Una brutta avventura, ma per fortuna con lieto fine per la turista inglese che ha dovuto trascorrere 3 giorni in prigione insieme alla figlia di 4 anni per aver bevuto un bicchiere di vino sul volo della Emirates Airlines che da Londra la stava trasportando a Dubai. Ellie Holman, questo il nome della dentista 44enne originaria della Svezia e oggi residente a Sevenoaks, nel Kent, insieme al compagno inglese, Gary, e ai loro tre figli, ha rischiato di rimanere in custodia cautelare per un anno ma è stata rilasciata su cauzione e oggi ha avuto la comunicazione che non dovrà restare confinata a Dubai fino al processo. Certo è che né per lei, né per la piccola Bibi sarà facile dimenticare questa esperienza a dir poco traumatica, conclusasi soltanto grazie all’arrivo negli Emirati del marito (le era stato negato anche di comunicare con alcuni amici presenti a Dubai, ndr) e con la perdita, tra spese legali e lavoro perso, di almeno 30 mila pound (33 mila euro). (agg. di Dario D’Angelo)



LE SCUSE DEL GOVERNO ARABO

L’incubo di Ellie Holman è finito: potrà tornare a casa e riabbracciare i suoi figli. La dentista inglese ha trascorso tre giorni in carcere a Dubai con la figlia di 4 anni per aver bevuto un bicchiere di vino. La donna è stata liberata, ha ricevuto le scuse del governo, che le pagherà il volo di rientro a casa, e non dovrà rispondere di nessuna accusa. «Non posso credere che sia finita. Quando ho ricevuto la chiamata in cui venivo avvisata di essere libera di poter andare, sono rimasta sotto choc», ha raccontato al Daily Mail. Ora Ellie Holman non vede l’ora di lasciarsi tutto alle spalle. Decisivo l’intervento di Sheikh Mohammed, vicepresidente degli Emirati Arabi Uniti: pare che si sia mosso dopo la diffusione della notizia. Ha rischiato di restare custodia cautelare per un anno. Oggi, sabato 11 agosto, le è stato comunicato che può tornare a casa e non ci sarà alcun processo. Finora ho speso 30mila sterline tra spese legali e assenza dal lavoro. Ho perso tutti i miei risparmi», ha aggiunto Holman. (agg. di Silvana Palazzo)



LA TURISTA: “ME L’HA OFFERTO IL PERSONALE!”

Un vero e proprio incubo quello vissuto da una turista inglese che il 13 luglio scorso è stata arrestata e ha trascorso 3 giorni in una prigione di Dubai per aver bevuto un bicchiere di vino sul volo partito da Londra della Emirates Airlines. Come ha raccontato al Daily Mail, i primi problemi sono arrivati subito dopo l’atterraggio per una discussione a dir poco accesa con un funzionario dell’immigrazione particolarmente rude che accusava la donna, una dentista, di aver un visto non valido e di dovere – per questo motivo – tornare a Londra. A nulla sono valse le proteste della donna, convinta che il suo visto non fosse scaduto, e comunque intenzionata a chiederne uno nuovo all’interno dello stesso aeroporto, piuttosto di evitare un nuovo lungo viaggio alla sua bambina di 4 anni. 



A quel punto lo stesso funzionario le ha domandato se avesse per caso bevuto qualcosa in volo: “Ho risposto di aver preso un bicchiere di vino, mi era stato offerto gratuitamente dallo staff della compagnia aerea”, racconta la turista. A quel punto però il funzionario si è agitato ancora di più, visto che il possesso di alcol – pure se già consumato – è illegale negli Emirati Arabi. La donna ha tentato allora una mossa disperata, iniziando a riprenderlo con lo smartphone per avere testimonianza dei suoi sgarbati ma è stata immediatamente circondata da poliziotti armati perché, indovinate un po’, filmare un funzionario è reato. Così è iniziato l’incubo…(agg. di Dario D’Angelo)

DUBAI, MADRE E FIGLIA ARRESTATA PER BICCHIERE DI VINO IN AEREO

Dubai, beve un bicchiere di vino: madre e figlia in carcere 3 giorni, questo l’incubo vissuto dalla dottoressa Ellie Holman e dalla sua piccola. La donna ha raccontato ai microfoni del Daily Mail quanto successo negli Emirati Arabi: in volo da Londra, è stata tenuta in regime di detenzione a Dubai per tre giorni insieme alla figlia Bibi di appena quattro anni. Il motivo? Aver bevuto un bicchiere di vino durante il viaggio. Arrestata al Dubai Internation Airport, la quarantaquattrenne ha rivelato di essere stata trattenuta in una cella “puzzolente” e di essere stata costretta insieme alla piccola ad utilizzare “il pavimento del carcere come bagno”. Il suo passaporto è stato sequestrato dall’ufficio immigrazione e, soprattutto, ora rischia una condanna fino a un anno di reclusione. Ellie Holman, inoltre, non ha avuto la possibilità di contattare il marito Gary nel corso dei tre giorni.

“PAVIMENTO DELLA CELLA COME BAGNO”

“Non ho mai sentito piangere mia figlia come ha fatto all’interno del carcere”, il racconto straziante del noto medico di Sevenoaks, Kent. E la vicenda è stata economicamente impegnativa per la quarantaquattrenne: “Questa situazione mi è costata circa 30 mila sterline per la questione legale e per il mancato introito del mio lavoro. La pratica ora è chiusa”. I fatti si sono verificati lo scorso 13 luglio 2018, con Ellie Holman che ha bevuto un bicchiere di vino rosso nel corso della cena. Però le bevande alcoliche sono proibite sugli Emirates Airlines nella tratta Gran Bretagna-Dubai. Non è la prima volta che il medico visita gli UAE ma non le era mai capito nulla di simile. Ai microfoni del Daily Mail ha inoltre evidenziato il dramma vissuto dalla piccola Bibi: “Era inconsolabile, ho provato a farla stare meglio leggendole il suo libro nel corso dei giorni trascorsi in carcere”.