In quella che potremmo definire la “vigilia” del simun informale Ue sulla questione migranti, il Premier austriaco nonché Presidente di turno Ue Sebastian Kurtz in un incontro a Parigi con Emmanuel Macron lancia il guanto di sfida a tutti Paesi membri: «a dicembre ci sarà un vertice Ue-Africa sulla questione immigrazione». Per il n.1 di Vienna, il summit dovrà servire in poche parole ad una sostanziale stretta sull’arrivo nel nostro continente di barconi con disperati e rifugiati “raccolti” da ogni parte dell’Africa; «Organizzeremo un summit Europa-Africa a dicembre, speriamo nell’appoggio della Francia. Vogliamo concentrarci sullo sviluppo economico dell’Africa», spiega ancora Kurz che poi afferma di voler sostenere la proposta del Presidente uscente della Commissione Ue – Jean Claude Juncker – per una rafforzamento di Frontex (l’agenzia per il controllo delle frontiere esterne Ue). Per i vertici europei ci vorranno almeno 10mila agenti dal 2020 alle frontiere per rilanciare il progetto di controllo dell’immigrazione.
MACRON E SALVINI “VICINI”?
Da sottolineare nel vertice informale tra Austria e Francia, l’uscita del presidente Macron che ha richiesto una stretta sull’espulsione dei migranti irregolari: «nel rispetto dei nostri valori europei, serve un miglior controllo degli ingressi attraverso il rafforzamento di Frontex e un miglior dialogo con i Paesi di origine e di transito». Non solo, per l’Eliseo serve una politica specifica di «riaccompagnamento per coloro che vengono fermati in situazione irregolare e che non hanno diritto d’asilo. Bisogna combattere l’immigrazione illegale mettendo in sicurezza la frontiere esterne», ha rilanciato Macron dopo che lo stesso Kurz aveva posto l’obiettivo primario del prossimo turno di presidenza Ue, «bisogna fermare, anzi non far neanche partire le barche piene di migranti dall’Africa verso l’Ue». Kurz ha ribadito che i Paesi europei di primo ingresso, come l’Italia, «hanno bisogno di solidarietà europea ma devono accettare in cambio gli aiuti europei per gestire gli arrivi». Come già visto in precedenti occasioni, le posizioni di Kurz potrebbero nel lungo periodo addirittura trovare un “bizzarro” asse tra Italia e Francia, con le posizioni di Salvini e Macron che sull’immigrazione potrebbero non essere così diverse come invece tengono a precisare spesso i due leader.