Quella del 58enne norvegese Per Sandberg è sicuramente una vicenda curiosa, una storia che potremmo tranquillamente definire con il lieto fine, visto appunto come si è conclusa. L’ex ministro della pesca, che ha sempre esternato idee profondamente xenofobe e razziste, è rimasto folgorato dalla bellezza di una ragazza iraniana di 30 anni in meno di lui, dopo un viaggio a Teheran. E’ scattato l’amore, i due si sono fidanzati, ma lo stesso ha poi dovuto fare un passo indietro per non aver informato il governo circa il suo viaggio in una zona considerata ad alto rischio. Nessun problema però, perché quello che conta in questa vicenda è che alla fine ha prevalso il cuore, e la ragione, con Sandberg che è passato in breve tempo dal dire “le razze non devono mescolarsi”, ad innamorarsi follemente di una donna del Medio Oriente. Ecco il perché del “lieto fine”: non una vicenda, forse sarebbe meglio dire una favola… (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LA DIFESA DELL’EX MINISTRO

Dove finisce la privacy del cittadino? Quando il ruolo pubblico di un uomo finisce per mescolarsi con la propria vita privata. Eterno dilemma, sempre attuale, al punto che non è raro vedere politici di rango costretti alle dimissioni per scandali riguardanti la sfera familiare. Un caso che sembra adattarsi bene anche alla vicenda di Per Sandberg, l’ormai ex ministro norvegese passato dall’avere posizione xenofobe nei confronti degli islamici ad innamorarsi perdutamente di una Miss Iran più giovane di lui di 30 anni. A dirla tutta, il motivo che è costato la carriera di Sandberg è stato un viaggio nel Paese mediorientale, considerato a rischio dallo Stato norvegese. Ma fin da quando la notizia della sua relazione è stata resa pubblica sono stati molteplici gli attacchi nei suoi riguardi. A tal proposito, l’ex ministro ha sempre provato a schermarsi, a creare una distinzione netta tra i diversi ambiti:”Un conto è la vita pubblica, un conto quella privata”. Ma evidentemente non gli è bastato…(agg. di Dario D’Angelo)



IL GIALLO DEL CELLULARE

La preoccupazione del Governo norvegese riguardo la “fuga d’amore” del ministro Per Sanberg si concentra su particolari che evidentemente sono stati da lui sottovalutati, al momento di raggiungere in Iran l’ex Miss rifugiata che gli ha rubato il cuore. C’è ad esempio il giallo del cellulare a Teheran da chiarire. Sanberg si sarebbe infatti portato in Iran il cellulare di lavoro, esponendo secondo fonti governative la Norvegia allo spionaggio degli ayatollah e del regime di Teheran. E’ severamente vietato infatti portar dispositivi legati al lavoro per esponenti del Governo, in viaggi e in paesi che non abbiano ricevuto previa autorizzazione. La storia del ministro “xenofobo” ma innamorato della rifugiata iraniana sta diventando “virale” perché il tema razzismo in Europa è molto discusso, ma in Norvegia sta diventando, ora dopo ora, sempre più un caso di sicurezza nazionale. (agg. di Fabio Belli)



IL RE HA ACCETTATO LE DIMISSIONI

Al termine di un breve Consiglio di Stato, il re Harald di Norvegia ha di fatto accettato le dimissioni di Per Sandberg, il Ministro per la Pesca finito nell’occhio del ciclone per aver rivelato urbi et orbi il suo amore per l’ex miss Iran, e più giovane di lui di 30 anni, Bahares Letnes, da tempo rifugiata in Norvegia. Al suo posto subentra Harald Nesvik, ma il punto focale della vicenda è che l’ex ministro xenofobo in realtà è stato costretto alle dimissioni non tanto per il suo radicale cambio di posizioni (da anni si batteva per la chiusura delle frontiere norvegesi e per l’espulsione degli immigrati dal Paese scandinavo) quanto per il fatto di essere stato per ben due volte in Iran senza aver avvisato il gabinetto di Governo e aver dunque messo a serio rischio la sicurezza norvegese. Secondo la premier Erna Solberg, infatti, Sandberg avrebbe “trasgredito le norme di sicurezza nazionali” dal momento che l’Iran è considerato uno Stato non sicuro al pari di Cina e Russia. Non solo, in quanto proprio rifugiata dalla Repubblica islamica, l’ex Miss non avrebbe potuto fare ritorno nel suo Paese d’origine. (agg. di R. G. Flore)

