Horst Seehofer, ministro dell’Interno tedesco, intervenendo ancora una volta sul tema migranti ha spiegato che il suo governo negozierà con Grecia ed Italia. Poi ha aggiunto: “Questi negoziati fanno parte dell’accordo di coalizione. I profughi registrati in Italia e in Grecia, ma che si presentano alla frontiera di Austria e Germania, saranno inviati a centri di transito e poi rinviati a Roma o Atene”. A concordare in riferimento al rinvio dei migranti nei Paesi d’ingresso, spiega TgCom24, è stato anche il premier ungherese Viktor Orban che, rispondendo ai possibili provvedimenti della Germania in tema migranti ha ribadito che “l’Ungheria non è lo stato di primo ingresso per i migranti, ma lo è la Grecia”. Per questo Berlino dovrebbe rimandare indietro i profughi in Grecia e non in Ungheria. Ad inserirsi nel dibattito anche il cancelliere austriaco Kurz per il quale non sarebbe affatto una buona idea continuare a parlare di quale Paese europeo sia il più colpito e di quale abbia sofferto di più. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



INCONTRO A VIENNA SU TEMA MIGRANTI

Oggi si è tenuto un incontro molto importante a Vienna in tema di immigrazione, fra il cancelliere austriaco Sebastian Kurz e il ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer. Obiettivo, “chiudere il Mediterrano”, cosa tutt’altro che semplice, soprattutto visto il clima di astio circolante nelle ultime settimane in seno all’UE. Stamane ha quindi parlato alla Sueddeutsche Zeitung, il segretario generale della Csu, Markus Blume, che di fatto ha mandato un avvertimento all’Italia: «deve sapere che se non firma un accordo per riprendersi i richiedenti asilo registrati in Italia, li respingeremo al confine tra Germania e Austria».



“BISOGNERA’ NEGOZIARE CON L’ITALIA”

Qualche ora dopo è quindi uscito allo scoperto Horst Seehofer, che come riportato dall’edizione online de La Repubblica, ha messo in guardia dall’effetto domino che si verrebbe a creare se la Germania chiudesse le frontiere. A quel punto, ammette Seehofer, «Si dovrà negoziare con l’Italia e la Grecia per fermare l’immigrazione illegale». Se venisse trovato un accordo con il nostro paese, i profughi non verrebbero bloccati al confine, ma portati in un centro apposito e poi rispediti nel nostro paese. Situazione in evoluzione quindi, e l’11 luglio si terrà un incontro fra i tre ministri degli interni di Italia, Germania e Austria, «per un consulto – si legge su La Repubblica – prima della riunione informale dei ministri dell’Interno».

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