Non si intravede una soluzione allo shutdown, la parziale chiusura delle attività del governo e dei servizi pubblici cominciata lo scorso 21 dicembre, il più lungo della storia Usa, dopo che i Democratici hanno rifiutato la proposta formulata dal presidente Trump. Come riportato da Il Post, per acconsentire al finanziamento di 5,7 miliardi di dollari per la costruzione del muro al confine col Messico, il tycoon newyorchese ha messo sul piatto “permessi di soggiorno temporanei a 300mila persone provenienti da paesi afflitti da disastri naturali o guerre e altri tre anni di permessi di lavoro per 700mila immigrati irregolari arrivati negli Stati Uniti da bambini, i cosiddetti “dreamers””. Negativa la risposta dei Democrats, sottolineando come a revocare quei permessi di soggiorno e lavoro sia stato proprio The Donald, lo stesso che non ha presentato una soluzione definitiva per la questione dei “dreamers”. Emblematico il commento di Chuck Schumer, capo dei Democratici al Senato, che ha definito la proposta “non un compromesso, ma piuttosto una presa di ostaggi”. (agg. di Dario D’Angelo)



SHUTDOWN, LA PROPOSTA DI TRUMP

Donald Trump è tornato a parlare e lo ha fatto dalla Casa Bianca, in un discorso andato in onda in diretta tv attorno alle ore 21:00 di ieri sera in Italia, le 15:00 in quel di Washington. Il tycoon aveva promesso novità in merito al muro lungo il confine con il Messico e al conseguente shutdown, e così è stato. Per provare ad ammorbidire l’opposizione, Trump ha messo sul tavolo la propria proposta: concessioni temporanee ai migranti che rischiano la deportazione, in cambio del finanziamento dei famosi 5.7 miliardi di dollari necessari per costruire la barriera. Peccato però che ancora prima del discorso del commander in chief, i Dem avevano già replicato picche allo stesso, definendo la proposta “inaccettabile“. A complicare la situazione, anche il parere negativo di numerosi sostenitori di Trump, che hanno profondamente criticato le concessioni che lo stesso vorrebbe concedere ai migranti. In poche parole l’uomo più potente della terra ha allontanato ulteriormente l’opposizione e nel contempo ha diminuito il proprio consenso: un boomerang.



SHUTDOWN: BOCCIATA LA PROPOSTA DI TRUMP

«Si tratta di un compromesso di buon senso che entrambi i partiti dovrebbero sostenere», le parole di Trump, che parlando più specificatamente del muro ha aggiunto: «Non si tratta di una struttura in cemento di 2000 miglia che dal mare arriva al mare. Sono barriere in acciaio dislocate in luoghi strategicamente importanti. Come candidato alla presidenza ho promesso di risolvere la situazione – ha aggiunto e concluso – e intendo mantenere quella promessa, in un modo o nell’altro. Un muro non è immorale. La sinistra radicale non assumerà mai il controllo dei nostri confini». A rappresentare compatti i democratici è stata Nancy Pelosi, speaker della Camera nonché uno dei più acerrimi rivali di The Donald, che ha commentato così la proposta suddetta: «I democratici speravano che il presidente fosse finalmente disponibile a riaprire il governo e a procedere con la necessaria discussione per proteggere il confine. Sfortunatamente… la sua proposta è una compilazione di iniziative già respinte, ognuna delle quali è inaccettabile». Una bocciatura totale su ogni fronte, e intanto lo shutdown giunge al suo 29esimo giorno…

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