L’Argentina ha chiesto al Fondo Monetario Internazionale, l’FMI, di poter anticipare il prestito da 50 miliardi di dollari che lo scorso mese di maggio era già stato concordato. Una decisione che arriva a seguito delle condizioni economiche dello stesso paese sudamericano, in grave peggioramento. Secondo il presidente albiceleste, Mauricio Macri, tale prestito permetterà di ridare fiducia al paese e alla sua economia, ma sono molti gli economisti che appaiono scettici di fronte a tale mossa economico-finanziara. Del resto, i numeri della crisi sono evidenti: dall’inizio dell’anno ad oggi, la valuta argentina, il Peso, ha perso il 40 per cento del suo valore nei confronti del dollaro statunitense, e di pari è passo è cresciuta l’inflazione.



LA RISPOSTA POSITIVA DELL’FMI

La risposta dell’FMI è comunque stata positiva, e Christine Lagarde, la direttrice del Fondo, ha fatto sapere di aver preso in esame la richiesta del governo argentino, per poter erogare il prestito da 50 miliardi di euro il prima possibile. Se l’Argentina accettasse il prestito, c’è il rischio di una bancarotta, visto che la nazione potrebbe non riuscire a restituire più il denaro, senza poter riacquistare i titoli venduti per ottenere liquidità. Il presidente Macrì aveva promesso un rilancio dell’economia, ma i prezzi continuano a salire e gli stipendi non reggono più il costo della vita.

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