Sebbene non ci sia alcuna legge al proposito, in Italia l’uso del collare elettrico per cani è punibile penalmente, secondo l’orientamento della Corte di Cassazione in casi del genere. Il collare elettrico invia scosse di varia intensità all’animale tramite sonde in metallo che premono sulla sua pelle, scosse che vengono attivate mediante un apposito comando a distanza. Generalmente tale sistema è giustificato come metodo di addestramento, ma come detto chi ne fa uso può essere perseguito. Le scosse infatti vengono indirizzate per far capire al cane cosa deve o non deve fare: il dolore della scossa verrà collegato a una cosa che non dve fare, non ripetendo più l’atto.
COLLARI ELETTRICI PER CANI E GATTI, DIVIETO IN GRAN BRETAGNA
Un metodo decisamente crudele, nonostante questo viene tranquillamente venduto online, ad esempio su Amazon, anche se si specifica che i modelli attuali sono indolori. A scanso di equivoci, il governo inglese ha deciso in questi giorni di vietarlo compreso un altro sistema, anch’esso in vendita online, che fa uso di spray chimici per indurre l’animale a non fare certe azioni. In precedenza Galles e Scozia lo avevano già vietato, mentre in Inghilterra, secondo un recente studio, ne farebbe uso il 5% dei proprietari di cani, il che significa migliaia di animali. Secondo le associazioni animaliste, le scosse procurate dai collari elettrici possono raggiungere anche 6mila volt per una durata di undici secondi. Sempre secondo queste associazioni, esistono molti metodi naturali che non procurano dolore per addestrare i cani. Nel dibattito sul collare però non si è raggiunti un accordo sulle barriere elettriche che invece sarà possibile continuare a usare per tenere animali di vario tipo dentro ad appositi recenti.