La polizia dell’Irlanda del Nord ha arrestato due giovani, accusati di essere coinvolti nell’esplosione di un’autobomba verificatasi ieri sera a Londonderry. Come riportato da Quotidiano.net, l’ombra del terrorismo si allunga su un Paese che ha già pagato un conto salatissimo con questo fenomeno: il sospetto degli inquirenti, infatti, è che dietro l’attentato ci sia la Nuova Ira, gruppo terroristico dissidente nato nel 2012 dall’unione di varie sigle sotto un’unica direzione. Secondo quanto dichiarato dalla Bbc, gli arresti si aggiungono ad altri due fermi effettuati dalle forze dell’ordine. Un filmato diffuso dalla polizia mostra un gruppo di giovani aggirarsi nei pressi di un furgone utilizzato per la consegna delle pizze prima dell’esplosione. Secondo gli inquirenti non ci sono dubbi: lo scopo di chi ha piazzato l’autobomba era quello di uccidere. (agg. di Dario D’Angelo)



IL RACCONTO DI UN TESTIMONE

Un’autobomba è stata fatta esplodere nella serata di ieri, poco dopo le 20:00, in Irlanda del Nord. A Derry, fra London Street e Bishop Street, l’ordigno è stato fatto deflagrare nei pressi di un tribunale e fortunatamente non ha causato vittime ne feriti. L’agenzia Ansa ha raccolto le parole di Michael Williams, un ragazzo che si trovava nei pressi dell’autobomba al momento dell’esplosione: «All’improvviso, mentre stavamo parlando – le parole del testimone – ho sentito “boom”, e tutto sembrava che tremasse. Era come se stessi tremando anche io, la sedia tremava, la mia scrivania tremava. Ho camminato fino alla fine di London Street verso Bishop Street e ho visto un ufficiale di polizia. Ho chiesto loro cosa fosse successo, mi hanno detto che c’era un’autobomba e che era meglio che tornassi a casa». Secondo quanto riportato dai giornali britannici ed irlandesi, è molto probabile che il veicolo fatto esplodere fosse un furgone per la consegna delle pizze rubato poco prima dell’esplosione. Al momento non sono stati individuati i responsabili. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)



AUTOBOMBA IN IRLANDA: TORNA L’INCUBO TERRORISMO

Una bomba è stata fatta esplodere nella serata di ieri in Irlanda del nord. In base alle indiscrezioni emerse in queste ultime ore, riportate dai principali quotidiani online citando la Bbc e i media inglesi, l’ordigno sarebbe stato fatto deflagrate attorno alle ore 20:15 di ieri, sabato 19 gennaio. Lo scoppio sarebbe stato causato da un’autobomba che è stata piazzata all’esterno del tribunale di Londonderry, situato vicino a Bishop Street. Prima dell’esplosione pare che la polizia sia stata avvisata da una telefonata anonima, che annunciava appunto la presenza della bomba nella zona suddetta. A quel punto si è messa in moto la macchina organizzata con le forze dell’ordine che si sono recate in tempo sul luogo incriminato, facendo evacuare numerosi edifici situati nei pressi dell’autobomba prima che la stessa esplodesse.



IRLANDA DEL NORD, ESPLODE AUTOBOMBA

Stando a quanto spiegato dalla polizia locale sulla propria pagina Twitter, nessuna persona sarebbe rimasta coinvolta, anche se nella zona vi sarebbe la presenza di una seconda auto sospetta che potrebbe a sua volta contenere del materiale esplosivo. Numerosi testimoni, intervistati dai microfoni di Skynews britannico, hanno affermato: «La tensione è già alta per la mancanza di un governo e la paura del ritorno di un confine difficile a causa della Brexit. Questo porta tutti i segni distintivi di un bombardamento repubblicano dissidente». L’Irlanda del Nord non è di certo nuova ad attentati terroristici di questo genere visto che dagli anni sessanta all’accordo di pace siglato nel 1998 durante il venerdì santo, furono portati a termine una serie di attacchi sanguinari, che causarono più di 3000 morti e una serie lunghissima di feriti. Quel trentennale viene ricordato come The troubles, che significa “i disordini”, periodo in cui ci furono numerosi scontri fra cattolici e protestanti per contendersi quel lembo di terra.