Da una guerra commerciale ad una guerra vera e propria? I rapporti tra Usa e Cina lasciano presupporre che perfino uno scenario del genere, capace di trascinare il Pianeta in una Terza Guerra Mondiale, non sia totalmente da escludere. Del resto è stato lo stesso Pentagono, nel suo report annuale, ad ammettere che le manovre di Pechino in fatto di corsa al riarmo non lasciano presagire niente di buono. Se il governo centrale retto da Xi Jinping, l’uomo che è riuscito ad accentrare nelle sue mani un potere simile soltanto a quello del Comandante Mao, spende annualmente 190 miliardi di dollari per accrescere e ammodernare le proprie forze armate, un motivo ci sarà. E dal Pentagono sanno anche da dove arrivano le minacce più incombenti, se è vero che all’aviazione del Dragone “è stata riassegnata una missione nucleare”. Tradotto? Il “dispiegamento e l’integrazione di bombardieri con capacità nucleari doterebbe la Cina, per la prima volta, di una “triplicità” di sistemi di lancio diffusi su terra, mare e aria”.
“LA CINA PUO’ COLPIRCI”
L’obiettivo neanche tanto nascosto della Cina è il seguente: trasformarsi da potenza economica anche in potenza militare. Un passaggio obbligato per sedersi al tavolo di qualsiasi trattativa da pari a pari con soggetti quali Usa e Russia, i due giganti che per il momento si sono spartiti le sfere d’influenza in giro per il mondo. Ma cosa significa praticamente la capacità dei bombardieri cinesi di trasportare armi nucleari? In teoria, la possibilità di colpire per via aerea siti militari statunitensi nel Pacifico. Il Pentagono in questo senso è stato chiaro:”L’Esercito popolare di liberazione potrebbe continuare a estendere le sue operazioni, dimostrando la capacità di colpire le forze e le basi militari degli Stati Uniti e dei Paesi alleati nell’Oceano Pacifico occidentale, incluso Guam”. Come sottolinea Il Corriere della Sera, sembrano lontani i tempi in cui Deng Xiaoping, consapevole dell’arretratezza economica e strutturale del Celeste Impero post maoista, raccomandava di “nascondere le proprie capacità e aspettare il proprio tempo”. La Cina sta arrivando.