Passano le ore e continuano a non arrivare risultati consistenti dalla Thailandia dove alcuni ragazzi sono intrappolati da giorni in una grotta. Secondo quanto dichiarato dalle autorità pare che sia ancora possibile salvare i dodici ragazzi che sono intrappolati a Tham Luang. Il problema principale è rappresentato dalle pioggie che sono previste per la zona in questione e che dovrebbero addirittura aumentare con il peggioramento delle condizioni meteorologiche. Questo infatti potrebbe portare ad eccessivo accumulo di acqua al’interno della grotta con conseguenze da non immaginare per questi poveri ragazzi. Purtroppo sono rimasti feriti anche tre tra i soccorittori, non in grado di riuscire completamente a sistemare la situazione e pronti a tornare indietro per le cure del caso. E’ una situazione di grande emergenza e difficoltà, sarà importante ora capire come si riuscirà ad andare avanti con collegamenti costanti in tutto il mondo dal luogo dove si spera possa avvenire quello che ora sembra essere un vero miracolo. (agg. di Matteo Fantozzi)



PREOCCUPA L’ARRIVO DELLE PIOGGIE

Sono ore di impasse per il governo thailandesi e il coordinamento dei soccorsi che stanno da giorni provando a trovare un modo di portare in salvo dalla grotta di Tham Luang i ragazzini intrappolati dentro col loro allenatore. Infatti, se fino a qualche ora pareva che si stesse per fare un nuovo tentativo coi sommozzatori, subito dopo è arrivato un contrordine che ha annullato l’operazione: scelta che è stata criticata dai media locali, dal momento che si stanno approssimando delle precipitazioni che potrebbero rallentare le operazioni stesse e mettere a serio repentaglio la vita degli occupanti della grotta. Stando a quanto si apprende dal Governatore di Changrai, l’attesa è dovuta alla speranza che a breve le condizioni meteo consentano ai soccorritori di riprende a lavorare ma con la stagione dei Monsoni non vi sono certezze e pare che i ragazzi comincino a respirare male a causa dell’ossigeno che diventa sempre di meno: un “rischio calcolato” secondo alcuni, ma con le dodici vite in ballo e lo stesso Governatore che è a fine mandato, sembra la classica situazione di scaricabarile in cui tutti vorrebbero un esito positivo ma nessuno si azzarda a fare la prima mossa o a tentare quel salvataggio disperato che, stante le condizioni di salute dei ragazzi e la difficoltà dell’impresa, potrebbe trasformarsi in una tragedia annunciata se non pianificata nei minimi dettagli e compiuta al momento giusto. (Agg. di R. G. Flore)



MINISTRO DEL TURISMO, “NON ESCLUDIAMO NESSUNA POSSIBILITA'”

Mentre la possibilità che le piogge riprendano, rendendo nuovamente difficoltose le operazioni di salvataggio e mettendo anche a rischio la vita dei giovani ragazzi e del loro allenatore, aumenta di ora in ora, le autorità thailandesi hanno fatto sapere che sul tavolo ci sono diverse ipotesi su come procedere, anche tempestivamente nel caso in cui la situazione dovesse precipitare, per salvare i prigionieri della grotta di Tham Luang. A parlare nelle ultime ore è stato anche il locale Ministro del Turismo che ai cronisti di tutto il mondo ha spiegato come anche il Governo stia vivendo una fase di impasse dato che, stando alle notizie date dagli esperti sul campo, ci si è trovati di fronte a una situazione inedita e di fronte alla quale non si vogliono compiere passi falsi. Il riferimento è anche all’esperimento di trivellazione per arrivare nella grotta, rivelatosi infruttuoso e che ha portato il Ministro a precisare che al momento “non ci precludiamo alcune delle possibilità per salvare i ragazzi e il loro allenatore”. (Agg. di R. G. Flore)



I GENITORI, “NON CE L’ABBIAMO CON L’ALLENATORE”

Prosegue l’attesa per capire se i 12 ragazzi, rimasti intrappolati con il loro allenatore nella grotta di Tham Luang potranno presto uscire da lì o se invece i soccorritori decideranno di rimandare l’intervento per provare a portarli fuori. Un intervento non facile. In Tailandia e in altre parti del mondo Ekapol Chanthawong, l’allenatore, è finito sotto accusa. Ma il quotidiano locale The Nation, come riporta Swissinfo.ch, ha pubblicato alcuni estratti dei messaggi che i genitori dei 12 ragazzi hanno fatto avere. Tra loro c’è una madre che chiede a Ek, soprannome dell’uomo, di non sentirsi in colpa. “Non siamo arrabbiati con te. Ti capiamo e vogliamo che tu sappia che hai il nostro sostegno morale”, ha scritto la donna. Un uomo ha scritto al figlio, invece, di riferire al suo allenatore di non preoccuparsi, perché né lui né sua moglie ce l’hanno con lui. (agg. di Lorenzo Torrisi)

CI SONO LE CONDIZIONI PER IL RECUPERO

Sembra intravedersi la luce in fondo al tunnel per i 12 ragazzi e il loro allenatore, intrappolati nella grotta Tham Luang, in Indonesia, ormai da diversi giorni. Nelle ultime ore è uscito allo scoperto Narongsak Osatanakorn, il governatore della regione, che ha spiegato: «Ci sono le condizioni adatte per tentare un recupero dei 12 ragazzi intrappolati nella grotta Tham Luang con il loro allenatore, ma un via libera alle operazioni ancora non c’è e i soccorritori puntano a far calare ancora di più il livello dell’acqua finché il tempo concede una tregua dalle piogge, in modo daminimizzare i rischi». Nelle prossime ore non sono previsti rovesci significativi in quella zona, e di conseguenza i soccorsi starebbero attendendo che scenda ulteriormente il livello dell’acqua negli angusti passaggi della grotta, per poi tentare il soccorso. Non è da escludere che prima di lunedì il gruppo possa finalmente rivedere la luce. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

