E’ morta congelata perché è stata cacciata dal bus. Una pagina tristissima della cronaca delle ultime ore che ci giunge dall’Ucraina. La giovane Iryna Dvoretska, 21enne studentessa di medicina, è morta per assideramento visto che non ha potuto prendere il mezzo pubblico perché sprovvista del regolare biglietto per viaggiare. Come riferisce l’edizione online di TgCom24.it, l’autista dell’autobus non ha avuto alcuna clemenza, visto che l’irregolarità è stata commessa alle 4 di notte quando il termometro segnava venti gradi sotto lo zero, un freddo polare. Oleg Zhelinskiy, così si chiama l’autista che ha dimostrato di avere un cuore più freddo del clima esterno, non ha voluto ascoltare scuse, ed ha lasciato la giovane studentessa sul ciglio della strada. «L’autista l’ha costretta a scendere dall’autobus ed è andato via lasciandola sola al freddo e lontano dalle abitazioni», il commento di Nadiya Typchuk, la zia di Iryna.
GIOVANE MUORE CONGELATA NEL BOSCO: BUS LA LASCIA A PIEDI
A trovare la giovane morta è stato il padre, a 48 ore dall’accaduto: «Era distesa in mezzo alla neve – il racconto dell’uomo – gli occhi aperti e impauriti. Non potrò mai farmene una ragione». La ragazza voleva raggiungere la mamma ricoverata in un ospedale di Olevsk, quando appunto l’autista le ha impedito di salire nonostante il clima glaciale. A quel punto la giovane ha deciso di incamminarsi a piedi passando da una strada buia e in mezzo ai boschi dove molto probabilmente sarebbe caduta in una fossa, rimanendo bloccata per diverse ore: ferita e senza nessuno che potesse soccorrerla, è morta per il freddo. Natalia, sorella di Iryna, ha spiegato: «Nostra madre aveva la polmonite e le sue condizioni stavano peggiorando. Iryna voleva solo prendere il primo autobus per Olevsk. Andava di fretta e ha dimenticato persino la borsa a casa». La polizia ha deciso di avviare un procedimento penale nei confronti dell’autista, che rischia fino a cinque anni di carcere.