Il governo spagnolo questo venerdì ha approvato un decreto con il quale dà il via libera alla riesumazione dei resti del dittatore Francisco Franco ed alla rimozione dal memoriale dedicato ai morti della Guerra Civile, la Valla dei Caduti. Come riferisce Il Sole 24 ore, la notizia è giunta nella giornata odierna da parte di Carmen Calvo, vicepremier del nuovo governo Sanchez che ai media ha spiegato: “È urgente perché siamo in ritardo”. La stessa ha fatto notare quanto sia poco opportuno per un dittatore avere una tomba di Stato in una democrazia ben consolidata come quella che caratterizza il Paese: “è incompatibile”, ha aggiunto. Francisco Franco morì all’età di 82 anni nel 1975 e fu sepolto nel memoriale dedicato ai caduti della Guerra Civile, nei pressi di Madrid. Ora, il decreto legislativo che va a riformare la Legge della memoria storica dovrà passare all’approvazione del Parlamento sebbene una bocciatura viene considerata molto improbabile. Tuttavia, spiega l’agenzia di stampa Ansa, il Partido popular e Ciudadanos hanno già annunciato che voteranno contro il decreto del governo. Nonostante questo però il governo socialista di Pedro Sanchez ritiene di avere dalla sua parte i voti sufficienti, poiché basterà la maggioranza semplice.
RESTI FRANCISCO FRANCO VIA DALLA VALLE DEI CADUTI
Il decreto del governo spagnolo a quanto pare non terrebbe tanto in considerazione le possibili cause legali che potrebbero essere avanzate dai discendenti del dittatore Franco e, come riporta El Pais, prevede la rimozione dei resti in forma discreta prima della fine dell’anno, anche in assenza dell’autorizzazione della famiglia. Nel corso di una conferenza stampa alla quale ha preso parte la vicepremier Carmen Calvo e relativa alla riesumazione dei resti di Francisco Franco, la stessa ha aggiunto: “Nella Valle dei Caduti resteranno solo le spoglie mortali di chi è morto a causa della Guerra civile di Spagna”. Per la stessa Calvo, “La presenza della tomba di Franco in quel luogo significa mancanza di rispetto e di pace per le vittime che vi sono sepolte”. Sotto la croce alta 152 metri e che sormonta il monumento resterà un “luogo per commemorare, ricordare e rendere omaggio alle vittime della guerra”. Nel corso della sua dittatura lunga quasi 40 anni, ovvero dal 1939 con la fine della Guerra Civile e fino alla sua morte, furono decine di migliaia coloro che si opposero a Francisco Franco venendo poi uccisi o incarcerati. Calvo ha infine ricordato quanto ancora debba essere fatto in termini di memoria storica in Spagna.