Caos in seno alla polizia messicana, destituita nelle ultime ore. Il motivo, infiltrazioni di persone malavitose all’interno delle stesse forze dell’ordine tricolore. A darne notizia sono diversi organi di informazione online, a cominciare dai colleghi dell’agenzia Ansa. Le autorità messicane hanno deciso di togliere tutte le armi alla polizia della città di Acapulco, e a metterla nel contempo sotto indagine, per via dell’infiltrazione al suo interno di uomini affiliati ai cartelli della droga. Arrestati i comandanti della polizia locale con le gravi accuse di omicidio, e tutti gli agenti hanno visto le proprie armi di ordinanza sottratte, comprese le radio rice-trasmittenti e i giubbetti antiproiettili.



SCENE DA FILM

Scene che non si vedevano dai tempo di Pablo Escobar, il narcotrafficante più famoso della storia, che aveva allungato i suoi tentacoli su quasi ogni autorità della Colombia, a cominciare appunto dalle forze dell’ordine. Destituita la polizia, ad Acapulco sono giunti gli uomini della polizia dello stato di Guerraro e dell’esercito. «Abbiamo deciso di intraprendere una misura così drastica – afferma lo stato – perché c’è il sospetto che la forza (di polizia) sia stata probabilmente infiltrata da gruppi criminali e a causa della completa inazione della polizia criminale nella lotta all’ondata criminale». In Messico negli ultimi anni si è scatenata una violentissima guerriglia fra narcos, dove decine di morti sono all’ordine del giorno, e dove la polizia è evidentemente complice di quanto sta accadendo.

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