Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha messo in preventivo un sostegno del valore totale di 4.7 miliardi di dollari in favore dell’agricoltura del proprio paese. A renderlo noto è la Coldiretti, commentando le misure annunciate dal Dipartimento dell’agricoltura, fra cui i 3.6 miliardi destinati ai coltivatori di soia, recentemente penalizzati dopo i dazi imposti dagli Stati Uniti alla Cina e viceversa. Il contributo di 4.7 miliardi si iscrive nei 12 miliardi di dollari in totale che l’amministrazione Trump ha promesso ai coltivatori e agli agricoltori in particolare del settore sorgo, mais, grano, latte e carne di maiale. Roberto Moncalvo, Presidente dell’associazione degli agricoltori, ha commentato: «Un segnale importante per l’Italia e l’Unione Europea che deve difendere e valorizzare il proprio patrimonio agroalimentare a partire dal prossimo bilancio mentre invece nella proposta della Commissione Europea sono previsti tagli insostenibili per l’agricoltura che è l’unico settore realmente integrato dell’Unione». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



IL COMMENTO DI TRUMP SUL NUOVO ACCORDO

Nuovo importante accordo commerciale siglato nelle scorse ore fra Stati Uniti e Messico, che manda in pensione il vecchio Nafta. Ad annunciarlo è stato il presidente degli stessi USA, Donald Trump, che esulta, sia per l’intesa commerciale, sia perché così facendo riesce a distogliere per qualche giorno l’attenzione dei media dai suoi noti problemi legali. Trump mantiene quindi le promesse fatte nella campagna elettorale di due anni fa (a ridosso tra l’altro delle elezioni di mid term), annunciando l’Accordo di scambio fra Stati Uniti e Messico, così come verrà appunta chiamata la nuova intesa. Schizza Wall Strett, ed in particolare i titoli delle auto come Fca e General Motors, che raggiungono un ottimo + 4%. «E’ un grande giorno per il commercio – le parole di Trump in collegamento telefonico con il presidente del Messico, Nieto, come riferisce l’Ansa – un grande giorno per il nostro paese». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



ECCO COSA CAMBIA

Mentre le Borse internazionali corrono dopo l’annuncio del Nafta “ko” – tutte tranne Italia e Spagna che anche questa mattina pagano dazio con forti perdite, ndr – occorre provare ad addentrarci nell’accordo specifico ratificato da Usa e Messico (anche se ovviamente manca ancora il testo ufficiale, come spieghiamo qui sotto nell’aggiornamento sul Congresso, ndr). Sul fronte auto avremo i cambiamenti più importanti dopo l’addio al Nafta: «Il nuovo accordo prevede che il 75% delle componenti delle auto vendute in Nord America sia prodotto in Stati Uniti o Messico, a fronte del 62,5% stabilito dal Nafta. Il nuovo trattato indica inoltre che dal 40 al 45% di questi siano prodotti da lavoratori con stipendi da almeno 16 dollari l’ora», spiega lo speciale di Economia Repubblica sull’accordo messicano. Importante è anche la tregua importante sul fronte alcol, in particolare sulla Tequila e il Mezcal: gli Stati Uniti continueranno a riconoscerli come prodotti distintivi messicani, mentre il Paese centroamericano farà altrettanto con il Tennessee whiskey e il Bourboun. Da ultimo, pare che il Messico abbia acconsentito a non limitare l’accesso al mercato di diversi formaggi statunitensi. (agg. di Niccolò Magnani)



AL CONGRESSO PUÒ SALTARE TUTTO: ECCO PERCHÈ

Borse positive e presidente Trump entusiasta per l’accordo preliminare di libero scambio delle merci tra Usa e Messico che manda di fatto in soffitta il Nafta, il North America Free Trade Agreement firmato nel 1994 da Bill Clinton, di cui faceva parte anche il Canada. E proprio sul governo guidato da Justin Trudeau sono ora puntati i riflettori: da Ottawa sigleranno a loro volta un’intesa con Washington o saranno esclusi dal cosiddetto Nafta 2.0? Trump ha lasciato intendere di avere come sempre il coltello dalla parte del manico:”I dazi sarebbero la strada più facile da seguire, ma noi vogliamo aiutare anche i nostri vicini”. Eppure, nonostante i tanti proclami di queste ore, non è ancora detto che il Nafta 2.0 vada in porto come Trump lascia pensare. Come chiarito da Sky Tg24, infatti, sia l’intesa col Messico che quella eventuale col Canada dovrà essere ratificata dal Congresso. E questo potrebbe avvenire dopo le elezioni di novembre o all’inizio del 2019, quando non si può escludere che i democratici abbiano conquistato la maggioranza nelle elezioni di midterm. (agg. di Dario D’Angelo)

