Il ministero degli Esteri della Russia ha ufficialmente richiesto all’ambasciatore britannico a Mosca, Lori Bristow, di fornire i dati relativi alle impronte digitali di quelli che sono considerati i responsabili  dell’avvelenamento di Skripal a Salisbury. E’ stata proprio la portavoce del ministero degli Esteri della Russia, Maria Zakharova, ha rendere pubblica la richiesta di Mosca nei confronti di Londra, che avrebbe però risposto in maniera lapidaria, confermando la freddezza del momento tra GB e Russia. Maria Zakharova ha infatti sottolineato come “l’ambasciata britannica ha affermato che la controparte non fornirà dettagli,“, dunque di fatto Londra si rifiuta di fornire i dati sulle impronte digitali richieste, che per Mosca potrebbero confermare i sospetti sui due uomini accusati dell’avvelenamento di Skripal. (agg. Skripal)



COME ANDO’ LA VICENDA?

Il Regno Unito ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti di due cittadini russi, Alexander Petrov e Ruslan Boshirov, sospettati di aver tentato di avvelenare a morte l’ex spia russa Skripal, e la figlia. Ma come andarono le cose in quella vicenda? Stando alla ricostruzione de Il Fatto Quotidiano, l’agente nervino Novichok sarebbe stato trasportato dalla Russia all’Inghilterra in una fialetta di profumo firmato Nina Ricci, come riferisce Basu, responsabile antiterrorismo, in occasione della conferenza stampa in cui ha appunto ha annunciato la svolta nel caso. I due responsabili sono stati individuati dalle telecamere a circuito chiuso, attraverso una serie di filmati. Erano arrivati a Londra da Mosca in aereo il 2 marzo, avevano dormito in un albergo nella zona est della capitale, quindi avevano viaggiato in treno a Salisbury, in due occasioni, avvicinandosi così alla casa di Skripal. A quel punto, dopo aver studiato alla perfezione il piano, il 4 marzo erano entrati in azione, avvelenando l’ex spia. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



MAY “ABBIAMO LE PROVE”

A sostegno di Scotland Yard, convinta di aver raccolto “sufficienti indizi” per incriminare Alexander Petrov e Ruslan Boshirov del tentato avvelenamento a marzo dell’ex spia russa Sergei Skripal e della figlia Yulia, interviene anche la premier Theresa May. Il primo ministro, come riportato da Il Fatto Quotidiano, ha parlato oggi alla Camera dei Comuni commentando il mandato di cattura internazionale spiccato contro i cittadini russi, spiegando che tracce dell’agente nervino Novichok – nascosto in una falsa boccetta spray di profumo Nina Ricci – sono state rinvenute nella stanza del Citystate, l’hotel nell’est di Londra occupato a marzo dai due. Theresa May ha confermato anche che Petrov e Boshirov sono sospettati, sebbene per ora non incriminati, per l’avvelenamento accidentale di Charlie Rowley e Dawn Sturgess. (agg. di Dario D’Angelo)



MOSCA, “UNA PROVOCAZIONE”

Alexander Petrov e Ruslan Boshirov, sono questi i presunti assassini di Sergei Skripal e sua figlia Yulia. A fare i nomi la polizia britannica, che ritiene di aver raccolto «sufficienti indizi» per emettere un mandato di cattura internazionale nei loro confronti. I due cittadini russi sono sospettati, ma non ancora incriminati, per il successivo avvelenamento accidentale di Charlie Rowley e Dawn Sturges. Non è tardata ad arrivare la replica della Russia, che dice di considerare «una provocazione» le accuse che le vengono rivolte dalla Gran Bretagna. A parlare Aleksandr Shulghin, rappresentante permanente della Russia presso l’Opac, al canale della tv di Stato Rossiya 1. «Abbiamo detto fin dall’inizio che la Russia non ha nulla a che fare con quanto avvenuto a Salisbury». Londra invece accusa «lo Stato russo» di essere dietro l’attacco di Salisbury e indica la sostanza usata come un letale agente nervino della classe Novichok, di un tipo sperimentato in laboratori militari sovietici nei decenni scorsi. (agg. di Silvana Palazzo)

SKRIPAL, MANDATO DI CATTURA PER DUE RUSSI

Si inizia a fare chiarezza rispetto al caso Skripal, l’ex spia russa vittima insieme alla figlia Yulia di un tentativo di avvelenamento con l’agente nervino Novichok a Salisbury, in Inghilterra. A tal proposito la polizia britannica ha emesso un mandato di arresto nei confronti di due cittadini russi, Alexander Petrov e Ruslan Boshirov, accusati di cospirazione per assassinare Sergei Skripal, di tentato omicidio dello stesso Skripal, della figlia Yulia e dell’agente Nick Bailey, intervenuto sul luogo dell’aggressione. Ai due destinatari del mandato di cattura viene inoltre contestato l’utilizzo e il possesso dell’agente nervino, in violazione della legge sulle armi chimiche. Come riferito da Il Giornale, Scotland Yard ritiene che vi siano “prove sufficienti” per incriminare i due. La Polizia metropolitana ha dunque annunciato un mandato di arresto internazionale nei confronti di Petrov e Boshirov, che al momento del loro arrivo nel Regno Unito con un volo Aeroflot – pochi giorni prima dell’attacco a Salisbury – potrebbero aver utilizzato dei nomi falsi.

IMPOSSIBILE CHIEDERE L’ESTRADIZIONE

Sebbene Scotland Yard ritenga di avere individuato i colpevoli del tentato avvelenamento nei confronti dell’ex spia russa Sergei Skripal e della figlia Yulia, l’Inghilterra non chiederà l’estradizione di Petrov e Boshirov alla Russia. A spiegare le ragioni di questa scelta, come riportato da Il Giornale, è stato Sue Hemming, direttore dei servizi legali del Crown Prosecution Service: “La costituzione della Russia non permette l’estradizione dei propri cittadini. Abbiamo comunque ottenuto un mandato di cattura europeo. Se uno di loro viaggia in un paese nel quale il mandato è valido, sarà arrestato e potrà essere estradato sulla base di queste accuse“. I due cittadini russi dovranno dunque stare attenti a non oltrepassare il confine russo, pena la possibilità di essere arrestati. Ma a distanza di ormai diversi mesi dal tentato avvelenamento come stanno Skripal e la figlia? L’ex spia russa è stata dimessa dall’ospedale e vive in una località “protetta” sotto custodia del Regno Unito.