È purtroppo destinato a salire ancora il numero delle vittime dell’inferno di fuoco che si è scatenato in Grecia, dove per adesso finti ufficiali parlano di almeno 100 e 500 feriti: infatti, sono ancora tanti i dispersi e, nonostante gli sforzi profusi dal Governo e le misure previste dall’esecutivo guidato da Tsipras, la situazione non accenna a migliorare. Intanto, oltre ai 20 milioni di euro di fondi straordinari stanziati e a un conto corrente per le donazioni, nelle ultime ore è arrivata anche una donazione pari a circa 6 milioni di dinari (circa 100mila euro) dalla vicina Macedonia per far fronte alle esigenze più immediate delle forze greche impegnate nelle operazioni anti-incendio e che si aggiungono ai risarcimenti che nei prossimi giorni saranno annunciati a favore delle centinaia di famiglie delle vittime. Per quanto riguarda invece la situazione nei dintorni di Atene, il Governo ha deciso di prendere misure drastiche contro il prevedibile fenomeno degli sciacalli che già si aggirano nei pressi delle case abbandonate, rafforzando le misure di vigilanza attraverso delle pattuglie formate contemporaneamente da uomini della Polizia e dei Vigili del Fuoco. (agg. di R. G. Flore)



IL GOVERNO DI ATENE VARA MISURE STRAORDINARIE

Il bilancio ufficiale delle vittime in Grecia è salito ufficialmente a 80 vittime, numero che purtroppo è destinato a salire ancora di molto. Sono 500 le persone rimaste ferite e decine i dispersi. Sono questi i numeri resi noti da Repubblica.it, secondo la quale sarebbero in atto le ricerche dei morti degli incendi iniziati lo scorso lunedì pomeriggio nei pressi di Atene. I vigili del fuoco locali sono attualmente coadiuvati dai colleghi internazionali i quali sono impegnati ad ispezionare ogni singola abitazione. Nel contempo la guardia costiera è impegnata ad ispezionare le coste in cerca di coloro che, nel tentativo di salvarsi dall’inferno hanno deciso di gettarsi in acqua. Tra i dispersi ci sarebbero anche due gemelline salite su una barca di soccorritori. Certamente ad essere letteralmente travolta dalla furia degli incendi è stata Mati, piccola cittadina balneare a nord est di Atene, e che ora sembrerebbe essere letteralmente andata distrutta. Qui sono stati trovati ben 26 corpi abbracciati. “Non abbiamo un futuro, dobbiamo solo pensare al presente”, ha commentato uno dei sopravvissuti. Intanto il governo greco ha già annunciato misure straordinarie per far fronte all’emergenza, esattamente 20 milioni di euro di fondi per far fronte alle emergenze immediate, oltre a un conto corrente per le donazioni a sostegno delle vittime e delle proprie famiglie e il rafforzamento della vigilanza onde evitare il fenomeno dello sciacallaggio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



TESTIMONE: “HO VISTO SCENE ORRIBILI”

Proseguono le ricerche dei sopravvissuti in Grecia, nella zona vicino ad Atene, dopo gli incendi che sono divampati nelle scorse ore e che hanno causato 79 morti accertati. Un numero tendente a salire visto che sono moltissimi i dispersi, senza dimenticarsi i centinaia di feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Dell’inferno che ha vissuto e sta vivendo l’isola ellenica in queste ore, ne ha parlato Georgia Tsantila, giornalista del quotidiano Malekeio, che intervistata da Tpi, ha descritto così l’inferno: «Le scene più orribili cui abbia mai assistito in tutta la mia vita, l’inferno in terra. Cinque anni fa ci fu un terremoto in Grecia, ma non fu nulla in confronto a quello che ho visto in questi giorni. Questo è molto più orribile». Georgia spiega che tutto è stato bruciato, tutto si è squagliato: «persone, bambini, automobili. Una catastrofe». Molti i bambini che hanno tentato di fuggire, ma che a causa del fumo: «Sono caduti nelle buche. Scappavano ovunque, verso la spiaggia e il mare, cercando di allontanarsi dalle fiamme, non sapendo dove andare e non vedendo nulla a causa del fumo incredibile che ha avvolto ogni cosa». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



