Caos in Francia nelle ultime ore in seguito alla notizia delle dimissioni a sorpresa di Bruno Roger-Petit, portavoce del presidente Emmanuel Macron. A pubblicare nella giornata di ieri l’indiscrezione erano stati diversi media francesi tra cui Challenges, la tv di Stato France 2 e France Info. Poche ore più tardi però, è arrivata la secca smentita da parte del diretto interessato che ha bollato la notizia come “fake news”. L’indiscrezione sulle sue imminenti dimissioni era giunta dopo che nei giorni scorsi altri due membri del governo avevano già gettato la spugna, ovvero il ministro della transizione ecologica Nicolas Hulot e la ministra dello Sport Laura Fressel. Intervenendo a LCI in prima persona, Roger-Petit ha smentito la notizia sul suo conto. per la responsabile per la comunicazione del presidente, Sibeth Ndiaye, si è trattato solo di “voci di stampa”. Eppure, come riporta SkyTg24, il sito internet di Les Echos avrebbe citato “fonti vicine al potere” sostenendo che Macron starebbe studiando “una via d’uscita” per disfarsi del suo portavoce, ex giornalista nominato il 29 agosto dello scorso anno.



MACRON, CROLLA POPOLARITÀ NEI SONDAGGI

Mentre resta il giallo sulle dimissioni del portavoce Bruno Roger-Petit, le cui apparizioni davanti alla stampa nell’ultimo anno si sono gradualmente ridotte sempre di più, la popolarità di Macron sembra essere crollata a picco. L’ultima querelle riguardante il suo portavoce, infatti, si va a collocare esattamente in un contesto che vedrebbe il presidente francese in grande difficoltà nel suo stesso Paese. Secondo un ultimo studio dell’istituto francese Ifop la sua popolarità sarebbe scesa ad appena il 31%, meno di Francois Hollande nello stesso periodo del mandato. Cosa sta succedendo? Oggi Macron, giovane e brillante inquilino dell’Eliseo si trova a vivere un momento non semplice e sembrerebbe non essere ancora in grado di rovesciare del tutto le sorti della Francia. Da luglio, infatti, è scivolato costantemente nei sondaggi e gli attacchi nei suoi confronti si moltiplicano. Come quello via Twitter da parte di Jean-Luc Melenchon, leader di “France Insoumise” e della sinistra radicale transalpina che di recente ha sentenziato: “Il macronismo inizia a marcire”.

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