Riguardo la storia dei migranti di Ceuta e dell’assalto di fatto respinto con i 116 clandestini che sono stati rimandati indietro dall’enclave spagnola in marocco, il quotidiano iberico El Pais ci va giù duro parlando di fatto di “mafie dietro gli assalti dei migranti alle frontiere di Ceuta e Melilla”. Il quotidiano è infatti entrato in possesso di un un rapporto redatto direttamente dalla Guardia Civil, che riporta come le mafie locali paghino 200 dirham marocchini, che corrispondono a circa 18 euro, a ciascun migrante, per tentare l’assalto e provare a fare irruzione in territorio spagnolo. I migranti rientrano così in gruppi protetti dalle organizzazioni criminali che seguono precise regolamentazioni e gerarchie a livello interno. Le persone in cima a queste “piramidi” criminali raccolgono il denaro e gestiscono direttamente i gruppi di migranti: quelli che non si piegano alle direttive, vengono esclusi dai gruppi che vengono introdotti in territorio spagnolo. (agg. di Fabio Belli)
2 MINORENNI NON SARANNO ESPULSI
Quello effettuato dalla Spagna nei confronti dei 116 migranti che erano riusciti ad entrare illegalmente nei giorni scorsi nell’enclave di Ceuta scavalcando la barriera di 7 metri, al confine con il Marocco, è stato ritenuto dagli stessi media locali un “respingimento express”. Di fatto, il Paese ha rimandato gli immigrati in Marocco dopo appena 24 ore grazie al ricorso del governo di Sanchez ad un accordo firmato con il secondo Paese protagonista nel 1992 e che prevede l’espulsione entro 10 giorni dei cittadini di Paesi terzi entrati in modo illegale. Fino ad oggi però, come spiega Corriere del Ticino, questo accordo è stato applicato molto raramente. Dopo aver identificato i 116 migranti e prestato loro soccorso medico, dunque, la polizia ha quindi avviato le operazioni di espulsione accettate dagli stessi immigrati sub-sahariani. Solo due di loro resteranno in Spagna poiché minorenni. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
MADRID “ACCORDO DEL ’92”: NUOVA ONDATA DOPO LUGLIO
Mentre le autorità di Madrid si appellano a un vecchio accordo bilaterale firmato nel lontano 1992 con il Marocco per giustificare il respingimento del vero e proprio assalto di migranti che avevano provato a entrare nella penisola iberica attraverso l’enclave di Ceuta, a preoccupare in Spagna è soprattutto il fatto che si tratta del secondo episodio simile verificatosi da luglio a oggi: infatti, anche in quel caso qualcuno parlò di invasione, con gente di tutte le età che scavalcavano le recinzioni in barba alle telecamere di sicurezza (grazie ad alcuni “angoli morti” consentiti dalla loro disposizione), tra scene di giubilo che si sono ripetute anche oggi con alcuni dei 116 migranti che si sono inginocchiati, una volta sul suolo spagnolo, mentre altri sono entrati avvolti in una bandiera dell’Unione Europea. Il bilancio di quella che è stata un’altra giornata campale a Ceuta, e che è stata commentata ironicamente nelle ultime ore anche da Matteo Salvini, parla di alcun feriti negli scontri tra cui sette agenti della Guardia Civil. (agg. di R. G. Flore)
SPAGNA, RESPINTI IN MAROCCO 116 MIGRANTI
Migranti, respinti in Marocco i 116 entrati a Ceuta: arrivano importantti aggiornamenti dalla Spagna. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, il governo di Madrid ha annunciato il rinvio in Marocco del gruppo di 116 migranti che due giorni fa, mercoledì 22 agosto 2018, aveva fatto irruzione a Ceuta. Un respingimento reso possibile da un accordo bilaterale siglato da Spagna e Marocco nel 1992, come sottolineato dal ministero dell’Interno spagnolo. Mercoledì in 300 avevano provato a superare la barriera presente al confine, 116 erano riusciti nell’intento di entrare nel territorio dell’Unione Europea, scavalcando la barriera di filo spinato alta sette metri che divide l’enclave spagnola dal territorio del Marocco, quindi l’Europa dall’Africa.
L’IRONIA DI SALVINI
L’assalto alla barriera posta al confine è avvenuta con acido e cesoie, con molti migranti che hanno gettato escrementi e calce viva contro i poliziotti di pattuglia. I migranti, dopo aver raggiunto l’obiettivo di superare il confine e approdare a Ceuta, si sono inginocchiati come gesto liberatorio. Come sottolineato dall’Associazione Unificata della Guardia Civil, sette agenti sono rimasti feriti. E pochi minuti fa è giunto anche l’ironico commento del ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini, impegnato in queste ore ad affrontare il problema migranti con il caso della Nave Diciotti: “Dopo aver superato il confine spagnolo a Ceuta e aggredito gli agenti di pattuglia, questi signori sono stati rimandati in Marocco grazie ad un accordo internazionale di vent’anni fa. Se lo fa la Spagna va bene, ma se lo propongo io allora sono razzista, fascista e disumano. Io vado avanti, alla faccia dei buonisti e radical chic di sinistra. #stopinvasione”.