Dopo lo sfogo di Gabrielle Gibson su Facebook è partita una mobilitazione in Alabama. «Una splendida giovane donna è stata umiliata perché i suoi pantaloncini erano troppo corti. A me è capitato di indossarli e non ho mai avuto problemi. È estate. Siamo in South Alabama. E fa caldo. Indossate ciò che volete. Non permettete a nessuno di umiliarvi per quello che scegliete di indossare. Uniamoci per sostenere nostra sorella. Non dovremmo essere costrette a coprirci perché gli uomini non sono in grado di controllarsi. Scendete in strada a Bel Air con noi», recita il testo del messaggio con cui è partita la protesta. Ashley Holmquist, la ragazza che ha organizzato la protesta, ha poi raccontato – come riportato da heavy.com – che la polizia le ha portate subito via dal negozio senza incidenti. Alla manifestazione improvvisata avrebbero partecipato circa un centinaio di persone. (agg. di Silvana Palazzo)



“TUTTI MI GUARDAVANO IL LATO B”

Brutta avventura per la 19enne Gabrielle Gibson che, su Facebook, ha raccontato di essere stata cacciata da un centro commerciale sito in Alabama, negli Stati Uniti. La giovane ha condiviso il momento vissuto spiegando di essersi sentita umiliata dal gesto di una guardia giurata che, considerato poco consono il suo abbigliamento, l’ha invitata a lasciare il centro commerciale. A scatenare la decisione della guardia sarebbero stati gli sguardi degli uomini adulti presenti nel centro commerciale che, nel vedere la ragazza con i pantaloncini, hanno cominciato a fissarle il lato B. «La guardia giurata ha detto che tutti mi stavano guardando il mio lato B e questo era un problema per il centro commerciale». Un episodio che ha fatto il giro del mondo provocando la reazione dell’opinione pubblica che si è letteralmente spaccata in due tra coloro che rivendicano il diritto delle donne d’indossare l’abbigliamento che amano e quelli che, invece, considerano giusto andare in giro con un look appropriato ad ogni occasione (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



“VOLEVANO CHIAMARE LA POLIZIA”

Una brutta avventura quella che ha visto protagonista Gabrielle Gibson, 19enne dell’Alabama cacciata da un centro commerciale perché indossava dei pantaloncini troppo corti. Nel post di denuncia pubblicato su Facebook che ha ottenuto migliaia di condivisioni, la giovane americana racconta di aver subito un trattamento tutt’altro che delicato da parte della sicurezza. Gabrielle scrive:”Il responsabile della sicurezza Davis e il capo della sicurezza Jim Chavis erano estremamente scortesi e completamente poco professionali riguardo alla situazione. Ho detto loro che ho le cosce più grandi e il fatto che sia troppo caldo per i jeans non aiuta a salirli un po’. Non dà fastidio a me, quindi non dovrebbe disturbare voi. Sono arrivati a minacciare di telefonare alla polizia”. Insomma, un atteggiamento sgarbato ed evidentemente esagerato nei confronti di una ragazza che voleva solo fare shopping…(agg. di Dario D’Angelo)



“NON AVREBBERO DOVUTO CACCIARMI”

Una ragazza di 19 anni è stata cacciata da un centro commerciale per aver indossato pantaloncini troppo corti. È accaduto in Alabama a Gabrielle Gibson, che ha denunciato l’accaduto su Facebook. «A quanto pare gli uomini non riescono a contenersi, ecco perché mi hanno cacciata», ha scritto. Il negozio di Bel Air si è difeso spiegando che voleva mantenere un ambiente familiare e che chi indossa abiti che violano questa policy «è invitato ad andare via». Secondo la ragazza però il motivo per cui è stata mandata via riguarda la sua forma fisica: evidentemente shorts così corti non sono accettati se vengono indossati da una ragazza in carne. Tra l’altro quel giorno, per via delle alte temperature, molti indossavano pantaloncini corti, ma lei sarebbe stata l’unica ad essere fermata. «Non avrebbero dovuto cacciarmi. È triste che uomini cresciuti non riescano a controllarsi. Non vorrei mai che qualcuno si sentisse come mi sento oggi io», ha aggiunto Gabrielle. (agg. di Silvana Palazzo)

USA, 19ENNE CACCIATA DA NEGOZIO PER PANTALONCINI TROPPO CORTI

Usa, pantaloncini troppo corti: 19enne cacciata da centro commerciale. Questo quanto accaduto a Gabrielle Gibson, che ha utilizzato il social network Facebook per denunciare quanto accaduto in Alabama: la giovane infatti sarebbe stata costretta a lasciare un centro commerciale perché i pantaloncini indossati sono stati ritenuti troppo corti. Un abbigliamento inappropriato secondo un agente di sicurezza, che l’ha accompagnata all’uscita. Il post pubblicato su Facebook è stato commentato dai suoi conoscenti e rapidamente condiviso e diffuso. La notizia si è sparsa e diversi quotidiani hanno raccontato la vicenda, che ha assunto ormai tono internazionale. Nel corso delle ultime ore la diciannovenne ha ricevuto numerosi messaggi di vicinanza per quanto successo, con Gabrielle che ha diffuso sul web una foto dell’abbigliamento ritenuto inappropriato dagli agenti di sicurezza del centro commerciale incriminato.

GABRIELLE GIBSON: “MI HANNO UMILIATA”

Intervistata dal Mirror, Gabrielle Gibson si è detta dispiaciuta per quanto subito: aveva optato per quell’abbigliamento per la giornata particolarmente afosa, ma il dress-code del centro commerciale era particolarmente severo, tanto da cacciare una ragazza con indosso shorts strappati e una maglietta colorata. “Sono stata cacciata dal centro commerciale perché secondo loo avevo pantaloncini troppo corti: mi sono sentita umiliata”, le parole della giovane, che ha poi commentato: “Stavo solo cercando di passare una bella giornata facendo dello shopping nel centro commerciale, quando sono uscita di casa mi sentivo bella e felice: sono stata sbattuta fuori perché degli uomini adulti non riuscivano a controllarsi, non voglio che ciò accada più a nessun’altra”. E ha concluso: “La guardia giurata ha detto che tutti mi stavano guardando il lato B, questo era un problema per il centro commerciale”.