È diventato virale il video girato in diretta Facebook da una studentessa svedese che ha bloccato una aereo per impedire che un richiedente asilo afghano venisse espulso. Elin Ersson, che studia sociologia presso l’università di Goteborg, si è rifiutata di sedersi e di spegnere il suo telefono a bordo del volo Turkish Airlines. Per motivi di sicurezza il pilota ha poi deciso di far scendere dall’aereo la ragazza, il richiedente asilo e gli accompagnatori. Il canale tedesco Deutsche Welle ha fatto sapere che l’uomo è stato preso in custodia e potrebbe rischiare ancora l’espulsione, mentre la giovane rischia un’azione legale da parte della compagnia aerea turca. Tanti i commenti sui social network. «L’umanità esiste ancora!» ha twittato un’attivista di Amnesty International. «Questo è puro coraggio», ha scritto su Twitter un avvocato londinese. Ma non tutti sono d’accordo con il gesto della studentessa. E il dibattito in Rete prosegue… (agg. di Silvana Palazzo)
TURKISH AIRLINES POTREBBE FARLE CAUSA
Il video di una studentessa svedese che ha bloccato il decollo di un aereo della compagnia Turkish Airlines per impedire il rimpatrio di un rifugiato sta facendo il giro del mondo. A bordo non sono mancati momenti di tensione, infatti il filmato di 14 minuti mostra la ragazza in lacrime per le proteste dei passeggeri. «Sto facendo quello che posso per salvare la vita di una persona», si è giustificata Elin Ersson. Swedavia, la compagnia che gestisce gli aeroporti principali della Svezia, ha fatto sapere che il volo ha subito un ritardo di due ore. Stando a quanto riportato dal New York Times, è probabile che l’espulsione dell’uomo sia stata semplicemente rimandata. Cosa rischia ora la studentessa? La polizia di Goteborg ha fatto sapere che non ha commesso alcun crimine, ma Turkish Airlines può citarla in giudizio per aver provocato il ritardo del volo. «Non ha fatto niente di perseguibile dal punto di vista penale», ha dichiarato Hans Lippens, portavoce della polizia svedese di Goteborg. (agg. di Silvana Palazzo)
BLOCCA VOLO IN DIRETTA FB PER EVITARE ESPLUSIONE RIFUGIATO
Una giovane studentessa svedese, Elin Ersson, attivista per i diritti umani, è riuscita a bloccare un volo in partenza dall’aeroporto di Göteborg a bordo del quale c’era anche un richiedente asilo in procinto di essere rimpatriato in Afghanistan. L’azione della ragazza è stata documentata da una diretta Facebook realizzata dalla stessa e che in poco tempo ha avuto migliaia di condivisioni. Elin per ben 14 minuti ha catalizzato l’attenzione su di sè riuscendo di fatto ad impedire il decollo dell’aereo. “Sono sull’aereo con una persona che sta per essere deportata in Afghanistan, dove c’è una guerra e sarà ucciso”, ha spiegato nel corso della sua diretta FB. Quindi ha motivato le sue azioni spiegando di stare tentando il tutto per tutto nel tentativo di salvare la vita di una persona. “Se non mi siedo il pilota non potrà decollare e voglio solo fermare la deportazione. Quel che sto facendo è perfettamente legale e non sto commettendo alcun crimine”, ha aggiunto mentre in migliaia la seguivano live via social e rivolgendosi agli assistenti di volo. A nulla sarebbero servite le lamentele di alcuni passeggeri che la intimavano a prendere il suo posto e permettere così il decollo.
STUDENTESSA E RIFUGIATO GIÙ DALL’AEREO
Grazie alla sua determinazione, Elin Ersson è riuscita almeno per il momento ad impedire il rimpatrio di un uomo, richiedente asilo, in Afghanistan. Il passeggero, come spiega Repubblica.it, ha 52 anni e si trovava sul medesimo volo per il quale la ragazza aveva acquistato un biglietto al solo fine di impedirne il decollo. Durante la sua diretta Facebook chiaramente non sono mancati i momenti di forte tensione tra i passeggeri mentre la studentessa svedese tentava di convincere il comandante del volo ad intervenire e ad evitare così il decollo. Solo in seguito Elin è stata fatta scendere dall’aereo insieme al richiedente asilo dopo la mobilitazione degli stessi passeggeri. Dell’uomo 52enne non si avrebbero notizie ma la ragazza sul suo profilo Facebook si è limitata a commentare: “So solo che il rimpatrio è stato bloccato. Non ho altre informazioni”. In tanti utenti hanno riservato alla giovane molti messaggi di solidarietà.