Cerimonia privata oggi in Maryland per John McCain. Ieri i funerali per il defunto senatore nella National Cathedral di Washington con gli ex presidenti George W. Bush e Barack Obama, mentre Donald Trump, non invitato, era in Virginia a giocare a golf. Oggi la sepoltura nel cimitero della US Naval Academy ad Annapolis. Circondato dalla sua famiglia, dagli amici e dai membri della Naval Academy Class del 1958, McCain sarà sepolto insieme a Charles “Chuck” Larson, un amico di lunga data. Negli Stati Uniti però tiene banco in parallelo la polemica per il comportamento del presidente, considerato «irrispettoso» nei confronti del defunto senatore. Fa discutere infatti anche la decisione di non lasciare la bandiera a mezz’asta dopo la morte di McCain. Non correva buon sangue tra McCain e Trump: quest’ultimo è stato criticato frequentemente dal senatore. Invece è stato elogiato da Obama e Bush. (agg. di Silvana Palazzo)



OMAGGI DI BUSH E OBAMA E SILENZIO DI TRUMP

Al termine di una lunga settimana durante la quale si sono svolti omaggi ed eventi in memoria del senatore John McCain, scomparso sabato scorso all’età di 81 anni, oggi si sono celebrati a Washington i funerali. Lo scorso venerdì era stato salutato dai colleghi del Congresso mentre oggi sarà sepolto con gli onori militari dopo un servizio privato presso la US Naval Academy Chapel ad Annapolis, nel Maryland. I due ex presidenti degli Stati Uniti d’America, George W. Bush e Barack Obama, hanno parlato oggi in occasione della cerimonia funebre per espresso volere del senatore, mentre non è stato così per Trump, grande assente. Il democratico Obama ed il repubblicano Bush hanno reso omaggio al senatore americano con i loro discorsi. I funerali, come spiega Yahoo Notizie, sono stati anche l’occasione per opporsi all’attuale politica di Trump, assente su esplicita richiesta dello stesso McCain avanzata prima di morire. Presenti invece  la figlia e consigliera, Ivanka Trump, e il marito, Jared Kushner. E così, mentre in milioni si sono sintonizzati su tv e dirette online per rendere il loro ultimo saluto al senatore ed eroe di guerra, il tycoon a giocare in uno dei suoi campi da golf in Virginia e a twittare su tutt’altro. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



OBAMA, “DIVERSI CON STESSI IDEALI”

«Eravamo diversi ma con gli stessi ideali»: questo, forse, il passaggio che più ha commosso ieri nei funerali di stato del senatore John McCain a Washington (qui sotto il video integrale, ndr) dell’ex presidente Barack Obama che in maniera voluta marca anche tutta la distanza e differenza dall’altro Repubblicano che ora siede alla Casa Bianca. L’America (quella liberal, quella della politica e dei media) ha sfidato ancora una volta apertamente il tycoon, per ora comunque sempre appoggiato dalla popolazione, utilizzando il saluto e commiato ad un grande americano come il “leone del Senato”. Come ben nota il portale Formiche.net, due anni fa McCain rendendo onore a Delmer Breg nei suoi funerali (l’ultimo americano che combattè nella guerra civile spagnola contro Franco e il fascismo, ndr) disse «era un comunista non pentito, Non credo nella maggior parte delle cose in cui credeva Delmer Breg, eccetto questa. Io credo, come scrisse John Donne, che “nessun uomo è un’isola, intero in se stesso”. È piuttosto “un pezzo del continente”. E credo anche che ogni morte di un uomo mi diminuisce, perché io sono parte dell’umanità». Obama è come se avessi continuato quell’elegia rendendo omaggio ad uno degli uomini militari e politici più “impattanti” della storia moderna americana. (agg. di Niccolò Magnani)



BUSH, “DETESTAVA I DESPOTI E AMAVA LA LIBERTÀ”

Gli Stati Uniti hanno dato il loro ultimo saluto a John McCain. Si sono tenuti oggi i funerali dell’ex senatore, che domani sarà sepolto con gli onori militari alla US Naval Academy Chapel di Annapolis, nel Maryland. Lungo il tragitto il corteo funebre con la bara e le spoglie di McCain si è fermato al memoriale che ricorda i caduti della guerra del Vietnam, durante la quale il “leone” repubblicano fu catturato e tenuto prigioniero per cinque anni e mezzo. Il funerale è stato un omaggio alla fiducia di McCain nel potere del bipartitismo, non a caso è stato ricordato da due suoi ex rivali per la presidenza, come Barack Obama e George W. Bush. Quest’ultimo lo ha ricordato come un uomo «onorevole». Bush ha poi proseguito: «Riconosceva sempre che i suoi oppositori erano pure patrioti ed esseri umani. Forse più di tutto John detestava l’abuso di potere, non poteva tollerare i bigotti e despoti spavaldi. Amava la libertà con la passione di un uomo che ne conosceva l’assenza». (agg. di Silvana Palazzo)

