Non è stato contaminato l’agente di polizia di Salisbury, ricoverato nelle scorse ore dietro il sospetto di una contaminazione da gas nervino. Come anticipato dall’agenzia Ansa, l’ospedale Great Western, dove l’uomo è ricoverato, ha escluso il contagio: «Attualmente l’uomo è stato trasferito in un ospedale della contea di Salisbury – si legge in una dichiarazione ufficiale – per effettuare i necessari test per le analisi, l’ospedale a Salisbury ha analizzato una serie di persone che sono arrivate dopo l’incidente per questioni di salute, ma per nessuno era necessario il trattamento». Quando è stata diffusa la notizia, nella tarda serata di ieri, era subito scattato il panico, visto che si temeva il diffondersi di un’epidemia da gas nervino Novichok, sostanza prodotta negli anni ’70 e ’80 nell’ex Unione Sovietica. Il caso sembrerebbe essere rientrato e il portavoce dell’ospedale ha voluto sottolineare che stando a quanto rilevato dall’ente per la salvaguardia della salute pubblica, il rischio di contagio per gli abitanti di Salisbury e di Amesbury rimane basso. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



CASO RIENTRATO IN GB

Gb, falso allarme per agente ricoverato a Salisbury. Come riportato dai colleghi dell’Ansa, caso rientrato in Gran Bretagna: un poliziotto è stato ricoverato all’ospedale di Salisbury per avvelenamento da Novichok, agente nervino chiamato già in causa per l’avvelenamento dell’ex spia russa Seghiei Skripal e della figlia Yulia, oltre che per la coppia britannica contaminata negli scorsi giorni. La notizia è stata diramata dalla polizia della contea locale di Wiltshire: l’agente di sicurezza sta bene e nelle prossime ore verrà dimesso. Era stato lo stesso poliziotto a chiedere ausilio medico dopo aver avvertito disturbi: l’uomo è stato sottoposto a una serie di esami a scopo precauzionale, ma per fortuna non si tratta di nulla di grave. Non è stata rilevata alcuna contaminazione, con lo staff sanitario che non ha trovato sintomi preoccupanti circa un possibile avvelenamento.



GB, FALSO ALLARME PER AGENTE RICOVERATO A SALISBURY

L’Ansa sottolinea che il poliziotto ha partecipato alle indagini e alle operazioni di bonifica delle forze dell’ordine in seguito all’avvelenamento della coppia britannica di Amesbury che in questo momento si trova ricoverata in condizioni critiche. Quattro giorni fa un uomo e una donna sono giunti al Salisbury District Hospital privi di sensi, con le circostanze che hanno ricordato molto da vicino quanto successo nel caso Skripal. Le forze dell’ordine hanno subito sottolineato che non c’erano ragioni per pensare che la vicenda potesse essere collegata ai fatti di alcuni mesi fa, quando l’ex spia del KGB fu colta da un misterioso malore, provocato da una sostanza tossica secondo quanto accertato in un secondo momento. La polizia ha parlato “di allarme di grosse proporzioni”, ma per quanto riguarda il poliziotto in questione l’allarme è rientrato.

Leggi anche

TURISMO/ La Scuola italiana di ospitalità sbarca in Egitto con il Campus Enrico Mattei