Non si fermano le operazioni di soccorso per salvare il piccolo Julen Rosselo, il bimbo di soli due anni caduto la scorsa domenica in un pozzo a Malaga profondo 110 metri e largo soli 25 centimetri. Dopo cinque giorni e vari tentativi andati a vuoto, le autorità hanno deciso di scalare un tunnel verticale parallelo a quello in cui è caduto il piccolo spagnolo, scendendo fino ad una profondità di 80 metri circa, dove si ritiene sia finito Julen. Per permettere il recupero della vittima sono giunti in Spagna gli uomini della Stockholm Precision Tools AB, compagnia svedese che nel 2010 individuò 33 minatori cileni che erano rimasti bloccati per 69 giorni sotto ad una frana. Nessuno vuole sentire proferire la parola “morto”, in quel di Malaga, visto che “speranza” è invece quella più ricorrente: «Ci sono casi simili in cui persone hanno resistito anche 10 giorni in quelle condizioni», ha detto il colonnello della Guardia Civil spagnola ai media locali. Secondo l’ingegnere Juan Lopez Escobar l’operazione di scavo potrebbe richiedere fino a 4 giorni di lavoro: è una corsa disperata contro il tempo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BIMBO CADUTO NEL POZZO, SOCCORRITORI SICURI “E’ ANCORA VIVO”
Spagna con il fiato sospeso per Julen Rossello, il bimbo di due anni caduto domenica in un pozzo del comune di Totalan, nei pressi di Malaga. Sono in corso le operazioni dei soccorritori e c’è grande speranza nonostante i problemi tecnici riscontrati: «Siamo tutti fiduciosi che è vivo», le parole di Maria Gomez, rappresentante del governo spagnolo nella Provincia di Malaga. La Gamez ha aggiunto: «Non abbiamo intenzione di fermarci neppure un minuto, nessuno nella squadra dei soccorritori mette in dubbio il fatto che lo tireremo fuori». Non è stato ancora stabilito un contatto vocale con il piccolo, con i due genitori che sperano nel miracolo: ricordiamo che la coppia nel 2007 perse il loro primogenito, aveva appena tre anni. Il pozzo ha solo 25 centimetri di diametro ed è profondo circa 110 metri, con le pietre e la terra che ostruiscono il condotto a circa 70 metri di profondità.
BIMBO POZZO SPAGNA: IL VIDEO DELLA DIRETTA DEI SOCCORSI
Ricordiamo che sono già stati messi in atto due tentativi di salvataggio, non andati a buon fine. Una vicenda che ricorda molto da vicino la tragedia di Vermicino, con la morte del piccolo Alfredino Rampi. Lo speleologo Tullio Bernabei, che ha partecipato alle operazioni di soccorso per il bimbo di sei anni, ha commentato a Storie Italiane: «Sono passati 37 anni ma è difficile parlarne. Ci sono similitudini e differenze: le similitudini il tipo di pozzo e i tentativi che stanno facendo. Le differenze sono che il bambino è più in profondità e che è più piccolo di Alfredino, dunque è ancora più fragile. Se dobbiamo ragionare freddamente, so cosa sono 80-100 metri di profondità: le speranze sono minime, soprattutto dopo molti giorni. C’è una frana che separa il bambino dall’accesso e non sappiamo cosa ha provocato questa frana». E sottolinea: «E’ difficile essere ottimisti, la frana potrebbe essere il bambino stesso con le rocce sopra, ma non possiamo fare altro che insistere e sperare».