agenda disarmo” e in una “lotta comune contro il terrorismo, la Russia è pronta a collaborare con gli Usa in Siria”. Infine, una precisazione doverosa: “Non c’è stata alcuna ingerenza russa sul voto in Usa”. Soddisfatto, dal canto suo, Donald Trump, che ha parlato di “dialogo produttivo” e ha affermato che “le divergenze tra i due Paesi sono note ma la relazioni stanno cambiando”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



NERVOSISMO E SORRISI FORZATI

Dopo un ritardo imprevisto, tipico a volte dei più grandi appuntamenti, è finalmente cominciato il tanto atteso summit in quel di Helsinki tra Vladimir Putin e Donald Trump, protagonista così dell’ennesimo ritardo in occasione di un incontro ufficiale: i due più influenti leader mondiali, infatti, hanno da poco dato via a quello storico incontro ospitato presso la Sala Gotica del Palazzo presidenziale della capitale finlandese e, come nel caso della storica stretta di mano fra The Donald e Kim Jong-un, anche in questo caso si tratta di una prima volta dal momento che l’inquilino della Casa Bianca non aveva mai incontrato il suo omologo al Cremlino, al quale lo lega la nota vicenda delle presunte ingerenze russe nelle Presidenziali 2016 ma pure tanti punti di disaccordo, in special modo sulla politica commerciale e sull’intervento in Medio Oriente. Chiusi nella Sala e accompagnati solamente dai rispettivi traduttori, Trump e Putin hanno offerto, in un clima di evidente nervosismo, ai fotografi solamente una stretta di mano di rito, col Presidente americano che ha accennato solo un “è bello essere qui”, forse più di circostanza, al quale ha fatto eco la breve dichiarazione dello “zar” che ha spiegato come i contatti con l’amministrazione a stelle e strisce non si siano mai veramente interrotti negli ultimi mesi, aggiungendo che adesso però è tempo di “una discussione franca su vari problemi”. (Agg. di R. G. Flore)

CREMLINO, “COLLOQUI DIFFICILI PER VIA DELL’IRAN”

È stata annunciata l’ora dell’incontro tanto atteso tra Donald Trump e Vladimir Putin. Lo si apprende dalla Casa Bianca: ha fatto sapere che il vertice dovrebbe cominciare alle 14.00 circa, quando in Italia saranno le 13.00. I negoziati tra i presidenti degli Stati Uniti e della Russia avverranno nella Gothic Hall, poi al termine del colloquio ci sarà un pranzo nella Sala degli Specchi. Il presidente finlandese Sauli Niinisto accoglierà a Putin nel palazzo presidenziale intorno alle 13.00, mentre la conferenza stampa è prevista tra le 16.00 e le 17.00, a meno che non si verifichino ritardi. Intanto le trattative sulla Siria non si preannunciano semplici a causa delle differenti posizioni sulla presenza delle milizie iraniane in Siria. Lo ha anticipato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, come riportato dall’agenzia Interfax. «È ovvio che i due presidenti discuteranno di Siria – le parole riportate da Agenzia Nova – Conosciamo molto bene l’atteggiamento di Washington nei confronti dell’Iran, ma allo stesso tempo l’Iran è un nostro buon partner nell’interazione economico-commerciale e nel dialogo politico. Quindi non sarà un facile scambio di opinioni». (agg. di Silvana Palazzo)

IL TWEET DI HILLARY CLINTON

Secondo il portavoce del Cremlino, non saranno previste dichiarazioni congiunte di Donald Trump e Vladimir Putin alla fine dell’incontro di oggi, come in qualunque vertice. Questo dà la misura del fatto che si tratta di un vertice informale, senza aspettarsi alcun tipo di accordo fra i due paesi.Ci sarà però una conferenza stampa congiunta, e questo è un segnale positivo. D’altro canto il presidente americano nel corso di una intervista con la Cbs ha detto che la i rapporti con la Russia non sono mai stati così peggiori, ma dando la colpa alle amministrazioni precedenti, e parlando di caccia allea tregue, riferendosi alle use di hackeraggio russo durante la campagna elettorale americana. Intanto la rivale di Trump alle ultime elezioni ha postato un tweet dal sarcasmo inacidito:  “Bellissima Coppa del Mondo. Una domanda per il presidente Trump ora che incontra Putin. Sa in che squadra sta giocando?” (Agg. Paolo Vites)

NESSUNA DICHIARAZIONE CONGIUNTA

E’ arrivato l’attesissimo giorno del vertice a Helsinki tra il presidente americano Trump e il presidente russo Putin ma l’esordio non è stato certamente dei migliori. Il coinquilino della Casa Bianca, infatti, ha esordito con un commento che certamente non sarà molto gradito da Putin. Su Twitter ha iniziato la nuova giornata con un messaggio: “I rapporti tra Usa e Russia non sono mai stati peggiori di così”, ha cinguettato Trump. La causa delle cattive relazioni tra i due Paesi, spiega il tycoon sarebbero dovute ad anni “di follia e stupidità degli Stati Uniti e, ora, della strumentale caccia alle streghe” sul Russiagate. Le responsabilità, tuttavia, sarebbero principalmente da attribuire al suo predecessore Obama. Quello che andrà in scena oggi ad Helsinki sarà comunque il primo vertice bilaterale ufficiale tra i due leader che discuteranno principalmente delle relazioni tra i loro Paesi e di una serie di “questioni di sicurezza nazionale”. Alla vigilia dell’importante vertice la convinzione di Trump su chi possa essere il vero “nemico” dell’America è chiara: dal punto di vista commerciale, in cime alla lista nera del tycoon americano spunta proprio l’Europa, insieme alla stessa Russia e alla Cina almeno “per certi aspetti”. “Non lo si crederebbe dell’Ue, ma sono un nemico”, ha commentato in merito Trump. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

