Nella giornata di ieri è andato in scena il nono sabato di protesta dei gilet gialli. I jaunes hanno manifestato in tutta la Francia concentrandosi come al solito a Parigi, e non sono mancati gli scontri con le forze dell’ordine e i disordini. Hanno destato scalpore, in particolare, gli attacchi degli stessi manifestanti nei confronti di un gruppo di giornalisti dell’emittente Lci, che si trovavano sul posto per documentare appunto le proteste. Un video pubblicato da Paris Normandie mostra una guardia che stava scortando due giornalisti pestata violentemente, e in un altro filmato si vede una troupe sempre di Lci che viene circondata dai manifestati e un giornalista picchiato. Violenze contro i cronisti anche a Tolone, nel sud del paese, dove due giornalisti dell’agenzia Afp sono stati inseguiti e minacciati. Simile quanto accaduto a Marsiglia, dove un giornalista della tv pubblica France 3 e a due fotografi locali, sono stati allontanati dai gialli al grido di «l’unica informazione è sui social network». (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
PARIGI, NUOVI SCONTRI CON I GILET GIALLI
Gilet gialli nelle strade di Parigi per il nono sabato di manifestazione. Migliaia di persone si sono riunite in un corteo partito dal ministero dell’Economia. La procura di Parigi riferisce di 74 arresti nella capitale francese, 82 in tutto. Ma per la prima volta dall’inizio delle manifestazioni, ha fatto la sua apparizione a Parigi un servizio di ordine dei dimostranti che ha concordato l’itinerario del corteo con la polizia e lo ha fatto rispettare evitando gran parte dei disordini del passato. Ma non sono mancati scontri e lacrimogeni. Circa 300-400 gilet gialli si sono riuniti nella cittadina di Touquet, località balneare sulla costa normanna dove si trova la casa di vacanza del presidente francese Emmanuel Macron. Secondo il quotidiano La Voix du Nord, a un certo punto i manifestanti hanno provato a forzare le transenne, poi hanno preso di mira un’auto della polizia che è stata costretta ad allontanarsi. Gli agenti hanno risposto con gas lacrimogeni. (agg. di Silvana Palazzo)
PARIGI, SCONTRI E LACRIMOGENI SUGLI CHAMPS-ELYSEES
Si temevano degli scontri oggi a Parigi tra i gilet gialli e le forze dell’ordine e in effetti ci sono stati. I manifestanti hanno cercato di superare le barriere poste sugli Champs-Elysees e la polizia ha risposto con il lancio di lacrimogeni. Secondo quanto riferito dal ministero dell’Interno, nella capitale sono circa 8.000 le persone scese in Piazza, mentre in tutto il Paese ammontano a 32.000. A Bourges si sono riuniti nel centro della città circa 5.000 gilet gialli, nonostante il divieto della Prefettura. Sempre secondo fonti ministeriali, a Parigi sono state fermate 59 persone, mentre a Bourges circa 18. I dati si riferiscono però a circa un paio d’ore fa e dunque i fermi potrebbero essere aumentati. Al momento non sono segnalati scontri di entità simile a quelli di settimana scorsa.
GILET GIALLI, LA PROTESTA A PARIGI
Oggi è in programma la nona manifestazione dei gilet gialli a Parigi. I primi gruppi, stando a quanto riporta l’Ansa, si sono già riuniti a Bercy, nella periferia della capitale, nei pressi del ministero dell’Economia. C’è il timore di nuovi scontri come quelli di sabato scorso, per cui la giornata di protesta di oggi sarà piuttosto indicativa di come potranno proseguire le azioni dei gilet gialli. Tra l’altro Marlene Schiappa, ministra all’Eguaglianza di genere, ha cominciato a porre apertamente la domanda su chi finanzi i gruppi più violenti dei manifestanti, lasciando capire che ci sono potenze straniere che potrebbero essere interessate a creare confusione e destabilizzazione in Francia. Schiappa ha fatto anche esplicito riferimento all’Italia, anche perché nei giorni scorsi Luigi Di Maio ha offerto il proprio sostegno ai gilet gialli.
COLPITO IL 60% DEGLI AUTOVELOX
La protesta dei gilet gialli non si limita comunque a Parigi, che pure rappresenta il centro di quel potere cui chiedono delle importanti riforme, specie dal lato economico. Il ministro dell’Interno Christophe Castaner ha infatti comunicato che ben il 60% degli autovelox distribuiti sulle strade del Paese sono stati danneggiati o distrutti da persone appartenenti al movimento dei gilet gialli. Gli apparecchi vengono in qualche modo percepiti come i simboli dell’oppressione del Governo e quindi presi di mira. Ovviamente nelle diverse zone del Paese e quindi non nella Capitale. In ogni caso le proteste dei gilet gialli per oggi sono state annunciate anche in altre città, come Bordeaux, Marsiglia, Tolosa, Lione, Strasburgo, Lille, Nantes e Rennes. Gli occhi sono però ancora una volta puntati principalmente su Parigi.