La richiesta a sorpresa di Vladimir Putin, che ha proposto al premier Shinzo Abe un trattato di pace “senza precondizioni” fra i due paesi, potrebbe non trovare una conferma da parte del premier del Giappone. Tokio, infatti, rivendica ancora la sovranità di quattro isole a nord dell’Hokkaido, i cosiddetti Territori settentrionali, occupati dall’Armata Rossa sul concludersi della seconda guerra mondiale. Le relazioni diplomatiche fra i due paesi sono ricominciate solo nel 1956, ma di fatto non è mai stata firmata la pace. La situazione di stallo, conferma Il Sole 24 Ore, impedisce oggi a Russia e Giappone di allacciare relazioni economiche, ma una eventuale pace potrebbe segnare definitivamente una svolta per quanto riguarda i rapporti economici dei due Paesi. Vladimir Putin ha infatti ribadito, nel corso del Forum economico di Vladivostok, la sincerità della sua proposta con un laconico “non scherzavo”, ma Shinzo Abe, per il momento, non ha ancora replicato. (Agg. di Fabiola Iuliano)



L’IMBARAZZO DI SHINZO: PROPOSTA RIFIUTATA?

Vladimir Putin ha seguito l’istinto, o almeno così è sembrato fare, nel proporre al presidente giapponese Shinzo Abe, davanti alla platea di Vladivostok, di siglare entro anno un accordo che chiuda definitivamente una disputa tra la Russia e il Paese del Sol Levante sulle Isole Curili. Eppure l’inquilino del Cremlino potrebbe essere stato più astuto di quanto vuole far apparire. Putin, come riportato da Bloomberg, ha detto:”Stiamo negoziando 70 anni. Shinzo ha detto ‘Cmbiamo il nostro approccio’. Quindi ecco l’idea che mi è venuta in mente: concludiamo un trattato di pace non ora, ma prima della fine dell’anno senza precondizioni”. Da Abe è arrivato in risposta un sorriso e un silenzio carico di imbarazzo, seguito dalla richiesta di un applauso per l’omologo russo. Ma poco dopo è stato il suo capo di gabinetto Yoshihide Suga a chiarire che “non c’è assolutamente alcun cambiamento nella prospettiva del nostro paese nella risoluzione del problema dei diritti sui Territori del Nord prima di suggellare un trattato di pace”. Proposta rifiutata? (agg. di Dario D’Angelo)



PUTIN, “MI E’ VENUTA UN’IDEA…”

Non era programmato il trattato di pace che il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha proposto al premier giapponese Shinzo Abe. «Mi è venuta un’idea – le parole del russo – chiudiamo un trattato di pace entro la fine dell’anno, senza che siano poste condizioni». Parole che Putin ha esternato di istinto, spinto dal momento di convivialità, ma che confermano la volontà dello stesso di trovare un accordo con i nipponici. «Non scherzavo», ha ribadito più tardi Putin, riferendosi alla disputa sulle isole Curili. Da quando è finita la seconda guerra mondiale, da più di 70 anni, Russia e Giappone non hanno mai siglato la pace, visto che le isole in questione sono state occupate da Stalin e mai restituite. Sono delle isole che si trovano fra la penisola russa della Kamchatka e l’isola giapponese di Hokkaido, che Tokyo rivendica. La replica di Abe non è però ancora arrivata, ne pubblicamente, ne tanto meno in privato. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



LE PAROLE SU SRKIPAL

Anche la Russia esce allo scoperto in merito al caso di avvelenamento dell’ex spia del Kgb, Skripal. Il presidente Vladimir Putin ha annunciato di aver identificato i presunti agenti segreti responsabili degli attacchi a Londra con il gas nervino Novichok: «Noi sappiamo chi sono – le parole del numero russo, come riferisce l’edizione online de La Stampa – li abbiamo trovati, spero che si facciano avanti da soli, sarà meglio per tutti». La Russia precisa che si tratta però di due semplici civili, e non di due “spie”, ed inoltre non viene menzionato nulla sulla loro identità, a differenza invece di quanto fatto dalle autorità britanniche, che avevano individuato come presunti responsabili Alexander Petrov e Ruslan Boshirov.

IL MESSAGGIO AL GIAPPONE

Le parole di Putin giungono alla plenaria del forum economico di Vladivostok, alla presenza del primo ministro giapponese Shinzo Abe. Al collega nipponico il presidente della Russia ha offerto di concludere il trattato di pace fra le due nazioni «entro la fine dell’anno e senza precondizioni. E poi continuiamo a trattare tutte le questioni controverse, da amici, basandoci sul trattato di pace. Mi sembra che ciò ci aiuterebbe a risolvere tutti i problemi che non siamo riusciti a risolvere per 70 anni». Putin si riferisce al contenzioso fra Giappone e Russia in merito alle isole Curili, soluzione accolta col sorriso da Abe: «Va bene, cambiamo il metodo, facciamolo», chiedendo poi un applauso all’indirizzo del collega.