Pervaiz Masih, un pachistano di fede cristiana, era stato arrestato nel 2015 con l’accusa di blasfemia. Lo scorso 15 gennaio è stato assolto (proprio come Asia Bibi) e rilasciato su cauzione, un fatto più unico che raro perché l’uomo vive nella regione del Punjab, la più tradizionalista e islamista del paese, dove chi viene accusato per blasfemia praticamente non viene mai assolto. Masish era difeso dagli avvocati, i quali rischiano loro stessi la vita, dell’associazione  The voice of society che si occupa di assistenza legale dei cristiani vittime di persecuzione. Il motivo dell’arresto era stata una lite con un imprenditore musulmano che lo accusava per un caso di vendita di materiale da costruzione. L’accusa di blasfemia, benché inesistente, viene usata in casi come questi per defraudare i cristiani, in modo da rubare loro tramite la confisca per legge, aziende, abitazioni, materiali.



CRISTIANO ACCUSATO DI BLASFEMIA RISCHIA ANCORA DI ESSERE UCCISO

“Pervaiz è uno dei rari casi di accusato di blasfemia in cui l’imputato ha ottenuto la libertà su cauzione. Sono stati tre lunghi anni di prova in cui la sua famiglia ha sofferto molto e ha perso la figlia di tre anni. Secondo le nostre informazioni, gli accusatori l’hanno uccisa annegandola per punire Pervaiz e la sua famiglia in virtù della presunta blasfemia che hanno commesso contro il Profeta “ ha commentato l’avvocato. Anche la moglie ha subito violenze per indurla a confessare la colpa del marito, in questi tre anni la famiglia si è dovuta nascondere per non essere uccisa. Ma come sempre in questi casi, nonostante sia stato assolto dalla legge, la popolazione islamica continua a considerarlo un bestemmiatore e la sua vita e quella della famiglia sono a rischio.

Leggi anche

Giorgia Meloni “mi dimetto da presidente Conservatori Ue”/ Video Atreju “Liberiamo magistrati dalle correnti”Svezia, predisposte 30mila tombe per i soldati/ "Dobbiamo essere pronti alla guerra contro la Russia"