VERTICE CON PUTIN: BIRRE SPECIALI PER L’INCONTRO

“Let’s settle this like adults”: questa la scritta sulla serie di birre speciali prodotte in Finlandia per celebrare lo storico vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin: sull’etichetta, l’immagine dei due presidenti disegnati come fumetti che si “giocano” un’ipotetica decisione a Morra Cinese. Un’immagine simpatica per stemperare la tensione di un incontro divenuto ancor più importante per le burrascose dichirazioni del presidente Usa nei confronti dell’Unione Europea. Una situazione complicata ma la Finlandia è stata scelta proprio come territorio “neutro” per riuscire a creare il miglior clima possibile attorno ai due leader: e la trovata delle birre sarà sicuramente vincente, soprattutto se il contenuto all’interno sarà apprezzabile tanto quanto la simpatica etichetta. (agg. di Fabio Belli)

ANCHE LA GERMANIA NEL MIRINO

Nell’intervista rilasciata all’emittente statunitense Cbs, Donald Trump ha parlato anche della Germania, rivelando di avere «un grosso problema» con il Paese guidato dalla cancelliera Angela Merkel. Il presidente Usa ha fatto riferimento all’accordo stretto con la Russia sul gasdotto o Nord Stream 2: «C’è molta rabbia per il fatto che la Germania paghi miliardi di dollari alla Russia. Penso anche che sia una brutta cosa, stanno sventolando una bandiera bianca?». Le indiscrezioni sui contenuti di questa intervista hanno cominciato a circolare proprio quando l’Air Force One di Trump è decollato da Glasgow, in Scozia, diretto in Finlandia dove è in programma domani l’atteso faccia a faccia con il leader russo Vladimir Putin. Queste dichiarazioni arrivano nel giorno in cui Theresa May racconta alla Bbc che il presidente degli Stati Uniti d’America le avrebbe consigliato di «fare causa all’Unione Europea». (agg. di Silvana Palazzo)

GLI ATTACCHI DI TRUMP ALL’UE

Gli attacchi all’Unione Europea ormai sono divenuti una costante della politica internazionale di Donald Trump che in più occasioni ha detto che preferisce di gran lunga dialogare con la Russia di Vladimir Putin che con le tante anime dei Paesi Ue. Intanto però, nell’intervista del Presidente Trump con la Cbs, di “stilettate” ne ha praticamente per tutti: «l’Ue è un nemico degli Usa, basti vedere cosa fanno a noi in tema di commercio. Non lo si crederebbe ma è così», attacca l’inquilino della Casa Bianca, che poi conclude «anche la Russia, in certi aspetti”, sono un nemico e la Cina a livello economico». Parole più “dolci” Trump le tiene solo con Pechino, dalla quale vive mesi di continui “braccio di ferro” sul fronte dazi commerciali. «Sulla Cina non voglio dire che sono cattivi. Non vuol dire nulla, vuol dire che sono concorrenti». A provare una risposta “piccata” contro Trump, ci ha pensato il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk: «L’America e l’Ue sono i migliori amici. Chiunque dica siamo nemici diffonde fake news». (agg. di Niccolò Magnani) 

VERTICE TRUMP-PUTIN A HELSINKI: “NESSUNA ASPETTATIVA”

Lunedì 16 luglio il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sarà protagonista di un nuovo importante vertice che lo vedrà al fianco del presidente russo Vladimir Putin. Alla vigilia del summit di Helsinki, il tycoon americano si rilassa in Scozia nel suo resort golfistico di Turnberry ma non si tira affatto indietro di fronte alle domande della Cbs. In una recente intervista, spiega l’agenzia di stampa Ansa, Trump ha spiegato come si sente in vista del vertice e soprattutto cosa si aspetta dall’incontro con Putin. “Niente di male…forse qualcosa di buono verrà fuori dall’incontro di lunedì con Vladimir Putin. Non vado con grandi aspettative”, ha dichiarato, restando quindi realista. Nonostante tutto, però, crede che questo tipo di incontri sia comunque da ritenersi positivo tanto da affermare: “Il colloquio con il presidente Kim lo è stato”. Intanto, esattamente come accaduto nei giorni scorsi a Londra, anche a Helsinki si sono già radunati centinaia di manifestanti anti-Trump muniti di bandiere pacifiste e cartelli con slogan contro il presidente degli Usa ma anche non mancano critiche anche nei confronti di Putin.

ATTACCO CHIMICO A DUMA TRA I TEMI DEL SUMMIT

Nel corso del summit che si terrà lunedì 16 luglio a Helsinki tra il presidente Usa, Trump e quello russo, Putin, si parlerà quasi certamente anche della questione relativa all’attacco chimico a Duma. Sull’argomento delicatissimo, Mosca ha parlato di vera e propria “fake news”, mentre il resto del mondo ha sostenuto il contrario. “Non possiamo sapere cosa è successo in realtà in Siria, la risposta possibilmente la riceveremo dopo l’incontro che ci sarà in Finlandia, perché si parlerà dell’argomento”: a riferirlo è stato Vladimir Yakunin, oliarca russo nonché amico e confidente del presidente Putin in una intervista per RaiNews rilasciata a Marina Sapia. In riferimento a Trump, a detta dello zar delle ferrovie russe, Yakunin avrebbe fatto, anzi detto una cosa molto importante: “Credo che nel corso della sua carriera come uomo d’affari abbia dimostrato una cosa molto importante, ovvero che gli americani dovrebbero avere buone relazioni con i russi. Io sono favorevole a questa dichiarazione”, ha chiosato.