«Donald Trump è razzista e ha usato molte volte la N-word (ovvero la parola “negro”, ndr) durante le registrazioni di Apprentice»: spiega così nel libro a breve in uscita Omarosa Newman che nel frattempo con i suoi audio imbarazza e non poco lo staff della Casa Bianca nell’ennesimo filone mediatico anti-Presidente. Lei è infatti una ex concorrente del programma “The Apprentice” dove Trump ha assunto l’ultimo decisivo passo verso la notorietà nazionale prima delle Elezioni. «Durante la mia esperienza alla Casa Bianca, vi era una crescente consapevolezza sul fatto che Trump è razzista, bigotto e misogino», raccontando poi di diverse esperienza «scioccanti» con lui negli ultimi due anni. È immediata e prevedibile la reazione del Presidente che prova a screditare chi lo attacca, al momento, senza particolari prove in attesa dell’uscita dei famigerati “audio registrati”: «persona spregevole, perdente, non intelligente, antipatica a tutti e assenteista». Insomma, la vicenda dei “nastri di Omarosa” pare non destinata ad esaurirsi in breve periodo.. (agg. di Niccolò Magnani)



I NASTRI AUDIO IMBARAZZANO LA CASA BIANCA

Nuova grana in vista per Donald Trump, alle prese con una registrazione segreta diffusa da Omarosa Manigault Newman, ex alto responsabile dell’Ufficio relazioni pubbliche della Casa Bianca. La donna ha svelato le circostanze del suo licenziamento da parte del capo di gabinetto John Kelly attraverso una registrazione effettuata nella Situation Room, luogo nel quale è proibito l’uso di qualsiasi tipo di apparecchi elettronici. Tale area si trova nel sottosuolo della Casa Bianca ed è considerato un luogo sicuro, nel quale poter gestire le più gravi crisi del Paese. E proprio qui, una voce simile a quella di Omarosa chiede chiarimenti sul proprio licenziamento, avvenuto in circostanze poco chiare ottenendo una risposta relativa a “problemi importanti d’integrità”. La consigliera viene quindi intimata a dimettersi per evitare conseguenze legali che sarebbero meritevoli di corte marziale. La spiegazione di quanto accaduto e delle dinamiche all’interno della Casa Bianca, “luogo in cui tutti mentono”, è stata recentemente spiegata in un’intervista alla Nbc.



IL CHIARIMENTO DI OMAROSA NEWMAN

Nella Situation Room della Casa Bianca non è possibile effettuare registrazioni, eppure Omarosa Manigault Newman ha deciso di non rispettare le regole in occasione del suo licenziamento: “”Mi conducono nella Situation Room, le porte vengono bloccate, mi dicono che non posso andar via e cominciano a minacciarmi, a intimorirmi, a incalzarmi”, ha raccontato alla Nbc presentando le registrazioni in occasione del lancio del libro “Unhinged”. Il suo nuovo progetto editoriale, in edicola a partire da domani, sarà anche l’occasione per accusare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ritenuto “razzista, bigotto e misogino”. Omarosa ha quindi aggiunto di essersi difesa all’interno di un luogo ormai privo di valori: “Mi sono protetta, perché è una Casa Bianca nella quale tutti mentono. Il presidente mente al popolo americano, la portavoce Sarah Sanders si presenta davanti al paese e mente tutti i giorni. Bisogna proteggersi da soli, altrimenti si rischia di ricevere 17 colpi di pugnale alla schiena”.

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