PROMESSA MANTENUTA DA TRUMP

Il superamento del NAFTA, l’accordo commerciale tra Usa, Canada e Messico, è stato uno dei tormentoni di Donald Trump nelle Elezioni Usa 2016. E forse non è un caso che ad ormai pochi mesi dalle elezioni di metà mandato che sanciranno se i Repubblicani avranno o meno la maggioranza al Congresso, l’inquilino della Casa Bianca abbia accelerato nelle trattative raggiungendo un accordo preliminare per modificare alcune parti dell’accordo. Come sottolineato da Il Post, la revisione dell’intesa riguarda soprattutto il settore automobilistico, e i dettagli dovrebbero essere resi noti nelle prossime ore. Con il superamento del NAFTA, North American Free Trade Agreement, nome che secondo il magnate “aveva una connotazione negativa”, secondo Trump gli Usa hanno firmato un accordo “incredibile” per i lavori. Per far sì che l’intesa diventi effettiva manca il via libera del Canada, ma anche sotto questo punto di vista non dovrebbero esserci problemi dal momento che il ministro degli esteri del governo Trudeau è dato in arrivo a Washington. (agg. di Dario D’Angelo)

BORSE POSITIVE

Le Borse hanno reagisto molto positivamente all’accordo Usa-Messico che ha di fatto mandato in pensione lo storico “Nafta”. Wall Street ha trascinato le altre piazze, e anche Milano alla fine ha chiuso in attivo con un +0,27%. Ancora meglio sono andate le altre Borse dopo gli annunci di Trump: Londra non era attiva per per festività, ma Francoforte ha fatto segnare un incremento dell’1,16% e Parigi dello 0,86%. Come detto c’è Wall Street a tirare le fila, dopo i dati da record ha confermato il proprio trend positivo. Il Dow Jones ha fatto registrare un incremento dello 0,85%, recuperando ben 26mila punti, mentre il Nasdaq è andato in crescendo fino a toccare lo 0,9%, superando 8mila puntii, mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,65% per una giornata molto positiva per la Borsa a Stelle e Strisce. (agg. di Fabio Belli)

VERSO IL DISGELO

Con il Nafta che salta si assottigliano, al momento, le possibilità di una conciliazione politica e commerciale tra Usa e Canada, ai ferri corti dopo la salita al potere di Donald Trump: «Non abbiamo ancora iniziato a trattare con il Canada. A breve chiamerò il premier canadese Justin Trudeau. Vedremo se Ottawa rientrerà nell’accordo con il Messico o se sarà un’intesa separata», ha spiegato poco fa l’inquilino della Casa Bianca in merito all’accordo siglato col Messico e non ancora raggiunto invece con il Canada. A breve potrebbero cominciare però i negoziati: fino ad ora si è dimostrato che Trump mira il più possibile a “minare” gli accordi multilaterali per avanzare sempre e comunque un accordo “a 2” che possa portare il massimo del vantaggio per gli Stati Uniti (ma anche per l’altro Paese, in questo caso il Messico, domani forse il Canada). Come spiega l’Ansa, i negoziatori statunitensi e messicani hanno lavorato per settimane al fine di spianare le divergenze in modo da revisionare l’accordo stipulato quasi 25 anni fa. Ora potrebbe toccare a Trudeau, sempre che i rapporti con The Donald migliorino.. (agg. di Niccolò Magnani)

TRUMP ANNUNCIA

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, annuncia un nuovo accordo commerciale con il Messico che manda in pensione il Nafta, acronimo di North American Free Trade Agreement. Il tycoon ha confermato l’ottimismo degli ultimi tempi circa il riavvicinarsi fra le due nazioni, spiegando che: «I nostri rapporti con il Messico si stanno avvicinando con il passare delle ore- le parole del presidente riportate da Il Sole 24 Ore – ci sono brave persone nel vecchio e nuovo governo (messicano, ndr) e tutti stiamo lavorando assieme». Un nuovo Trump quindi, che dopo aver aperto ad una tregua con l’Unione Europea per i famosi dazi commerciali, punta ora ad un disgelo con i vicini di casa messicani, presi di mira fin dalla campagna elettorale di due anni fa.

“IL NAFTA E’ UN DISASTRO”

Il nuovo governo messicano capitanato da Andres Manuel Lopez Obrador, anche se disposto a sinistra, potrebbe rappresentare un’occasione per accelerare le trattative e raggiungere degli accordi commerciali fra i due paesi. Trump ha deciso di eliminare il Nafta, in vigore da 24 anni, considerato dallo stesso tycoon un vero e proprio disastro per gli Stati Uniti nonché per i suoi lavoratori, accusando Messico e Canada di averne tratto vantaggio, uno dei tormentoni dello stesso uomo più potente al mondo.