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LA CONFERMA SU FACEBOOK

L’amore con la bella reginetta iraniana è stato confermato da Sandberg su Facebook, ma l’ammissione non è servita per ridurre la polemica mediatica scoppiata ad Oslo, in seguito al suo viaggio-fuga d’amore nel Paese “a rischio” per il governo norvegese. Al netto delle polemiche però, le sue dimissioni non sono legate alle sue posizioni “incoerenti” sul fronte xenofobo: il suo Partito non ha gradito che quel “viaggio d’amore” sia avvenuto senza aver avvisato gli uffici del premier Erna Solberg e portandosi addirittura dietro il cellulare di lavoro. Gli agenti dei Servizi Segreti – che rilanciano da mesi dei pericoli di spionaggio verso i Paesi come la Cina, la Russia e proprio l’Iran – hanno subito segnalato il fatto “bizzarro”, con il Ministro della Pesca che al culmine delle contestazioni ha deciso di rimettere il suo incarico. Il caso arriva mesi dopo un altro pericoloso “imbarazzo” che aveva messo in discussione la sua carica di Ministro: la Letnes aveva aperto una ditta di import-export di salmone norvegese e caviale iraniano e lo stesso Sandberg venne accusato di favorire i suoi interessi privati. In quel caso la bufera passò rapidamente, stavolta invece l’esito è stato assai diverso. 

NORVEGIA, MINISTRO ANTI-MIGRANTI STA CON LA RIFUGIATA IRANIANA

“L’amore vince (quasi) sempre”: dalla Norvegia arriva la storia “dell’estate” che unisce il tema dei migranti con un po’ di sano “gossip” che sotto l’ombrellone non guasta mai: lui, ministro della pesca (sì, in Scandinavia esiste anche questo..) convintamene xenofobo e populista. Lei invece, bellissima ex Miss Iran ma anche rifugiata dal suo Paese per sfuggire da un matrimonio combinato: l’incontro è passione e Per Sandberg di colpo “vira” l’intera sua politica cambiando radicalmente le sue opinioni fino a qualche anno fa espresse in modalità molto “alla Salvini”. La notizia emerge in questi giorni perché il suddetto Ministro ha deciso di dimettersi in seguito ad un viaggio in Iran proprio con la di lui compagna Bahareh Letnes, meravigliosa ex Miss Iran più giovane di lui di ben 30 anni. Anni fa il Ministro usava dire frasi del genere, «razze, religioni e culture diverse non devono mescolarsi», oppure anche «Se continuiamo così in certi fiordi della Norvegia regnerà solo la sharia (la legge islamica, ndr)». Era un collezionista di polemiche xenofobe, poi però qualcosa è cambiato: ha conosciuto la reginetta iraniana rifiutata politica in Norvegia e, fresco del divorzio con tre figli, si è subito innamorato abbandonando gradualmente i toni polemici anti-migranti.

IL MINISTRO SI È DIMESSO

A luglio la coppia chiacchierata si è recata in viaggio proprio in Iran, Paese che la Norvegia considera a rischio con tanto di foto ricordo postate sui social: l’ex Miss in Iran però non potrebbe più metterci piede e le polemiche sia in patria che in Scandinavia si sono complicate a tal punto da far chiedere le dimissioni da parte delle opposizioni al Ministro per la Pesca. Anche qualche suo collega di partito alla fine ha ceduto alle pressioni e ha criticato le scelte di Sandberg arrivando così alla scontata decisione finale di rassegnare il proprio incarico e dimettersi dal ruolo di Ministro. Non solo, Sandberg ha dovuto anche autoescludersi dal ruolo di vicecapo del Partito del Progresso norvegese: come spiega Repubblica, «Per l’opposizione quel viaggio ha legittimato il governo repressivo di un paese che, per di più, la Norvegia annovera tra quelli a ‘rischio’. L’accusa, inoltre, è di non aver rispettato le più basilari norme sulla sicurezza».