L’Isis ha deciso di rivendicare l’attentato compiuto a Toronto il 22 luglio scorso. In questo erano state uccise due persone mentre altre tredici erano rimaste ferite. La rivendicazione dell’attacco è arrivata dall’agenzia semi-ufficiale dell’Isis, l’Amaq, che ha sottolineato come l’attentatore Faisal Hussain fosse un ragazzo di 29 anni con dei problemi mentali. L’ha definito poi uno soldato dello Stato Islamico senza fornire però altre prove in merito al suo possibile legame con l’attentatore. Una situazione molto particolare che ha lasciato tutti senza parole, anche perché la rivendicazione da parte dell’Isis non era assolutamente scontata. Nelle prossime ore arriveranno sicuramente altre notizie che ci permetteranno di capire meglio cosa è accaduto e se c’erano anche altre persone collegate a Faisal Hussain.



L’ATTACCO DEL 22 LUGLIO

Andiamo a ripercorrere le tappe che hanno portato all’attentato a Toronto dello scorso 22 luglio. Tutto era iniziato attorno alle ore 22.00 quando Faisal Hussain aveva iniziato a sparare dei colpi di pistola direttamente su Danforth Avenue. Si tratta di una lunga e trafficata via che si trova al centro della città canadese dove ci sono moltissimi locali e anche diversi ristoranti. L’attentatore poi era stato ucciso dalla polizia all’interno di una sparatoria. Era morta una ragazza di diciotto anni e una bimba di dieci all’interno di questa. Uno scambio di fuoco aveva portato a un tragico evento in cui erano state coinvolte diverse persone, alcune delle quali rimaste ferite altre ovviamente terrorizzate. L’Isis così ha deciso dopo alcuni giorni di rivendicare l’attentato facendo sentire ancora la sua invadente presenza anche sul nord America.

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