Rivelazione clamorosa quella del Daily Mail: Salmen Abedi, autore dell’attentato a Manchester dello scorso 22 maggio 2017, fu salvato nel 2014 dalla Royal Navy britannica in Libia. Attualmente, come sottolinea il Corriere della Sera, l’attentatore è detenuto da un gruppo di miliziani ma il governo britannico ha già chiesto l’estradizione affinchè possa essere processato per il suo coinvolgimento nell’attacco, effettuato durante il concerto della popstar Ariana Grande. Ventitre i morti, ventidue spettatori più un attentatore, con Salman Abedi che è il terzo di quattro figli di una famiglia libica. Nel 2014 si iscrisse all’Università pubblica di Salford a business management, percorso poi abbandonato. In precedenza venne salvato proprio dalla Marina britannica. Come sottolineato, Abedi era già noto alle forze dell’ordine per il frequente coinvolgimento all’interno di alcune gang di Londra e, successivamente, per la conversione all’islamismo radicale. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



STRAGE DI MANCHESTER, RIVELAZIONE SULL’ATTENTORE

Strage di Manchester, “attentatore salvato in Libia da marina Gb”: questa la clamorosa rivelazione che giunge a un anno di distanza dall’attacco perpetrato nel corso del concerto dell’artista Ariana Grande lo scorso 22 maggio 2017. La notizie è stata pubblicata dal Daily Mail, che evidenzia che Salman Abedi era stato salvato dai Navy Seals tre anni prima dell’attentato che provocò la morte di ventidue persone. Il ventitreenne era stato infatti spreso dalle coste libiche a bordo della Hms Enterprise ed era stato sbarcato a Malta, prima di partire verso Londra in aereo. L’attentatore, insieme al fratello Hashem, era rimasto bloccato in Libia dai combattimenti della guerra civile e la Marina britannica era intervenuta nell’occasione per evacuare i cittadini intrappolati nel paese africano nell’agosto del 2014. Il tabloid cita fonti governative e la notizia ha già scatenato caos e polemiche.



“ATTO DI ATROCE TRADIMENTO”

L’intelligence, citata dal Daily Mail, ha affermato che al tempo del salvataggio nel 2014 Salman non era radicalizzato: il percorso da jihadista infatti è cominciato successivamente, con l’attentatore che ha effettuato delle ricerche in rete per la preparazione di esplosivi. Una falla nelle misure di sicurezza: questa l’accusa nei confronti del governo, con Salman che era noto ai servizi segreti ed era sotto controllo ai tempi del viaggio in Libia. “Che questo uomo abbia commesso una atrocità simile sul suolo britannico dopo che lo abbiamo salvato in Libia è un atto di atroce tradimento”, le parole di una fonte governativa riportate dal tabloid britannico. Attesa nelle prossime ore una presa di posizione da parte dell’esecutivo, la notizia ha già creato un’ondata di prevedibile caos…

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