Una potente esplosione è stata registrata oggi nell’area settentrionale della Siria, precisamente nel villaggio di Sarmada, nella provincia nordoccidentale di Idlib, poco distante dal confine con la Turchia. Stando alle notizie rese note da Repubblica nella sua edizione online, l’esplosione avrebbe provocato oltre a numerosi e gravi crolli molte vittime. Si parla attualmente di almeno 39 morti tra civili, di cui 12 bambini e anche molte donne. Tra le vittime sarebbero stati segnalati anche alcuni membri di Hay’at Tahrir al-Sham, nota anche come al-Qaeda in Siria. Sono ancora poche le informazioni trapelate in merito all’esplosione ma secondo quanto reso noto dall’Osservatorio siriano per i diritti umani con base a Londra, pare che la deflagrazione sia avvenuta in un deposito di armi custodite in un seminterrato di un palazzo residenziale di Sarmada e gestito da un trafficante di armi nei pressi di Al Qaeda, in Siria.



BILANCIO VITTIME: ESPLOSIONE IN SIRIA

Il bilancio delle vittime dell’esplosione avvenuta oggi in Siria è ancora provvisorio ma destinato purtroppo ad aggravarsi con il passare delle ore. Inizialmente si era parlato di 36 morti, numero poi salito a 39. Tuttavia, gli attivisti locali, come riporta RaiNews, avrebbero invece prospettato un bilancio ancora più drammatico prevedendo il decesso di oltre 50 persone con almeno 70 feriti. Tali fonti alla Dpa avrebbero riferito che “squadre di soccorso e vigili del fuoco stanno ancora lavorando per estrarre i corpi della macerie”. In merito agli altri danni, sarebbero crollati due edifici da cinque piani, sotto le cui macerie sarebbero rimaste seppellite molte vittime. Uno è proprio il palazzo nel cui seminterrato si è generata l’esplosione mortale. Nel frattempo, le forze di governo siriane hanno mandato ampi rinforzi al fine di essere pronti ad una eventuale offensiva contro la roccaforte dei ribelli nella provincia di Idlib.

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