Jalaluddin Haqqani, fondatore della Rete Haqqani di miliziani afghani, è morto: l’annuncio, privo di dettagli sul luogo e sulla data del decesso, è stato dato dai taliban e riportato dalla Bbc. Come riportato da La Repubblica, voci sulla morte di Haqqani si rincorrevano ormai da tempo ma non avevano mai trovato riscontro. Considerato una delle figure di spicco, a prendere le redini dell’omonima Rete terroristica sarebbe stato il figlio a partire dal 2011. Nell’annunciare la morte di Jalaluddin Haqqani, morto all’età di 72 anni dopo essere rimasto paralitico negli ultimi 10, i Talebani hanno parlato di lui come di “sapiente religioso” e di un “guerriero esemplare”. Dunque una grossa perdita per le organizzazioni terroristiche in Afghanistan, se non dal punto di vista strategico quanto meno da quello della rappresentanza: Haqqani è stato per anni un simbolo delle milizie armate del Paese. (agg. di Dario D’Angelo)



JALALUDDIN HAQQANI E’ MORTO

E’ morto Jalaluddin Haqqani, terrorista e combattente afghano. Dopo una lunga malattia si è spento uno dei più noti miliziani radicali dell’Afghanistan, come comunicato da Il Post citando una nota dei talebani. Fondatore della Rete Haqqani, non si conoscono la data e il luogo di morte, ma si sa solo che lo stesso miliziano è morto. Ha combattuto sempre al fianco dell’Afghanistan, fin dagli anni ottanta, scacciando l’invasione dell’Unione Sovietica dal proprio paese. In quegli anni fu una figura molto importante per gli Stati Uniti, con l’agenzia CIA che lo usò come risorsa preziosa proprio per combattere il nemico leader del blocco comunista.



MOLTI GLI ATTENTATI PORTATI A TERMINE

Poi la politica mondiale cambiò, cadde il muro di Berlino e nel giro di pochi anni Jalaluddin Haqqani, da “amico” dell’America, divenne nemico della stessa. Nel 1996 si alleò infatti con i talebani e si avvicinò agli estremisti di Al Qaida, di base proprio in Afghanistan. Nel 2001, quando gli Stati Uniti invasero la nazione afgana, la Rete Haqqani venne controllata dal figlio Sirajuddin, anche per via dell’ammalarsi del padre: iniziò così una campagna molto violenta per scacciare l’esercito a stelle e strisce dal proprio paese. La rete con a capo Haqqani, operante tutt’oggi in Pakistan, è considerata responsabile di alcuni dei più gravi attentati terroristici in Afghanistan.

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