In Australia la preoccupazione riguardo il caso degli aghi da cucito trovati all’interno di fragole vendute regolarmente al dettaglio è crescente. Questo perché non sembra si tratti di un caso isolato, ma di un’azione coordinata oppure di un gesto che sembra aver ispirato diversi scellerati emulatori. Al momento sono stati infatti segnalati 6 diversi casi in 4 Stati diversi della nazione oceanica, ma si teme che presto possano sbucarne degli altri. Si parla apertamente di terrorismo alimentare e le autorità hanno anche messo una taglia per cercare di arrivare colpevoli, o comunque per ricevere indizi che possano aiutare ad identificarli. Ormai le fragole sembrano bandite dalle tavole degli australiani, e finché il caso non sarà risolto ci potrebbero essere gravi ripercussioni per i coltivatori. (agg. di Fabio Belli)
CACCIA AI SABOTATORI E AGLI EMULATORI
Allarme in Australia: sono stati trovati aghi nelle fragole e in altri frutti. Il primo caso risale ad una settimana fa, quando un uomo di 21 anni è stato ricoverato in un ospedale dello stato del Queensland per aver ingerito l’ago nascosto nella fragola. Un oggetto metallico è stato trovato in un’altra fragola della stessa vaschetta. Da allora si sono verificati altri casi in sei stati diversi. Una bambina di 7 anni ad esempio ha trovato un ago all’interno di una fragola che stava mangiando, ma per fortuna non l’ha ingoiato. Sabato invece a York una persona ha trovato un ago nel lavandino dopo aver lavato alcune fragole. Secondo la polizia australiana la maggior parte dei ritrovamenti si deve alle azioni di emulatori che hanno sentito la notizia del primo incidente. Una donna di 62 anni è stata fermata, come riportato dal Post, mentre cercava di nascondere un oggetto metallico in una banana. La polizia ritiene che sia un’emulatrice. (agg. di Silvana Palazzo)
DANNO MILIONARIO
È ancora mistero in Australia per via dei numerosi casi, di cui non si conosce al momento il responsabile, di aghi da cucito inseriti nelle confezioni di fragole e immessi sul mercato: a seguito dell’allarme, interi lotti sono stati infatti ritirati dal mercato del Paese e mandati al macero, generando un danno milionario di elevata entità mentre si apprende, da fonti di stampa locali, che alcune piccole aziende, per via di quello che si configura come un vero e proprio sabotaggio, rischiano addirittura di chiudere. Anche per questo motivo, il primo ministro del Queensland ha messo una taglia di 100mila euro per chiunque fornisca indicazioni a risalire all’autore del gesto che, oltre a mettere a repentaglio vita di milioni di consumatori, ha determinato un gigantesco calo di vendite sul mercato australiano proprio alla viglia di quello che sarà il picco stagionale di richiesta delle fragole stesse. (agg. di R. G. Flore)
CACCIA AL SABOTATORE
E’ scattato l’allarme in Australia in seguito ai numerosi casi di aghi da cucito rinvenuti nelle cassette delle fragole vendute in diversi supermercati del Paese. Se il primo episodio è stato riscontrato nel Queensland, i successivi potrebbero essere solo il frutto di una incredibile emulazione messa in atto da veri e propri criminali. La vicenda sta ovviamente facendo riscontrare gravi danni alla produzione dei frutti rossi e proprio in seguito a questa minaccia, spiega RaiNews, interi raccolti sono andati distrutti e due delle maggiori catene di supermercati hanno rimosso le fragole dai loro scaffali. Jamie Michael, presidente dell’associazione dei coltivatori di fragole del Western Australia, ai microfoni della ABC ha espresso i suoi timori sul rischio chiusura per decine di aziende con conseguenti danni milionari. Per la polizia, che intanto porta avanti le proprie indagini, si tratta comunque di un sabotaggio che mira a “ferire qualcuno”, dunque una vendetta. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ALLARME NAZIONALE IN AUSTRALIA
In Australia è scattato l’allarme nazionale per il numero sempre maggiore di casi di fragole con all’interno aghi da cucito. Sono stati già diversi gli episodi durante i quali degli ignari consumatori hanno ingoiato i gustosi frutti rossi e che poi sono stati costretti a sottoporsi a delle delicatissime operazioni chirurgiche per tentare di rimuovere gli aghi presenti. I primi casi, come spiega La Stampa online, si sono registrati circa una settimana fa, quando aghi da cucito sono stati rinvenuti nei cestini di fragole provenienti da una fattoria del Queensland. Inizialmente il caso era stato attribuito alla vendetta di un presunto ex dipendente. Casi di sabotaggio però, con il passare dei giorni sono stati registrati anche in un numero sempre crescenti di fragole provenienti da altre zone e vendute in diversi supermercati australiani, nel dettaglio in New South Wales, in Victoria e anche in Tasmania.
AGHI NELLE FRAGOLE: OFFERTA TAGLIA DI 100MILA DOLLARI
I nuovi casi di aghi da cucito nelle fragole e che si stanno diffondendo sempre di più in Australia mettendo letteralmente in ginocchio i coltivatori locali sembrano essere legati ad una mera emulazione del primo. Intanto è già partita la caccia ai sabotatori e il governo del Queensland ha offerto una lauta taglia di 100 mila dollari, circa 61mila euro, a chiunque sia in grado di fornire informazioni attendibili capaci di condurre gli inquirenti sulle tracce dei responsabili. Ad intervenire sulla questione è stato anche il ministero della Sanità che ha chiesto ai consumatori di tagliare i frutti ed ispezionarli attentamente prima di consumarli, consegnando alla polizia eventuali aghi ritrovati. Le forze dell’ordine locali hanno già provveduto a diffondere una lista dettagliata di marche di fragole e si supermercati in cui sono stati segnalati i maggiori casi, mentre le indagini proseguono fino a che non saranno identificati i responsabili.