Gran parte della collezione contenuta all’interno del Museu Nacional di Rio de Janeiro è andata distrutta nell’incendio divampato intorno alle ore 19:30 di ieri in Brasile. Lo hanno confermato i vigili del fuoco, che ancora si trovano sul posto per controllare gli ultimi focolari ed evitare che il rogo si rinforzi nuovamente. I pompieri, come riportato da Il Post, hanno spiegato che l’incendio si è propagato con estrema rapidità a causa dei materiali molto infiammabili utilizzati per la costruzione dell’edificio. Proprio il complesso centrale, quello che conteneva la maggior parte della collezione è andato completamente distrutto. Questo nonostante alle 2 il rogo fosse stato completamente spento, a conferma della velocità con cui le fiamme hanno divorato il Museu Nacional di Rio. Non è stato intaccato dal fuoco l’edificio adiacente al museo, usato per conservare parte della collezione, ma non i reperti e i pezzi più importanti. (agg. di Dario D’Angelo)
IL CONTO DEI DANNI
Il conto dei danni e il calcolo di quanto è andato danneggiato se non addirittura distrutto ancora non è stato fatto ma non sarà per nulla “tenero”: la catastrofe artistica e culturale dovuta al maxi incendio domato solo questa mattina in Brasile è letteralmente incalcolabile e non comprendere “solo” il cranio di Luzia. «La collezione è divisa in 7 sezioni principali che vanno dalla geologia alla zoologia, ma il museo contiene anche uno delle più grandi librerie del Brasile con 470mila volumi e oltre 2mila opere librarie rare», spiega Sky Tg24 illustrando alcune immagini impressionanti da dentro il Museo Nazionale di Rio. Enormi le scoperte degli Egizi contenute nella struttura con oltre 700 pezzi tra mummie, steli, sarcofagi e statuette: non solo presenti reperti anche dalle varie culture mediterranee per arrivare fino a manufatti provenienti da Pompei. Al momento non è dato sapere se sono rimasti danneggiati e in che modo ma di certo il valore artistico di quanto è andato perduto è elevatissimo. (agg. di Niccolò Magnani)
“IDRANTI NON FUNZIONAVANO”
Il Museu Nacional di Rio de Janeiro, la più antica istituzione scientifica del Brasile, è andato distrutto in un grande incendio divampato ieri sera. Le fiamme si sono sviluppate intorno alle 19:30, quando il museo era chiuso al pubblico da circa due ore e per questo motivo era completamente vuoto. Ma nel Paese sono già scoppiate le polemiche rispetto all’incendio che ha mandato in fumo una collezione fatta di 20 milioni di pezzi, tra cui il più antico scheletro umano ritrovato in Sudamerica risalente a 12mila anni fa (“Luzia”), resti di dinosauri e di meteoriti e reperti archeologici egiziani e romani. Uno dei vice direttori del Museu Nacional, Luiz Duarte, come riporta Il Post, ha accusato il governo di aver tagliato i fondi che sarebbero serviti per lavori di ristrutturazione e adeguamento alle regole sulla sicurezza. A questo proposito il capo dei Vigili del Fuoco di Rio de Janeiro, Roberto Robaday, ha dichiarato che le operazioni di spegnimento dell’incendio sono state complicate dal fatto che due idranti vicini al museo non funzionavano. I pompieri hanno lavorato utilizzando delle autocisterne, ma le operazioni sono state spesso interrotte per permetterne l’approvvigionamento. (agg. di Dario D’Angelo)
INCENDIO DEVASTA MUSEO NAZIONALE DI RIO
Un terribile incendio è divampato nella serata di ieri, domenica 2 settembre, devastando il Museo Nazionale di Rio de Janeiro, in Brasile. Si tratta di uno dei più antichi musei del Paese fondato circa 200 anni fa e che conta al suo interno oltre 20 milioni di pezzi di estremo valore, tra cui reperti provenienti dall’Egitto, opere di arte greco-romana e i primi fossili rinvenuti in Brasile. Nel rogo fortunatamente non sono state segnalate vittime né persone ferite poiché le fiamme sono divampate quando il museo era già chiuso, alle 19.30 circa. Le cause del grande incendio non sono ancora note e, come spiega Repubblica.it, è stato necessario l’intervento di numerose squadre di pompiere per domarlo. In un comunicato stampa ufficiale, dopo il rovinoso rogo che ha coinvolto, danneggiandolo estremamente il grande edificio situato nella parte settentrionale di Rio, è intervenuto anche il presidente Michel Temer: “Oggi è un giorno tragico per il Brasile, sono andati persi duecento anni di lavoro, ricerca e conoscenza”, ha dichiarato. Ad intervenire a Tv Globo, anche il direttore di un altro museo del Brasile, il Museo storico nazionale, Paulo Knauss, il quale ha definito quanto accaduto “una tragedia per la cultura”.
ANDATO PERSO IL CRANIO DI LUZIA?
Il Museo Nazionale di Rio de Janeiro fu creato dal re Giovanni VI e inaugurato nel 1818, due secoli fa. Non a caso viene definito uno dei più antichi del Paese. A causa del rovinoso incendio potrebbe essere andato perso per sempre lo scheletro di Luzia. Si tratta del tesoro più importante, tra i migliaia di oggetti custoditi nel maestoso edificio, e rappresenta lo scheletro più antico ritrovato in America Latina, risalente a circa 12mila anni fa e che fu ribattezzato dagli studiosi con il nome di “Luzia”. I suoi resti furono rinvenuti nel 1974 a Lagoa Santa, nello Stato di Minas Gerais ed è considerata una delle prime abitanti del Brasile, morta all’età di circa 20-25 anni. Nel Museo erano esposti il cranio di Luzia con una ricostruzione del suo volto. Quando fu scoperto venne ribattezzato come uno tra i “maggiori tesori archeologici” del Brasile. Ed oggi, a causa delle fiamme che hanno devastato il museo che lo custodiva, rischia di sparire per sempre.
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