L’Organizzazione degli stati americani non esclude un intervento militare in Venezuela. Intanto il Presidente Nicolas Maduro ha incassato il supporto della Cina, siglando a Pechino alcuni accordi cooperazione. Dal governo cinese sono arrivate parole di sostegno per Caracas, cosa che certamente non aiuta l’azione dell’Osa. Intanto l’agenzia russa Sputnik riporta la notizia secondo cui il Governo colombiano avrebbe segnalato di aver ricevuto informazioni secondo cui “nel distretto di Maipures, nel comune di Cumaribo (dipartimento di Vichada) sarebbe avvenuta un’incursione di uomini armati della Guardia Nazionale Bolivariana, che avrebbero attaccato i nostri concittadini e ne avrebbero arrestati tre”. Un’incursione quindi da parte dei soldati venezuelani in territorio colombiano che potrebbe aggravare la situazione. (aggiornamento di Bruno Zampetti)



LE PAROLE DI TRUMP SU MADURO

Le dichiarazioni di Luis Almagro, segretario generale dell’Organizzazione Stati Americani (Osa) che non ha escluso la possibilità di un intervento militare in Venezuela volto a rovesciare il regime di Nicolas Maduro fanno tornare di moda un retroscena svelato da Associated Press qualche mese fa rispetto all’intenzione di Donald Trump di invadere il Paese sudamericano. Era l’agosto del 2017, quando nel corso di una riunione con Tillerson e McMaster, all’epoca le persone che si occupavano della politica estera Usa, Trump chiese perché il problema del Venezuela non si potesse risolvere inviando l’esercito. La proposta, ha scritto Associated Press, “sconvolse le parti presenti”. Alla fine l’idea di Trump cadde nel vuoto anche in seguito ai colloqui con 3 presidenti sudamericani, tra cui il colombiano Juan Manuel Santos, in cui The Donald chiese se non desiderassero un intervento Usa nel Paese e ricevette in tutti e 3 i casi risposta negativa. Il giorno dopo quella riunione alla Casa Bianca, però, in conferenza stampa Trump sembrò non avere abbandonato i suoi propositi:”Abbiamo molte opzioni per il Venezuela, e a proposito, non escludo un’opzione militare. […] Abbiamo soldati in tutto il mondo, in posti molto lontani. Il Venezuela non è così lontano, e la gente sta soffrendo e sta morendo”. Tutti pensarono si trattasse solo di minacce sterili, parole per far tremare Maduro, ma evidentemente non era così: Trump voleva davvero invadere il Venezuela. Oggi qualcuno sembra pensarlo allo stesso modo, ma un intervento militare, oggi, non sembra più essere in cima alle priorità americane. (agg. di Dario D’Angelo)



OSA, “INTERVENTO MILITARE IN VENEZUELA PROBABILE”

Il regime di Maduro in Venezuela potrebbe essere rovesciato da un intervento militare. Ad affermarlo senza troppi giri di parole è stato Luis Almagro, il segretario generale dell’Organizzazione Stati Americani (Osa), intervenuto nelle scorse ore nella città colombiana di Cucuta, sul confine con il Venezuela: «Per quanto riguarda un intervento militare – ha detto, come riporta La Repubblica – volto a rovesciare il regime di Maduro, non dovremmo escludere alcuna opzione». Maduro è considerato il principale responsabile della grave crisi economica e umanitaria che si sta vivendo negli ultimi mesi nel paese sudamericano, e solamente una sua destituzione potrebbe migliorare la situazione per i venezuelani.



“DIRITTI UMANI VIOLATI”

Secondo Luis Almagro, Maduro «Ha violato i diritti umani ed ha commesso crimini contro l’umanità. Di fronte alla sofferenza della gente – ha argomentato – di fronte all’esodo della popolazione che il governo venezuelano ha provocato, le azioni diplomatiche devono prima essere portate avanti, ma non dobbiamo escludere nessun’altra azione». La grave crisi economica in Venezuela ha provocato un’ondata migratoria senza precedenti verso le nazioni limitrofe, a cominciare dalla Colombia, e Almagro ha voluto incontrare alcuni dei profughi che sono stati costretti a lasciare il proprio paese per trovare fortuna altrove.