Sono venti i morti del terribile schianto sul Piz Segnas dell’aereo d’epoca Ju 52 nel corso di un tour panoramico. E in Svizzera ci si interroga sulle cause del drammatico incidente. Già nelle primissime ore successive alla tragedia il caldo è stato tra i motivi più citati, con le elevate temperature che hanno come conseguenza che l’aria sia meno portante e che i motori abbiano meno potenza. Hansjorg Egger, esperto di aviazione, ha detto la sua: “Ho già volato con lo Ju 52 in Sudafrica e la canicola non è mai stata un problema”, riporta il Corriere del Ticino. Il caldo “non è quindi da solo sicuramente la causa” dell’incidente secondo il pilota elvetico. E tende ad escludere possibili problemi ai motori, che sarebbero stati segnalati via radio: “Lo Ju 52 è in grado di volare per un certo tratto come un aliante se tutti e tre i motori sono fuori uso”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
“PRECIPITATO COME UNA PIETRA”
Uno storico aereo della Seconda guerra mondiale, di proprietà di una società svizzera, si è schiantato contro il fianco di una montagna nei prigioni. Sono morte tutte e 20 le persone a bordo. Un testimone ha raccontato al giornale 20 Minutes che «l’aereo ha virato di 180 gradi verso sud ed è poi caduto a terra come una pietra». È stata aperta una inchiesta per accertare le cause del’incidente. Trattandosi di un aereo da collezione, il velivolo non è equipaggiato con una scatola nera e con il voice recorder, quindi gli inquirenti dovranno basarsi solo sull’analisi dei resti e sui racconti dei testimoni. Daniel Knech del servizio d’indagine sulla sicurezza SESE riferisce che l’equipaggio non ha inviato alcun segnale d’allarme e che le condizioni erano ottimali. L’amministratore delegato di Ju-Air, la compagnia aerea proprietaria dell’aereo precipitato, ha dichiarato che l’aereo era stato sottoposto ad un’ispezione di manutenzione a luglio. (agg. di Silvana Palazzo)
11 UOMINI E 9 DONNE LE VITTIME
È un aereo della Seconda guerra mondiale quello precipitato ieri in Svizzera nella zona del Piz Segnas, nel cantone dei Grigioni, ad un’altezza di 2.540 metri. Le venti persone che erano a bordo sono tutte morte: lo conferma la polizia. Si tratta di undici uomini e nove donne, di cui otto coppie, tra i 42 anni e gli 84 anni. Diciassette provenivano da Svizzera tedesca e francese, e tra loro c’era una coppia austriaca con il figlio. «La polizia ha la triste certezza che i 20 a bodo sono morti», ha dichiarato la portavoce Anita Senti, in una conferenza stampa organizzata a Flims. Sono stati cinque gli elicotteri che hanno partecipato alle operazioni di salvataggio. Stando ai primi accertamenti, l’aereo è precipitato verticalmente a una velocità relativamente elevata: non risultano collisioni in volo, come per esempio con un drone, o perdita di pezzi del velivolo. Come riportato da Rainews, la Farnesina è in stretto raccordo con la sede diplomatica di competenza. Il Consolato di Zurigo è in contatto con le autorità in loco. Al momento sono, dunque, in corso verifiche. (agg. di Silvana Palazzo)
ONDATA DI CALORE CAUSA INCIDENTE?