INTERVENGONO I SEAL

Tutto il mondo segue con ansia le sorti dei 12 ragazzi rimasti intrappolati, insieme al loro allenatore, nella grotta Tham Luang. Ieri dalla Tailandia era arrivata non solo la notizia della morte di uno dei soccorritori, Saman Kunan, ma anche della pericolosa discesa del livello di ossigeno nell’aria, nella zona in cui si trovano i ragazzi, sotto la soglia del 15%, ritenuta rischiosa, ma non ancora critica. Secondo quanto riporta l’Ansa, tuttavia, quest’oggi il governatore Narongsak Osatanakorn, che dirige le operazioni di soccorso, ha fatto sapere che delle piccole bombole trasportate dai Navy Seal garantisce una buona riserva supplementare di ossigeno. Nella giornata di oggi è anche atteso l’arrivo degli ingegneri di SpaceX e Boring Company, due aziende che fanno capo a Elon Musk. L’imprenditore milionario ha infatti deciso di mettere a disposizione delle autorità tailandesi i suoi uomini più esperti per cercare di aiutare le operazioni di soccorso. (agg. di Lorenzo Torrisi)

THAILANDIA, RAGAZZI NELLA GROTTA: L’ALLENATORE CHIEDE SCUSA

Proseguono le operazioni di soccorso presso la grotta in Thailandia dove sono rinchiusi 12 ragazzini e il loro allenatore, ormai da diversi giorni a questa parte. Ieri è morto uno dei soccorritori, un sub esperto, nel tentativo di entrare ed uscire dall’insidiosa grotta di cui sopra. Intanto i giovani calciatori hanno scritto una lettera, indirizzata ai propri cari. Mik scrive: «Non preoccuparti per me, mi manchi tanto, ti amo, sto bene qui. I miei fratelli, i Marines, si stanno prendendo cura di me». Queste invece le parole di Night: «Sto bene, sono solo un po’ infreddolito, non preoccuparti per me, non dimenticare la mia festa di compleanno». Fra coloro che hanno deciso di mandare un messaggio all’esterno, anche l’allenatore dei ragazzini, di fatto il responsabile di questa tragedia, essendo stata una sua idea l’escursione improvvisata: «I ragazzi stanno tutti bene – scrive Ekapol Chanthawong – i soccorritori si stanno prendendo cura di noi. Prometto che mi prenderò cura dei bambini nel miglior modo possibile. Grazie per il sostegno e per favore, accettate le mie scuse». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

PROSEGUONO I SOCCORSI

Ore decisive per i tredici ragazzi rimasti intrappolati nella caverna in Thailandia. Le forze di sicurezza sono pronte ad entrare in azione, l’unica opzione è quella di portarli fuori a due a due a partire da subito. Entrare nel dedalo e uscirne richiederà almeno undici ore come sottolineato dal Corriere della Sera, una “corsa contro il tempo” l’analisi del soccorritore belga Ben Reymenants. Vi abbiamo parlato anche del soccorritore scomparso per la carenza di ossigeno, il trentottenne Saman Kunan. I commilitoni hanno deciso di ricordarlo con una scritta sul web: “Non abbiamo perso il morale, Saman! Non sei morto invano! Tu riposa in pace, noi andiamo a compiere la missione. Proprio come volevi tu”. Vi aggiorneremo nelle prossime ore in caso di novità sulle operazioni condotte dai sub, al lavoro per trarre in salvo il gruppo di tredici persone intrappolato da quasi tre settimane nelle grotte thailandesi. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

THAILANDIA, RAGAZZI NELLA GROTTA: LE ULTIME

Thailandia, ragazzi nella grotta: ossigeno in calo. Sono ore decisive per salvare le tredici persone intrappolate in una caverna nella provincia settentrionale di Chiang Rai: dodici ragazzini e il loro allenatore di calcio sono bloccati dal 23 giugno 2018 e le forze di sicurezza sono al lavoro senza sosta per permettergli di fare ritorno a casa. La situazione è complicata e qualche ora fa è stata registrata una vittima: parliamo di un soccorritore subacqueo, vittima della carenza di ossigeno nella nicchia sotterranea. Gli agenti di sicurezza hanno sottolineato che bisogna fare in fretta ma servirà comunque ancora del tempo, con il governatore Narongsak Osottanakorn che ha evidenziato che sono stati effettuati dei test sulle condizioni di sicurezza di una uscita con le bombole. E’ stata scartata l’ipotesi di una strada alternativa alla pericolosa via subacquea, però non esistono cunicoli attraversabili.

THAILANDIA, LE OPERAZIONI RIPARTONO DOMANI

Le condizioni dei dodici ragazzini e del loro allenatore verranno monitorate costantemente dai sanitari presenti sul posto, pronti ad intervenire, ma le operazioni di salvataggio ripartiranno a partire da domani. Come evidenziato da Agi, in queste ore in Thailandia è notte e il buio è eccessivo per consentire il lavoro dei sommozzatori. Il governatore della provincia thailandesi ha sottolineato che ha deciso di attendere una situazione di rischio minimo per dare il via ai soccorsi. I ragazzi, come vi abbiamo raccontato, verranno estratti a due a due dalla stessa cavità dalla quale sono entrati. Infine, da segnalare l’attenzione volta alle condizioni metereologiche: in caso di pioggia, le operazioni dovrebbero subire una accelerata, poiché la situazione potrebbe ulteriormente peggiorare e mettere in pericolo la vita delle tredici persone intrappolate. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore, mondo con il fiato sospeso…