Ognuno nelle ecografie che fotografano il feto nella pancia materna vede quello che vuole, c’è anche chi non riesce a distinguere nulla nonostante, soprattutto le mamme, insistano perché si noti la testa, un braccino, le gambe. Sul sito americano ChurchPop viene raccontato, e mostrata con le immagini, una affascinante e unica storia. A riportarla è una suora che, incontrato un giovane seminarista a un convegno, le mostrò la foto di una ecografia. L’aveva avuta da una giovane donna che era andata a trovare in una clinica mentre stava per abortire. Ormai aveva scelto così per motivi che non vengono chiariti, ma certamente, ricorda il seminarista, soffriva molto per quella scelta.



L’IMMAGINE DI GESU’ CROCEFISSO

Quando gli diede l’ecografia gli disse di osservarla bene, c’era dentro qualcosa di incredibile che a prima vista non si notava. Ma ingrandendo e osservando i particolari, esattamente sotto alle gambe del feto si scorge una figura umana, quella di Gesù crocefisso, con le braccia allargate e il capo piegato sulla sinistra e poi l’intero corpo. Una illusione ottica prodotta dall’ecografia, ovviamente, ma allo stesso tempo un segno che fa venire i brividi, pensando che quel bambino poco dopo sarebbe morto abortito. E’ come se Gesù, ucciso anche lui in quegli stessi istanti, fosse stato accanto al nascituro (e a tutti i nascituri destinati a essere abortiti) che non sarebbe nato mai, per accompagnarlo nel suo viaggio e per resuscitare insieme.

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