Dopo le “rassicurazioni” avute in sede europea, la Spagna si appresta a nuovi sbarchi anche nelle prossime ore visto che quasi tutte le ong operanti nel Mediterraneo, piuttosto che intavolare discussioni e casi “diplomatici” lunghi e complessi con l’Italia, si dirigono direttamente verso i porti spagnoli. È così negli ultimi mesi dopo la salita al potere del Governo italiano di Giuseppe Conte, anche se già i numeri erano in questa tendenza con la gestione Minniti del tema migranti tra 2017 e inizio 2018. I numeri “choc” presentati dall’Oim – Agenzia dell’Onu per le migrazioni – non hanno fatto altro che confermare questa “impressione”: la prima destinazione dei migranti, con un totale di 23. 048 arrivi, è la Spagna che “batte” l’Italia con i “soli” 18mila645. Fa impressione il dato rapportato però allo scorso anno quando nello stesso periodo dall’Africa verso le coste italiane partirono 95.217: quest’anno non sono stati “ridistribuiti” in altri Paesi, semplicemente non sono partiti dalla Libia e dalle altre località di “raccolta” nel Nord Africa, un dato sensibilmente impressionante che rileva come i centri di detenzione sul Mediterraneo africano “funzionano”, al netto dei diritti umani completamente non considerati. Sono 1514 i morti migranti, in questi primi 7 mesi, nel Mar Mediterraneo. 



SPAGNA, PREMIER SANCHEZ: “CENTRALE OPERATIVA PER SBARCHI”

Dal 1 gennaio 2018 ad oggi la Spagna è per la prima volta da diversi anni il primo Paese europeo per sbarchi di migranti, superando l’Italia che aveva la “palma d’oro” negli ultimi lustri: per questo motivo il Premier Pedro Sanchez, che dopo il cambio di Governo due mesi fa rappresenta la nuova “leva” dell’accoglienza (in opposizione ai porti chiusi di Italia e Malta) europea, ha annunciato l’istituzione di una nuova centrale operativa di comando per poter gestire l’emergenza estiva. È solo della scorsa settimana l’incredibile tentativo di assalto dell’enclave spagnola in Marocco a Ceuta con 400 immigranti entrati di “sfroso” nei confini iberici – con tanto di scontri con la Guardia Civil – per cercare quella libertà europea che in Nord Africa manca da tempo. Il primo ministro ha dunque da poco annunciato che lui stesso coordinerà la risposta della Spagna alle migliaia di migranti che ogni mese si riversano sul proprio territorio, esattamente come fatto negli ultimi anni dall’Italia nelle varie Lampedusa, Pozzallo, eccetera.



EMERGENZA MIGRANTI, PIÙ SOLDI UE ALLA SPAGNA

Secondo il Governo del Psoe (socialisti) si starebbero portando avanti con il Marocco trattative specifiche per evitare ulteriori traffici di esseri umani, purtroppo un’abitudine non solo della Libia ma di tutti i Paesi di “raccolta” dei disperati in fuga dal terzo mondo attraverso il Mediterraneo. « La Commissione Ue continuerà a mostrare solidarietà alla Spagna, che ha dato prova di un esemplare spirito europeo nell’affrontare la sfida migratoria», spiega il commissario all’immigrazione Dimitris Avramopoulos, con encomio a Sanchez (e relativo attacco indiretto alla linea Conte-Salvini). L’Ue sostiene a fondo «gli sforzi di Madrid per sviluppare una risposta efficaceall’aumentato numero di arrivi nei mesi scorsi e per proteggere la frontiera esterna dell’Ue, in particolare le coste dell’Andalusia»; in questo senso, sono già stati finanziati dei fondi da 55milioni di euro per iniziare ad affrontare l’emergenza, dopo la richiesta di Sanchez nei giorni scorsi. In pochi mesi hanno già ricevuto più soldi dei primi anni di continue (e inascoltate) richieste dall’Italia: per fortuna i tempi cambiano..

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