Le tattiche di guerra possono a volte risultare “noiose”, scontate, ma evidentemente ci sono dei principi che non cambiano neanche col passare degli anni e che si rivelano sempre validi. Così se è noto che la corsa all’arma nucleare è giustificata non tanto dal fatto di “volerla” usare quanto dal fatto di “poterlo” fare, il cosiddetto effetto “deterrente” sembra avere un suo perché anche nel sorpasso che la Cina ha operato nei confronti degli Usa dal punto di vista della potenza marittima. Come riferito da alcuni esperti citati dal New York Times, infatti, ora che la Cina ha aumentato di gran lunga le proprie capacità belliche, non serve più che la sua marina si dimostra in grado realmente di sconfiggere gli States. Ciò che conta è che il suo attivismo nel Pacifico, l’area dove i rispettivi interessi confliggono maggiormente, renda un intervento statunitense troppo costoso per essere soltanto preso in considerazione. (agg. di Dario D’Angelo)



CINA, MARINA USA SUPERATA PER NUMERO DI NAVI

La Cina ha ora la più grande potenza marittima al mondo, superando quella che per anni ha dominato i mari, ovvero, quella statunitense. La svolta storica giunge dopo un processo di ristrutturazione e nel contempo modernizzazione dell’esercito militare cinese, che ha coinvolto appunto anche le forze che solcano i mari e gli oceani. Come ricorda Il Fatto Quotidiano, il rapporto presentato dallo scorso ottobre durante il 19esimo congresso del Partito Comunista, punta a far diventare la Cina una potenza moderna entro il 2035, e una di livello mondiale nel 2050. Si pensi che negli ultimi 10 anni sono stati costruiti ben 100 nuovi sottomarini e navi da guerra, e domenica scorsa la prima portaerei cinese interamente realizzata in patria ha lasciato il porto alla volta del Mar Giallo.



“PUO’ CONTROLLARE TUTTI I SUOI MARI”

In totale, fra navi da guerra e sottomarini sono ben 317 i mezzi a disposizione dell’esercito cinese, contro gli “appena” 283 di Donald Trump: «La Cina – ha affermato il nuovo comandante dell’US Indo-Pacific Command, Philip Davidson – è ora in grado di controllare il Mar Cinese Meridionale in tutti gli scenari di una guerra con gli Stati Uniti». Nonostante molti dei “pezzi” cinesi siano di derivazione sovietica, negli ultimi anni Pechino ha modificato e modernizzato la sua tecnologia, grazie ad un budget pari a 228 miliardi di dollari, il secondo dietro solo agli inarrivabili Stati Uniti, che spendono 610 miliardi per la Difesa.

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