Dopo l’incontro tra il presidente Usa, Donald Trump e l’omologo russo, Vladimir Putin, avvenuto nei giorni scorsi a Helsinki, potrebbe ripetersi un nuovo confronto nei prossimi mesi. Nonostante le dure critiche giunte da una parte del mondo politico americano nei confronti del tycoon, Trump avrebbe comunque deciso di consolidare ancora di più il clima di fiducia con Putin al fine di superare le divergenze ancora presenti tanto da invitare il presidente russo a visitare Washington il prossimo autunno. L’annuncio è arrivato puntuale come sempre via Twitter nelle passate ore da parte della portavoce della Casa Bianca, Sarah Sanders, la quale ha rivelato che Trump avrebbe ordinato al suo consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton, di estendere l’invito ufficiale al capo del Cremlino. I preparativi in vista dell’incontro sarebbero “già in corso”. Al centro del nuovo incontro, questa volta alla Casa Bianca, ci sarebbe il tentativo di consolidare i rapporti tra i due Paesi e fare il punto su alcune delicate questioni tra cui la lotta al terrorismo, la sicurezza in Israele, la non proliferazione nucleare e gli attacchi informatici. Non mancherà ovviamente lo spazio dedicato alla questione commerciale e le crisi mondiali in atto. Da parte di Mosca, come spiega l’agenzia di stampa Ansa, ci sarebbe tutta la volontà di discutere una possibile visita di Putin in America dopo l’invito di Trump. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DALL’INTESA SULLA SICUREZZA NAZIONALE AD UN’OFFERTA “INCREDIBILE”

C’è una domanda che rimbalza dagli Stati Uniti alla Russia dopo l’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin. Che cosa si sono detti i due presidenti durante il faccia a faccia di due ore a Helsinki? Negli Usa i democratici sono pronti a portare il traduttore di Trump davanti al Congresso per testimoniare. Ma qualche indizio arriva da Mosca, dove si parla di «accordi sulla sicurezza nazionale» e di Putin che avrebbe chiesto a Trump la possibilità di interrogare una decina di cittadini americani tra cui l’ex ambasciatore Usa in Russia Michael McFaul e il finanziere William “Bill” Browder. Quest’ultimo, cofondatore di un fondo di investimento russo, è diventato uno dei più feroci critici del Cremlino dopo essere stato bandito dalla Russia nel 2005. Nel 2013 fu condannato in contumacia per frode ed evasione fiscale. Secondo quanto riportato da Repubblica, Putin avrebbe avanzato questa richiesta in cambio di interrogatori congiunti dei 12 agenti dei servizi militari russi Gru incriminati nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte interferenze russe nelle presidenziali Usa 2016.



TRUMP E PUTIN, ACCORDI SEGRETI A HELSINKI

«Un’offerta incredibile». Così l’avrebbe definita Donald Trump. Stando alla portavoce, il presidente degli Stati Uniti starebbe valutando la proposta di Vladimir Putin. Ma il direttore dell’Fbi Christopher Wray è categorico: «Non voglio dire la parola mai, ma di certo non è nella nostra lista di tecniche investigative». Ancor più improbabile è che funzionari russi vadano in America per l’interrogatorio. Sulla vicenda degli «accordi sulla sicurezza internazionale» stretti a Helsinki il Pentagono non commenta. Il generale Igor Konashenkov, rappresentante ufficiale del ministero della Difesa della Russia, ha dichiarato: «Siamo pronti a mettere in pratica gli accordi sulla sicurezza internazionale raggiunti dai due leader» e «a discutere l’estensione del Trattato Start di riduzione degli armamenti, la cooperazione in Siria e “altri dossier” di sicurezza militare». Nonostante critiche e sospetti sulle concessioni che potrebbe aver fatto al presidente della Russia, Trump non arretra e anzi fa sapere che vorrebbe organizzare un secondo incontro con Putin «per iniziare a implementare alcune delle tante idee discusse». Per questo il settimanale Time ha voluto ironizzare sulla relazione speciale che si è creata tra i due leader con una copertina in cui i rispettivi volti sono sovrapposti fino a formare quello di un loro comune alter ego.



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