Sarebbe stata drogata e poi violentata in una lussuosa suite a cinque stelle di Capri. A riferire il racconto choc è stata una manager francese 33enne molto attiva nell’ambito della moda e in Italia proprio per motivi lavorativi. Il presunto episodio di violenza, come spiega Corriere.it, sarebbe avvenuto all’inizio dello scorso mese. La donna alloggiava in un appartamento preso in affitto ma a causa di un guasto all’impianto di aria condizionata avrebbe deciso di accettare l’offerta di un conoscente che l’avrebbe ospitata nella sua suite. Proprio lì si sarebbe consumato lo stupro. Al vaglio degli inquirenti che hanno raccolto la denuncia della francese, le telecamere che immortalerebbero la donna, barcollante, mentre rientra in hotel al braccio dell’uomo. Secondo la manager lo stupro sarebbe avvenuto dopo l’assunzione di un cocktail di alcol e droga che renderebbe inermi, ovvero la cosiddetta droga dello stupro. La donna sarebbe quindi ripartita il giorno successivo verso la Sardegna dove ha depositato la denuncia per violenza sessuale, allegando il referto medico del pronto soccorso di Capri. Ora la sua versione dovrà essere confermata dalle indagini in corso, mentre l’uomo, già identificato, potrebbe essere ascoltato nei giorni seguenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ACCUSATO UN 33ENNE AMERICANO

La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta a seguito della denuncia di una turista francese, che ha accusato un americano di averla violentata in una suite di un lussuoso hotel di Capri. Come riferito da Il Fatto Quotidiano, pare che la donna sia stata prima drogata e poi violentata da un 33enne statunitense, nella suite di un edificio sito nel famoso golfo napoletano. La donna, una manager francese, sarebbe stata drogata con un drink al cui interno vi erano alcune sostanze stupefacenti, fra cui la probabile “droga dello stupro”. La vittima era stata ospitata dal suo aguzzino insieme ad un’amica, dopo che entrambe avevano avuto dei problemi nella casa che avevano affittato per le vacanze.



L’ABUSO RISALE AL MESE DI LUGLIO

L’abuso sarebbe avvenuto durante il mese di luglio, una ventina di giorni fa, e pare che il 33enne americano conoscesse l’amica con cui viaggiava la vittima. La francese violentata sarebbe stata abusata mentre i due erano da soli nella stanza, dal ritorno di una festa con amici. La donna è convinta di essere stata drogata, affermando che non sarebbe mai andata a letto con il coetaneo americano. A sostegno della sua tesi vi sono le immagini delle telecamere di sicurezza dell’albergo, che mostrano chiaramente come la donna stesse barcollando dopo la violenza. Sia la vittima che il presunto stupratore non sono più in Italia.

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