Sono morte venti persone nell’incidente aereo avvenuto in Svizzera, dove un velivolo d’epoca che offriva giri turistici sopra le Alpi è precipitato sul Piz Segnas, all’altezza del resort Films. Il velivolo apparteneva alla compagnia aerea Ju-Air ed era stato fabbricato tra il 1921 e il 1952. Secondo i media elvetici, i passeggeri erano membri di una comitiva di turisti svizzero-tedeschi, per lo più persone sulla sessantina, e non c’erano famiglie con bambini. Invece non ci sono ancora informazioni sulla nazionalità dei membri dell’equipaggio. Le ipotesi sulle ragioni della tragedia, riferiscono piloti esperti citati da Repubblica, parlano di una possibile ondata di calore, particolarmente afosa. L’aria calda è più rarefatta e potrebbe aver avuto conseguenze sulle prestazioni dell’apparecchio. Sono stati ricostruiti anche gli spostamenti del gruppo negli ultimi giorni. Venerdì scorso l’arrivo a Magazzino, piccola frazione del Canton Ticino, poi escursione in una grotta a Meride e spostamento a Lugano, dove hanno dormito. Ieri la visita al mercato di Porlezza, in provincia di Como, poi il pranzo. E quindi il ritorno a Magazzino per riprendere il volo, con direzione Dubendorf. All’aerodromo di Magazzino l’aereo non ha subito interventi di manutenzione né ha fatto rifornimento.
SCHIANTO AVVENUTO SUL PIZ SEGNAS
C’è attesa per la conferenza stampa in programma nel primo pomeriggio per gli aggiornamenti sull’aereo d’epoca precipitato in Svizzera. Il velivolo si è schientato sul Piz Segnas ed è chiarire il numero delle vittime: il mezzo poteva ospitare fino a venti persone, diciassette passeggeri e tre membri dell’equipaggio, ma sono attese conferme sul fatto che fosse pieno al momento del decollo. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, per chiarire le dinamiche dell’incidente si è attivato il Ministero pubblico della Confederazione, al lavoro al fianco del Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza e alla polizia del cantone dei Grigioni. Fabbricato tra 1921 e 1952, l’aereo apparteneva alla nota compagnia svizzera Ju-Ari, che nelle prossime ore fornirà informazioni ulteriori su quanto accaduto. Per consentire il soccorso e l’intervento delle forze specializzato è stata decisa la chiusura dello spazio aereo sopra la zona del disastro. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)
SVIZZERA, SI SCHIANTA AEREO D’EPOCA
Svizzera, si schianta aereo d’epoca: “morti tutti i passeggeri”, tragedia sul Piz Segnas. Secondo quanto riportato dai principali organi di stampa elvetici, la tragedia si è verificata ieri pomeriggio: il JU-52 HB-HOT, ex velivolo da trasporto dell’aeronautica militare svizzera ed ora utilizzato per fare escursioni, è precipitato e si teme una strada: l’aereo poteva infatti trasportare diciassette passeggeri più tre membri dell’equipaggio. Tpi riporta che le persone a bordo del mezzo sono tutte morte, così come altri media del posto, ma sono attesi aggiornamenti in tal senso dalla conferenza stampa della polizia cantonale grigionese a Films alle ore 14.00. Seguirà alle 14.30 il punto della compagnia aerea Ju-Air per fornire ulteriori informazioni. Lo schianto è avvenuto sul versante retico a un’altezza di 2540 metri: Huffington Post sottolinea che sul posto sono intervenuti due elicotteri della guardia aerea, tre mezzi civili e altri soccorritori.
LE ULTIME NOTIZIE
L’HB-Hot è partito venerdì 3 agosto 2018 da Dubendorf in direzione Locarno: in programma una gita di due giorni tra Ticino e Italia, con il ritorno in programma per ieri pomeriggio, ore 17.00. E spunta una prima ipotesi sul motivo del tragico schianto: Sonntags Blick evidenzia che il caldo potrebbe avere avuto un ruolo rilevante nell’incidente. L’aria calda infatti è maggiormente rarefatta e ciò può avere notevoli conseguenze sulle prestazioni dell’apparecchio. La testimonianza di piloti esperti può essere decisiva, con le ipotesi che si stanno dunque concentrando sull’ondata di calore particolarmente afosa. Secondo quanto riporta Repubblica, a poche ore di distanza si è verificato un altro incidente sulle Alpi svizzere: un velivolo da turismo è precipitato in un bosco dopo il decollo. A bordo vi erano quattro persone della stessa famiglia, i due genitori e due bambini: sono tutti morti.