Il nuovo presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, si è insediato nella giornata di ieri. Il capo di stato dell’ultradestra ha tenuto il discorso inaugurale davanti ad una folla che lo ha acclamato e in compagnia della moglie Michelle. Bolsonaro ha promesso un cambiamento epocale per la nazione verdeoro, che per la prima volta avrà una guida molto orientata a destra. E una delle prime misure che Bolsonaro vorrebbe introdurre, sarebbe quella di “fornire” più armi alla sua popolazione. Secondo il presidente, la mossa per contrastate l’alto numero di omicidi sarebbe appunto quella di dotare la gente di più armi: “Tutti i cattivi hanno le armi – twittava pochi giorni fa – solo i buoni non le hanno”. Obiettivo, abbassare l’età necessaria per possedere armi leggere, dagli attuali 25, ai 21 anni, ed inoltre, fare in modo che il porto d’armi diventi perpetuo, anche se, come sottolinea Agi, non è chiaro se lo stesso “porto” sia legato in qualche modo alla fedina penale dell’individuo che lo possiede. Così facendo si punterà a scoraggiare le rapine a mano armata e gli omicidi, che in Brasile sono purtroppo all’ordine del giorno. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLSONARO, LA MOGLIE MICHELLE RINGRAZIA CON IL LINGUAGGIO DEI SEGNI
Il neo-presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, si è insediato ufficialmente nella giornata di ieri. Il nuovo capo dello stato verdeoro si è recato presso il Palazzo del Planalto, parlando alla nazione accompagnato dalla moglie. La partecipazione di Michelle era inattesa alla cerimonia, e la stessa ha rubato in qualche modo la scena al marito, ringraziando nella lingua dei segni prima del discorso di insediamento del proprio compagno. La first lady brasiliana ha ringraziato i suoi connazionali per la solidarietà che gli stessi le hanno espresso «durante i momenti difficili passati di recente da mio marito», facendo ovviamente riferimento all’attentato dello scorso settembre durante la campagna elettorale. «Le elezioni – ha aggiunto e concluso Michelle – hanno dato voce a chi non è stato ascoltato, e la voce nata dalle urne ha parlato chiaramente: il cittadino brasiliano vuole sicurezza, vuole pace e vuole prosperità». La moglie di Jair Bolsonaro è devota fedele di una chiesa battista, sottolinea l’agenzia Ansa, ed era già nota per la sua capacità nell’uso della lingua dei segni. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
BOLSONARO SI E’ INSEDIATO A PLANTALTO
Si è insediato ufficialmente ieri, primo gennaio 2019, il nuovo presidente del Brasile, Jair Bolsonaro. Dopo aver vinto le elezioni, divenendo il primo capo dello stato di ultradestra della nazione sudamericana, ieri il 63enne uomo politico si è insediato presso il Palazzo di Planalto, ha giurato davanti al popolo, ed ha concluso il proprio discorso di inaugurazione in pieno stile trumpiano: «il Brasile prima di tutto, Dio prima di tutti». Parla di cambiamento il nuovo presidente verdeoro, uno slogan che aveva già utilizzato Lula 15 anni fa, amato ex numero uno brasiliano al momento in carcere con l’accusa di corruzione, ma il cambiamento di Bolsonaro è completamente differente rispetto a quello dell’ex presidente di sinistra: se infatti quest’ultimo era più improntato verso il popolo e verso la classe operaia, il nuovo capo dello stato guarda al Brasile come una potenza da far crescere soprattutto dal punto di vista economico ed industriale. «Un grande discorso. Gli Usa sono con Te», ha twittato subito dopo l’insediamento, Donald Trump, a cui ha replicato immediatamente Bolsonaro: «Insieme, sotto la protezione di Dio, porteremo prosperità e progresso».
BOLSONARO “LOTTA ALL’IDEOLOGIA DI GENERE”
«Celebriamo il giorno in cui il popolo ha iniziato a liberarsi dal socialismo», un passaggio del discorso di insediamento di Bolsonaro, che poi ha ribadito i cardini del suo programma politico, quindi la lotta al crimine, alla corruzione, e «all’ideologia di genere e a quella che difende i criminali e criminalizza le forze dell’ordine, diritto all’autodifesa». Il nuovo presidente ci tiene a sottolineare la natura “anti-politica” del proprio esecutivo, un governo che lo stesso definisce «alieno dalle dispute partitiche, capace di garantire l’ordine dentro e fuori». Nell’esecutivo spiccano le figure tecniche, come ricorda L’Avvenire, a cominciare dai sette militare presenti, un vero e proprio inedito. Al termine del discorso Bolsonaro ha abbracciato la bandiera del Brasile, concludendo con una frase ad effetto: «Sarà rossa solo se sarà necessario versare il nostro sangue».