PARTONO GLI AIUTI DELL’UE

Il bilancio delle vittime ufficiali è salito a 79 ma si temono, purtroppo più di 100 morti tra dispersi ancora senza notizie e i tanti feriti gravi tra i recuperati in mare e nelle strade in fuga dalle fiamme alte fino a 10 metri. Il cipriota Christos Stylianides, Commissario Europeo per gli aiuti umanitari e la gestione della crisi, è giunto ad Atene nelle scorse ore per poter «coordinare l’assistenza fornita alla Grecia attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue». Lo spiega direttamente la Commissione Ue in una nota che conferma l’invio di due canadair italiani e due romeni, mentre da Cipro sono arrivate le varie forze di terra per viveri, assistenza e infrastrutture. Tsipras chiede ancora aiuti perché l’emergenza è altissima e si concretizzerà nei prossimi giorni dopo che le fiamme saranno domate del tutto: «Oggi è un giorno di dolore, ma insieme, come europei, siamo determinati a combattere questi incendi. La priorità deve continuare ad essere quella di aiutare le persone colpite per tutto il tempo necessario. L’Ue continuerà a fare tutto il possibile per aiutare il popolo e le autorità greche in questa situazione straziante», spiega ancora Stylianides. Come già annunciato negli scorsi giorni, è stato attivato il sistema satellitare europeo Copernicus che fornisce mappe di alta precisione per contrastare gli incendi e soprattutto per ricercare eventuali nuovi dispersi nella vasta area interessata dall’incendio. (agg. di Niccolò Magnani)

LE FIAMME QUASI DOMATE

Sta migliorando la situazione in Grecia, nella zona di Atene. Gli incendi che sono divampati nelle scorse ore sono stati spenti o comunque sono sotto controllo, tranne quello sulle montagne di Gerenaia, a circa 70 km di distanza dalla capitale ellenica, come riferito da Nikos Toskas, il ministro della Protezione civile. Nel frattempo gli investigatori stanno cercando di scoprire di più sulla natura dei numerosi incendi, e c’è il forte sospetto che siano di natura dolosa, anche se per ora non vi sono conferme a riguardo. I morti accertati sono per ora 79 e i soccorsi stanno scandagliando le varie zone colpite dal fuoco, per individuare eventuali altri cadaveri, o superstiti/feriti. Nel frattempo, visti i centinaia di dispersi, è stato creato un sito web dai parenti, con informazioni di vario genere e foto. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

UNA NAZIONE DEVASTATA

Continua ad aggravarsi il bilancio dei morti in Grecia a seguito dei molti incendi scoppiati nelle scorse ore. L’ultimo bollettino parla di 79 morti con centinaia di feriti, fra cui diversi bambini che versano in condizioni gravi. Una nazione devastata quella ellenica, con le autorità che stanno ora dedicandosi al soccorso delle persone ferite, e che solo dopo che tutto sarà finito, cercheranno di scoprire se qualche malintenzionato abbia appiccato o meno il fuoco. «Nulla resterà senza risposta», ha detto il premier Alexi Tsipras, che nel frattempo ha dichiarato lo stato di emergenza e tre giorni di lutto nazionale. Nel frattempo sono giunti aiuti umanitari da varie nazioni dell’Unione Europea, a cominciare dall’Italia, che ha ceduto due suoi canadair, passando per la Turchia, “nemica” storica della Grecia, e proseguendo fino alla Macedonia, che ha messo a disposizione 100mila euro per i soccorsi. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

LE PAROLE DELL’AMBASCIATORE MARRAS

Secondo l’ambasciatore italiano Efisio Marras quanto sta avvenendo in Grecia è un inferno con scene raccapriccianti viste da decine di migliaia di persone: una catastrofe che porta il conto dei morti a 80 e quello dei feriti a oltre 600, ma di molti ancora non si sa il destino e le condizioni attuali vista la difficoltà di reperire le informazioni e soccorre materialmente la gente ancora riparata e isolata dalle fiamme. «Scene raccapriccianti, dodici ore di inferno, partite da ovest ma poi a causa del vento i danni maggiori si sono registrati sulla costa est dell’Attica», spiega a Rai News l’ambasciatore italiano ad Atene. Sono invece tante le famiglie italiane che in vacanza in Grecia stanno raccontando ai media le tante testimonianze terribili di quanto successo, con la sottolineatura della mancanza di competenza nei soccorsi e nel salvataggio: «Per strada venivano solo chiuse le strade, nessuno che dava indicazioni: in tantissimi non sono stati avvertiti, noi siamo stati fortunati che i parenti volontari sono venuti ad avvisarci. Grazie alla conoscenza di alcune scorciatoie siamo riusciti ad evitare le strade bloccate e metterci in salvo», raccontano alcuni turisti genovesi al quotidiano locale Genova24. Le fiamme sono alte oltre 10 metri e i feriti assieme alle vittime sono purtroppo molte di più di quanto si stima in queste ore: «l’inferno era davanti e nessuno ci diceva dove andare», è l’amara denuncia di un altro turista italiano all’Ansa. (agg. di Niccolò Magnani)

