Il Ruanda, dopo la guerra razziale degli anni 90 che portò allo sterminio di quasi un milione di appartenenti all’etnia tutsi, è oggi, dal punto di vista economico, uno dei paesi africani con il miglior livello di vita. Quello che manca è invece la democrazia, in quanto esiste un solo partito, quello di governo, che con il presidente Paul Kagame, detiene tutti i poteri. Il Ruanda è anche uno dei pochi paesi a maggioranza cristiana, con il 95% della popolazione in larga parte cattolica ma anche protestante. Secondo quanto fa sapere il sito christiantoday.com, recentemente il governo ha ordinato la chiusura di 8mila chiese, con la motivazione ufficiale che molte di esse sono in condizioni fatiscenti e di scarsa igiene. Ma il motivo vero è un altro. Quattro su dieci degli edifici religiosi chiusi, 3300, appartengono al sempre crescente proliferare di sette pentecostali. Lo stesso presidente Kagame ha annunciato il provvedimento dicendo che lo stato attuale delle congregazioni religiose è caotico dicendo che è sua intenzione ridurne il numero. «Le chiese stanno crescendo troppo velocemente e stanno sfruttando i poveri. Sono create per realizzare un profitto, non per i fedeli. È necessario un po’ di buon senso», avverte Innocent Maganya, a capo del Dipartimento di Missione e Studi Islamici al Tangaza University College.



RUANDA, GOVERNO CHIUDE 8MILA CHIESE

Il parlamento ruandese ha approvato anche un decreto in cui si richiede che ogni pastore abbia un diploma in teologia da una scuola riconosciuta ufficialmente. Il decreto proibisce anche ai capi delle chiese i lunghi periodi di digiuno e obbliga a fornire le fonti dei loro finanziamenti, questo perché si sospetta che molte siano legate a casi di corruzione. Ma non finisce qui. Dopo la chiusura di 700 edifici religiosi, sei pastori sono stati arrestati per aver pianificato una campagna di resistenza contro il governo. Tra le motivazioni, il fatto che molti pastori non hanno le risorse economiche necessarie per fare studi di teologia. Per il vescovo cattolico della diocesi di Bumba, la situazione è diventata catastrofica: 199 chiese cattoliche sono state chiuse e adesso molti cristiani non sanno dove andare a messa. La costituzione assicura la libertà religiosa, ha detto, “ma chiudere le chiese senza alcun avviso mostra una discrepanza fra la legge e la realtà”.



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