In principio fu il libro di Woodward che svela diversi retroscena della vita in Casa Bianca con tanti, quasi tutti, spaventati dai modi “schizofrenici” di Donald Trump. Poi l’articolo del New York Times con un’altra talpa interna (forse la stessa del libro?) che svela come il Presidente abbia ormai perso il controllo della situazione non solo nella Stanza Ovale. E ora arriva il terzo “pugno” allo stomaco del tycoon, forse quello meno “grave” dal punto di vista politico visto che riaccende la sfida Democratici-Repubblica in vista delle prossime Elezioni di mid-term: come aveva più volte promesso in passato, la senatrice dem Elizabeth Warren ha rotto gli indugi nel suo partito e ai microfoni della Cnn si è appellata al 25esimo emendamento della Costituzione per rimuovere il Presidente dal suo incarico. «Se gli alti funzionari dell’amministrazione pensano che il presidente degli Stati Unitinon sia in grado di fare il suo lavoro, allora dovrebbero invocare il 25esimo emendamento», ha rilanciato la probabile candidata alle Presidenziali 2020 dopo la pubblicazione dell’editoriale NYT in cui un membro interno dell’amministrazione Trump lo critica brutalmente.



I DEMOCRATICI “SMUOVONO” LA CRISI VERSO MID-TERM

«La Costituzione prevede una procedura ogni qualvolta il vicepresidente e gli alti funzionari pensano che il presidente non possa svolgere il suo lavoro», ha continuato la senatrice dem alla Cnn, scatenando un caos politico-istituzionale finora lasciato in “sordina” dallo stesso Partito di Obama e Clinton proprio per non alzare i toni in vista delle elezioni di mid-term con un probabile effetto-boomerang che favorirebbe Trump invece che indebolirlo. «Siamo chiari: abbiamo già una crisi costituzionale se i membri del gabinetto ritengono che il presidente degli Stati Uniti non è in grado di fare il suo lavoro», rilancia ancora duramente la candidata che in questi termini prova a smuovere le acque in vista non solo del mid-term, ma probabilmente per la campagna delle Presidenziali prevista per il non lontano 2019. Ricordiamo che la quarta sezione dell’emendamento, citato dalla Warren, di fatto consente al vicepresidente (in questo caso Mike Pence, da alcuni considerato la “talpa” interna alla Casa Bianca, anche se ha subito smentito) e alla maggioranza del gabinetto di presentare una «proposta scritta al Congresso se ritengono che l’inquilino della Casa Bianca non sia in grado di esercitare i poteri e doveri del suo ufficio».

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