L’algerino responsabile dell’aggressione con un coltello nel commissariato dei Mossos d’Esquadra di Cornellà, a Barcellona, non era schedato tra i possibili sospettati di legami col terrorismo di matrice jihadista ma ora le autorità catalane vogliono vederci chiaro e, dopo la morte dell’uomo, freddato dal fuoco degli agenti che hanno risposto al suo attacco, ha disposto nuove indagini e anche la perquisizione della sua abitazione. Infatti, Taib Abdelohuahab, residente proprio a Cornellà e in possesso di una carta di identità spagnola, pare non avesse alcun precedente penale ma intanto il magistrato di turno ha ipotizzato comunque il reato di terrorismo, non sottovalutando il fatto che proprio lo scorso 17 agosto si sono tenute le cerimonie solenni per celebrare l’anniversario di una altro attentato che proprio a Barcellona aveva causato la morte di ben 16 persone, tra cui alcuni italiani. A seguito dell’episodio, il commissario della stazione di polizia di Cornellà ha chiesto che nelle prossime ore tutte le polizie nazionali “intensifichino le misure di sicurezza e di autoprotezione”, mentre pare che alcuni vicini di casa di Taib, in attesa della perquisizione, per precauzione siano stati fatti allontanare, nel timore che nell’appartamento possa esservi materiale esplosivo o comunque pericoloso per la loro incolumità. (agg. di R. G. Flore)



LA CONFERMA, “ATTO TERRORISTICO”

Armato di coltello, è entrato questa mattina alle 6 circa in una stazione della polizia a Cornella, alle porte di Barcellona, al grido di “Allah Akbar”. L’attacco è stato un atto di terrorismo: la conferma è arrivata dal numero due della polizia di Barcellona, Rafel Comes, in una conferenza stampa nella quale ha anche precisato che l’aggressore è stato ucciso prima che riuscisse a pugnalare gli agenti. Durante l’attacco avrebbe detto altre parole che però gli agenti presenti non sono riusciti a capire. Abdelouahab Taib, questo il nome dell’assalitore, si sarebbe presentato alla stazione di polizia, la cui porta era chiusa, e avrebbe suonato insistentemente al citofono con la scusa di voler presentare un reclamo. Un agente ha aperto e si è precipitato con la chiara intenzione di accoltellare gli agenti. Come riportato da El Mundo, inizialmente tra le ipotesi ce n’era una che riguardava la vita sentimentale di Taib: non si escludeva che l’uomo si fosse recato alla stazione di polizia dopo una lite con l’ex moglie. (agg. di Silvana Palazzo)



NON ERA UN SOSPETTATO JIHADISTA

A soli tre giorni dal triste anniversario degli attentati Isis del 17 agosto scorso, la Spagna ripiomba nuovamente nell’incubo terrorismo. Questa mattina, poco distante da Barcellona, un algerino 29enne ha preso d’assalto il commissariato al grido di “Allah è grande”, finendo con l’essere ucciso. L’uomo, secondo fonti locali, avrebbe manifestato la sua intenzione di compiere una strage. Il Fatto Quotidiano, citando i Mossos, spiega che il 29enne ucciso era domiciliato a 150 metri dalla stazione di polizia oggetto dell’assalto ed era in possesso di un Nie spagnolo, ovvero un documento di identità per stranieri necessario per chiunque voglia fermarsi nel Paese per motivi lavorativi. Secondo El Pais, il nome dell’uomo non era nel database del Centro per l’intelligence contro il terrorismo e il crimine organizzato. Nonostante questo non è stata ancora del tutto esclusa la pista del terrorismo seppure l’assalitore non risultasse essere tra i sospettati jihadisti sotto inchiesta. Da ciò che si apprende, l’algerino appena una settimana fa aveva avviato un procedimento di divorzio ed attualmente aveva una relazione con una donna spagnola poi convertita all’Islam. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



NON SI ESCLUDE TERRORISMO

Aveva 29 anni Abdelouahab Taib, il ragazzo algerino protagonista oggi di un assalto alla stazione di polizia di Cornellà de Llobregat, nella provincia di Barcellona, urlando “Allah Akbar”. Quando ha tentato di arrivare alla reception con il chiaro intento di uccidere, sono intervenuti i Moss d’Esquadra uccidendolo a loro volta. Fonti della polizia, come riporta Il Fatto Quotidiano, ora assicurano di aver agito aprendo il fuoco solo dopo aver inizialmente respinto l’attacco da parte del ragazzo ma sono comunque in corso le indagini al fine di assicurare le eventuali responsabilità e fare chiarezza sull’accaduto. Al momento non è esclusa alcuna pista tra cui quella del terrorismo sebbene, come spiegato dal procuratore generale, María José Segarra, sarebbe ancora troppo presto per giungere a conclusioni definitive. Intanto le indagini mirano a chiarire se quanto accaduto sia frutto “dell’azione di un disturbato” o meno. Le forze di sicurezza del paese sono state allertate e i Mossos restano in attesa dell’autorizzazione prima di procedere alla perquisizione della casa dell’uomo ucciso, a caccia di ulteriori informazioni sui suoi reali intenti. (Aggiornamento di Emanuela Longo)

ATTACCA COMMISSARIATO AL GRIDO “ALLAH AKBAR”: UCCISO

Barcellona, assalta commissariato al grido “Allahu Akbar”: ucciso un algerino di ventinove anni. La vicenda si è verificata questa mattina, lunedì 20 agosto 2018, nella stazione di polizia di Cornellà di Llobregat poco prima delle ore 6.00: Abdelouahab Taib è entrato all’interno del commissariato con “l’obiettivo di attaccare gli agenti” con un coltello e i Mossos d’Esquadra, dopo aver tentato di fermarlo, non hanno potuto fare altro che aprire il fuoco. Come riportato dai colleghi de El Pais, per il momento non sono noti altri dettagli sulla vicenda, con la Polizia di Barcellona che ha diramato una breve nota su Twitter per segnalare l’accaduto: in corso le indagini delle forze dell’ordine catalane, con i Mossos che non escludono alcuna ipotesi, inclusa quella di un attacco terroristico.

ATTACCO TERRORISTICO?

Come vi abbiamo già segnalato, confermato da El Pais, i poliziotti hanno tentato di fermare l’aggressore prima di sparare. La vittima è di origini algerine, abitava vicino a Cornellà de Llobregata ed aveva un NIE spagnolo. In questo momento il quartiere generale della polizia è isolato, con il magistrato di turno che già lasciato la stazione di polizia dopo la rimozione del cadavere. Non sono state ancora avviate indagini sul ventinovenne aggressore, con le forze dell’ordine che attendono l’autorizzazione del giudice per perquisire la sua abitazione. Ricordiamo che appena tre giorni fa, il 17 agosto 2018, è stato ricordato il terribile attentato di un anno fa a Barcellona, il peggior attentato terroristico in Spagna dagli attacchi di Madrid del 2004.Un membro dell’Isis investì con un furgone cittadini e turisti su La Rambla: bilancio totale di sedici morti e centotrenta feriti.