L’ATTACCO DI OBAMA A TRUMP

John McCain ha avuto il tempo di organizzare il suo funerale nei dettagli. Ha contattato chi voleva pronunciasse il suo elogio funebre e tra le orazioni più attese della cerimonia di oggi a Washington c’era di sicuro quella di Barack Obama, l’ex presidente che sconfisse  il senatore Repubblicano alle elezioni presidenziali del 2008. Obama, ancora oggi leader carismatico dei Democratici, come riportato da La Repubblica ha dichiarato:”Gran parte della nostra politica, della nostra vita pubblica, del nostro discorso pubblico, può sembrare piccola, meschina, incastrata in pomposità e insulti, controversie fasulle e indignazione manifesta”. Obama non ha mai citato Trump, ma è apparso chiaro il riferimento al tycoon newyorchese:”Ci sono cose più grandi dell’ambizione, della fama o del potere. Cose per le quali è giusto rischiare tutto, principi eterni, verità senza tempo”. Obama è sembrato rivolgere anche un velato appello in vista delle elezioni di mid-term citando Hemingway:”Oggi non è che un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno. Ma quello che accadrà in tutti i giorni che verranno può dipendere da quello che farai tu oggi”. (agg. di Dario D’Angelo)

TRUMP ASSENTE AI FUNERALI, GIOCA A GOLF

Usa in lacrime per l’ultimo saluto a John McCain, veterano ed eroe della guerra del Vietnam e grande protagonista della politica americana. Funerali in programma nella Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo in quel di Washington, ma a fare rumore è l’assenza del capo della Casa Bianca Donald Trump, con cui i rapporti sono stati spesso tesi. La famiglia del senatore gli ha chiesto di non prendere parte ai funerali e, per questo motivo, il tycoon ha preferito trascorrere la giornata presso un campo da golf di sua proprietà, come evidenziato dai colleghi di Tg Com 24. Gli ex presidenti George W. Bush e Barack Obama, invece, hanno tenuto orazioni funebri e hanno speso parole sentite per McCain. Il predecessore di Trump ha sottolineato: “ci ha resi presidenti migliori, così come ha reso migliore il Senato e ha reso migliore il Paese”. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)

LA FIGLIA ATTACCA TRUMP

Donald Trump è il grande assente ai funerali di John McCain ma la figlia Meghan ha riservato a lui uno degli attacchi più vibranti nel corso delle esequie del senatore Repubblicano. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, la figlia del veterano del Vietnam ha tuonato:”L’America di John McCain non ha bisogno di essere resa grande di nuovo. Perché è sempre stata grande”, in un chiaro riferimento allo slogan che ha portato The Doanld al successo nelle Elezioni Usa 2016 “Make America Great Again”. Meghan McCain ha aggiunto:”L’America di John McCain è generosa e accogliente, è sicura. Onora le responsabilità, parla con tranquillità perché è forte. La figlia del candidato repubblicano sconfitto alle Elezioni 2008 ha poi condannato la “bassa retorica di uomini che non si avvicineranno mai al sacrificio che lui ha compiuto volontariamente”. (agg. di Dario D’Angelo)

I FUNERALI DI JOHN MCCAIN

Il giorno dei funerali di John McCain è arrivato: oggi, 1 settembre 2018, l’America dice addio ad uno dei più grandi protagonisti della sua storia recente. Il convoglio con la bara contenente il corpo del veterano del Vietnam e candidato alla presidenza Usa nel 2008 è arrivato a Washington, dove due ex presidenti, George W. Bush e Barack Obama, pronunceranno i loro elogi funebri nella cerimonia d’addio. Alle esequie del senatore repubblicano il grande assente è il presidente Donald Trump, non invitato al funerale per espressa volontà di McCain. In rappresentanza della famiglia dell’inquilino della Casa Bianca vi sono comunque la figlia Ivanka e il genero Jared Kushner. Eppure stando a quanto sta accadendo in queste ore, il tycoon sembra soffrire non poco la carenza di attenzioni che oggi gli Usa gli stanno riservando. Come riportato da La Repubblica, infatti, Trump sta twittando a raffica su una serie di argomenti che poco hanno a che vedere con la morte di John McCain. Uno dei suoi tipici cinguettii recitava:”Amo il Canada, ma per troppi anni ha usufruito di vantaggi a scapito del nostro paese”. Siamo di fronte ad una caduta di stile?

GLI ELOGI FUNEBRI DI OBAMA E GEORGE W. BUSH

Ma è fuori discussione che oggi tutta l’attenzione dell’America è volta ad omaggiare John McCain, il veterano del Vietnam che anche in quest’ultima battaglia contro la malattia, un cancro al cervello particolarmente aggressivo, ha lottato fino all’ultimo prima di essere costretto a deporre le armi. Una combattività, quella di McCain, che anche in politica si è sempre tradotta nel rispetto per gli avversari. Un sentimento evidentemente ricambiato, se è vero che a pronunciare uno degli elogi funebri sarà oggi quel Barack Obama che nel 2008 da candidato dei Democratici John McCain lo sconfisse nella corsa alla Casa Bianca. L’ex senatore dell’Illinois, al pari di George W. Bush, ha ricevuto espressa richiesta da McCain affinché pronunciasse un elogio funebre ai suoi funerali. I due presidenti prima di Trump, come dire che l’America è un’altra: l’ultimo schiaffo a Donald è quello che fa più male.