APOCALISSE GRECA: IL BILANCIO È PROVVISORIO

Prosegue la ricerca dei sopravvissuti in Grecia, dove i morti sono saliti a 74, e molti di essi sono bambini. I feriti accertati sono 187, di cui 23 minori, ma il bilancio è solamente provvisorio, e rischia di aggravarsi nelle prossime ore. La zona maggiormente colpita dalle fiamme, e di conseguenza quella dove si sono verificate più vittime, è quella fra Rafina e Nea Makri, in particolare a Mati e Kokkino Limanaki, dove le persone in fuga dalle fiamme non sono riuscite a scappare, rimanendo intrappolate nelle proprie auto, case, o annegate nel tentativo di scappare dai roghi. Ha fatto specie, in particolare, i 26 corpi ritrovati ad Argyra Akti, a Mati, a poca distanza dal mare, tutti adulti e bambini che erano su una scogliera e che sono stati ritrovati abbracciati l’uno all’altro. Non vi è ancora certezza sul fatto che fra i deceduti vi sia anche qualche italiano, visto che la procedura di identificazione sarà lunga e complicata per via dello stato dei cadaveri. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

IL COMMENTO DI TSIPRAS

Ci sono 74 morti nell’incendio che sta devastando le aree a nordest di Atene. Il bilancio delle 24 ore di fiamme però potrebbe aggravarsi nelle prossime ore: il sindaco di Rafina, zona critica dei roghi, ha dichiarato all’emittente Skai Tv che si temono 100 morti. Anche secondo la Protezione civile potrebbero esserci ulteriori vittime. Sono almeno 1.500 le case distrutte e si contano 556 feriti, tra cui 23 bambini. Il primo ministro greco Alexis Tsipras oltre ad aver annunciato tre giorni di lutto nazionale per le numerose vittime dell’incendio ha sottolineato anche l’importanza di salvare le vite umane, per questo ha evitato di commentare le ipotesi sulle cause dei roghi. «È il momento dell’unità e della solidarietà – ha detto Tsipras in un discorso alla Nazione – è il momento della mobilitazione e della lotta per salvare il salvabile». Il villaggio di Mati non esiste più e i sopravvissuti parlano di una nuova Pompei. «Le fiamme ci hanno inseguito fino all’acqua, ci bruciavano le spalle e ci siamo dovuti tuffare», ha raccontato un residente, Kostas Laganos. «Mi sembrava di essere durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Sembravamo una colonia di api nel mare, tutti in piedi uno accanto all’altro».

INCENDIO ATENE, PESCHERECCI E YACHT IN AIUTO

Un inferno di fuoco sta distruggendo i dintorni di Atene, dove una coltre di fumo arancione e nero sta avvolgendo gli antichi monumenti dell’Acropoli. I roghi sono esplosi a Kinetta, devastando parte della regione. Il sito MarineTraffic intanto ha voluto ringraziare chi ha prestato aiuto alle vittime degli incidenti: in un video pubblicato sul suo sito si vedono le imbarcazioni accorse in aiuto delle persone in fuga verso le spiagge di Rufina, comune dell’Attica Orientale a Nord Est di Atene. Il filmato mostra alcune piccole imbarcazioni da pesca, come la Giannis e la Giannis 1, mentre navigano su e giù per il porto nel tentativo di salvare i turisti e gli abitanti scampati al pauroso incendio. Successivamente sono arrivate altre navi-traghetto battenti bandiera greca che si sono dirette invece da Rufina verso altre cittadine. Ma alle operazioni di salvataggio delle persone hanno partecipato anche molte imbarcazioni private.