Ha fatto il giro del mondo la notizia secondo cui la Corea del Nord starebbe proseguendo nel suo programma di sviluppo nucleare, con tanto di progressi in atto nella realizzazione di un nuovo missile balistico intercontinentale capace di colpire gli Usa. Eppure il commento più atteso di tutti tarda ad arrivare: quale? Ovviamente quello di Donald Trump. Il presidente americano, solitamente attivissimo su Twitter, nella giornata di oggi si è concesso soltanto uno scambio al vetriolo con un’istituzione dello sport a stelle e strisce, LeBron James. Per il momento l’inquilino della Casa Bianca pare aver deciso di affidare ogni commento sulla questione al titolare degli affari esteri, il segretario di Stato Mike Pompeo. Una mossa strana per un tipo vulcanico come Trump, ma comprensibile dal punto di vista del tycoon. Con quali parole potrebbe infatti giustificare la rivelazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu dopo aver celebrato il successo del summit di Singapore con Kim Jong-un di qualche settimana fa? (agg. di Dario D’Angelo)



CINA PREME PER IL DIALOGO

Secondo un rapporto dell’Onu, la Corea del Nord sta portando avanti il suo programma nucleare, non rispettando nei fatti l’accordo che Kim Jong-un ha preso con Donald Trump a Singapore. Per certi versi si potrebbe dire che nemmeno gli Usa hanno reso più facili le cose a Pyongyang dal punto di vista economico e commerciale. Intanto Sputnik Italia rilancia la notizia dell’incontro tra i ministri degli Esteri di Cina e Corea del Sud, rispettivamente Wang Yi e Kang Kyung-wha, avvenuto a margine del vertice Asean di Singapore. “Le parti hanno espresso il loro sostegno ad ulteriori contatti e al dialogo tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord, sono favorevoli al rafforzamento della fiducia reciproca, così come alla piena attuazione del consenso raggiunto dai leader dei due Paesi”, si legge in un comunicato diffuso dal ministro degli Esteri di Pechino. Il dialogo tra Washington e Pyongyang sembra quindi poter andare avanti. (aggiornamento di Bruno Zampetti)



RAPPORTO ONU GELA GLI USA SULLA COREA DEL NORD

Il rapporto degli esperti indipendenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, secondo cui la Corea del Nord sta proseguendo il suo programma di sviluppo nucleare e missilistico rischia di dare vita ad un effetto domino negativo dal punto di visto diplomatico. Il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, ha infatti lanciato un monito nei confronti di Usa e Russia, affinché “attuino in modo rigido tutte le sanzioni”, che prevedono anche “il blocco completo dei trasferimenti illegali da nave a nave dei prodotti petroliferi destinati alla Corea del Nord”. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, le attenzioni degli Usa si sono concentrate sull’atteggiamento dei russi. Secondo Pompeo, Mosca “sta autorizzando joint ventures con le aziende nordcoreane” e sta continuando “a concedere permessi di lavoro ai nordcoreani”. A detta dell’ex capo della Cia questa è una violazione delle sanzioni che ha definito “qualcosa di serio e di cui discuteremo”. (agg. di Dario D’Angelo)



COREA DEL NORD, “MOSSE USA ALLARMANTI”

Il rapporto degli esperti indipendenti incaricati dal Consiglio di sicurezza dell’Onu riapre un problema, quello della denuclearizzazione della Corea del Nord, che sembrava archiviato con il vertice tra Kim Jong-un e Donald Trump a Singapore. Per quanto Washington abbia manifestato fiducia a più riprese sulla reale efficacia di quel summit, pare che al contrario a Pyongyang abbiano deciso di continuare con lo sviluppo del proprio arsenale nucleare in attesa di rassicurazioni tangibili sul proprio destino. E che qualcosa in effetti non stia andando come da previsioni lo si evince anche dalle ultime dichiarazioni del  ministro degli Esteri nordcoreano Ri Yong Ho che, come riporta l’Ansa, ha criticato l’avvertimento degli Stati Uniti a Russia e Cina e ad altri paesi a non violare le sanzioni internazionali imposte alla Corea del Nord definendo “allarmanti” le ultime mosse americane. Dobbiamo prepararci ad una nuova escalation di dichiarazioni bellicose? (agg. di Dario D’Angelo) 

SUMMIT KIM-TRUMP FU SOLO PROPAGANDA?

La Corea del Nord sta proseguendo il suo programma nucleare e missilistico in violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite? Ne sono convinti gli esperti indipendenti firmatari di un rapporto commissionato dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, secondo cui Pyongyang starebbe sviluppando un nuovo missile balistico. Cosa resta allora dello “storico” vertice di Singapore fra Donald Trump e Kim Jong-un? Subito dopo il summit furono in tanti a dire che in realtà tra Usa e Corea del Nord non si era raggiunta in quell’occasione alcuna decisione in grado di incidere positivamente sull’equilibrio della penisola coreana. Molti videro nell’incontro una maxi-operazione di propaganda, necessaria ai due leader per accrescere il loro consenso in patria e all’estero. Alla luce di queste rivelazioni siamo sicuri non avessero torto gli scettici? (agg. di Dario D’Angelo)

ONU, COREA DEL NORD PROSEGUE PROGRAMMA NUCLEARE

La Corea del Nord continua il suo programma nucleare e missilistico in violazione delle sanzioni delle Nazioni Unite. La notizia giunge direttamente dagli incaricati del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, allertati dall’intelligence americana riguardo la possibile continuazione dei progetti del presidente Kim Jong-un anche dopo l’incontro a Singapore con Donald Trump. Si legge nel documento ufficiale: “La Corea del Nord non ha fermato i suoi programmi nucleari e missilistici e continua a sfidare le risoluzioni del Consiglio di attraverso un massiccio incremento di trasferimenti da nave a nave di prodotti petroliferi, come di carbone nel 2018”. Non solo corsa agli armamenti, dunque, per Kim Jong-un ma anche contrabbando di armi in altri Paesi come precisato dal rapporto dell’Onu: “Ha provato a fornire armi leggere e altro equipaggiamento militare attraverso intermediari stranieri a Libia, Yemen e Sudan”.

LE DICHIARAZIONI DI MIKE POMPEO

I timori conseguenti al vertice di Singapore tra Kim Jong-un e Donald Trump si sono rivelati corretti: la Corea del Nord non ha fermato il suo programma nucleare, optando anche per il contrabbando di prodotti petroliferi e di armi. I sospetti dell’intelligence americana, che si era basata sulle immagini satellitari di una fabbrica a Sanumdong, alla periferia della capitale Pyongyang, sono stati confermati anche dall’Onu. In risposta al rapporto di esperti indipendenti commissionato dal Consiglio di sicurezza dell’Onu, si è espresso il segretario di Stato degli Stati Uniti Mike Pompeo che da Singapore ha messo in guardia Cina e Russia riguardo alle conseguenze della violazione delle sanzioni contro la Corea del Nord. Pompeo ha sottolineato che in nessun modo verrà accettata una riduzione sulla pressione esercitata nei confronti di Pyongyang, necessaria per fare in modo che Kim abbandoni definitivamente il suo programma nucleare. Gli Stati Uniti, in particolare, hanno rimproverato Mosca per la creazione di alcune joint venture con delle società nordcoreane.