In Perù, e non solo, fa scalpore la storia di Patricia Aguilar, la ragazza di 19 anni scomparsa da oltre un anno, che è stata ritrovata in un’area remota della giungla, soggiogata da Félix Steven Manrique, che si era messo a capo di una setta apocalittica ed era riuscito ad adescare Patricia, che viveva in Spagna, su internet fino a convincerla a scappare di casa rubando ai suoi genitori una cospicua somma e a raggiungerla. Come riporta Tio.ch, Manrinque, che si faceva chiamare Principe di Gurdjeff, si considerava un inviato di Dio e diceva di aver avuto la missione di ripopolare il mondo, visto che si avvicinava una catastrofe dalla quale lui e i suoi seguaci si sarebbero salvati. Oltre a Patricia aveva soggiogato altre due donne, costrette a fare sesso con lui e ad assumere l’Ayahuasca, una bevanda indigena che provoca allucinazioni e attacchi d’ansia. Le tre donne avevano avuto cinque figli: uno, di appena un mese, è stato dato alla luce proprio da Patricia. (aggiornamento di Bruno Zampetti)



PATRICIA AGUILAR RITROVATA IN UNA FORESTA IN PERÙ

Dopo un anno e mezzo dalla sua sparizione, Patricia Aguilar, all’epoca appena 18enne, è stata ritrovata nella pericolosa giungla peruviana, nel cuore della Valle del Apurimac, Ene e Mantaro Rios (Vraem), con in braccio una bambina di appena un mese. La polizia inizialmente ha fatto fatica a riconoscerla a causa dell’incredibile magrezza e dei segni di violenza sul corpo. Oggi 19enne, la giovane spagnola era finita nelle mani di una setta apocalittica con a capo Félix Steven Manrique che si autoproclamava “inviato di Dio” e di faceva chiamare dagli altri membri “il principe di Gurdjeff”. Il ritrovamento di Patricia è avvenuto in concomitanza con l’arresto del guru catturato anche lui nella pericolosa zona del Perù, controllata dai trafficanti di droga e dai rimanenti membri del gruppo terroristico Sendero Luminoso. Come spiega l’agenzia di stampa Ansa, la 19enne e la neonata che portava con sé, sono state messe in salvo insieme ad altri quattro minori e due donne, anche loro ritrovati malnutriti e con segni di violenze. Patricia era fuggita dalla sua casa ad Elche, in Spagna, il 7 gennaio di un anno fa, dopo essere diventata maggiorenne. Rimasta vittima della setta guidata da Manrique, aveva fatto perdere le sue tracce. L’uomo è stato catturato ed arrestato con l’accusa di tratta di esseri umani.



L’APPROCCIO SU FACEBOOK

Il neonato che Patricia Aguilar portava in braccio, come spiega Corriere.it, è risultato essere figlio della 19enne e del capo della setta arrestato. La giovane era entrata in contatto con l’uomo via Facebook in un momento particolarmente delicato della sua vita, ovvero dopo aver perso uno zio al quale era particolarmente legata. Il guru avrebbe così approfittato della sua situazione per convincerla ad entrare nella setta. In realtà, Manrique gestiva una sorta di harem e costringeva le sue vittime ad avere dei rapporti sessuali con lui ed a consumare l’Ayahuasca, una bevanda indigena che provoca allucinazioni e attacchi d’ansia. Una volta soggiogata dall’uomo, la ragazzina rubato 6 mila dollari dalla famiglia partendo in direzione Perù. Solo a febbraio il padre ne denunciò pubblicamente la scomparsa. Il lavoro della famiglia è stato fondamentale per aiutare la polizia a rintracciare il luogo nel quale Patricia è poi stata ritrovata.

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